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I jeans del futuro li disegna l’AI

L’intelligenza artificiale è al centro del processo di digitalizzazione di Levi Strauss & Co. Dalla rete neurale in grado di disegnare capi di abbigliamento a un sistema di raccomandazioni per i clienti in grado di avere un impatto sui margini aziendali. Il segreto, secondo Levi’s, è far arrivare l’AI al cuore dell’azienda: i propri dipendenti

Pubblicato il 17 Gen 2023

Levi Strauss AI

Levi Strauss & Co. è riuscita a rinnovarsi, implementando soluzioni di intelligenza artificiale innovative, come un motore di suggerimenti personalizzati ai clienti e un servizio per l’ottimizzazione della ricerca e spedizione dei prodotti di e-commerce. L’azienda ha investito sulla formazione dei propri dipendenti, per diffondere una nuova cultura basata sull’innovazione.

Secondo un sondaggio del 2019 dell’Economist Intelligence Unit, risiede nel rinnovamento della culturale aziendale l’elemento di maggiore sfida per l’attuazione di un processo di digitalizzazione efficace.

Spinti dalle nuove sfide messe in campo dalla pandemia di Covid19, Levi Strauss ha dovuto rivedere la propria strategia digitale, velocizzando l’adozione di soluzioni innovative e rafforzando la propria presenza online. Come afferma Harmit Singh, presidente esecutivo e CFO di Levi’s, “Digitalizzare l’azienda è molto più che implementare transazioni di pagamento online e velocizzare le linee di produzione. la tecnologia deve penetrare in profondità all’interno dei processi di lavoro, affinché si realizzino realmente i benefici offerti dall’innovazione”.

Durante la pandemia, anche Levi’s ha dovuto ristrutturare velocemente, il metodo di lavoro dei dipendenti e, allo stesso tempo, far fronte alle nuove esigenze della clientela. L’acquisto di prodotti online con ritiro in negozio, o la spedizione effettuata direttamente dal negozio, sono servizi che Levi’s ha dovuto implementare nel giro di poche settimane.

La digitalizzazione ha spinto l’azienda a passare da un metodo di lavoro perfezionista, a processi di lavoro agili. “Il perfezionismo può essere un ostacolo nel connettersi velocemente all’esigenze dei propri clienti”, afferma Singh.

Vediamo i fattori chiave, secondo Harmit Singh, per adottare in azienda una strategia efficace di digitalizzazione e implementazione di soluzioni di AI.

Levi Strauss AI

Levi Strauss, implementare processi di lavoro agili

Processi di lavoro agili, che puntano sulla qualità e sulla flessibilità, invece che sul perfezionismo, sono alla base dell’innovazione.

L’implementazione del servizio di spedizione dal negozio è un esempio del nuovo approccio adottato da Levi’s. La necessità di lanciare il servizio in breve tempo ha permesso all’azienda di sperimentare un metodo di lavoro iterativo, basato sull’analisi del prodotto tramite i feedback degli utenti e l’aggiustamento continuo. Il nuovo servizio ha rappresentato un carico di lavoro aggiuntivo per manager e stilisti, e ha richiesto un accesso in tempo reale ai dati di magazzino che non era ancora stato implementato. Per gestire tali criticità, Levi’s ha testato la soluzione solo in alcuni negozi selezionati, raccolto feedback da dipendenti e clienti, e migliorato in maniera continua la tecnologia, mentre il servizio veniva implementato gradualmente anche negli altri store.

Adottare il cambiamento come un processo

Non per tutti i dipendenti di un’azienda risulta immediato adattarsi a nuovi metodi di lavoro e strumenti tecnologici. Comprendere che il cambiamento delle abitudini è un processo, e non un cambiamento repentino, è necessario affinché si verifichi una reale trasformazione dell’azienda e si rafforzi il legame con le esigenze dei propri clienti.

Diventare un’azienda data-driven

Uno dei maggiori benefici della digitalizzazione è la possibilità di collezionare un’enorme quantità di dati, permettendo all’azienda di conoscere i propri clienti in un modo nuovo.

“I dati sono la chiave, ma non bisogna perdere di vista il fattore umano” afferma Harmit Singh, CFO di Levi’s, “Ogni differente funzione aziendale può pensare, con approccio critico, quali innovazioni si potrebbero implementare con tutte queste nuove informazioni. come l‘azienda può rinnovarsi o creare una maggiore connessione con i propri clienti attraverso i dati a disposizione?”.

Secondo Singh, ogni dipendente dell’azienda, nel proprio lavoro, può rappresentare un valore aggiunto nell’ideazione e implementazione di soluzioni di AI, perché sono proprio i dipendenti a conoscere i problemi che riscontrano quotidianamente nella loro mansione, e di quali innovazioni potrebbero beneficiare i clienti.

Proprio a questo proposito, nel 2021, Levi’s ha lanciato un Machine Learning Bootcamp per i propri dipendenti, interessati ad apprendere nozioni di intelligenza artificiale e machine learning. Un’iniziativa che ha lo scopo di far arrivare l’AI e l’innovazione al cuore dell’azienda: i dipendenti.

Machine Learning Bootcamp, cos’è

Nel 2021 è stato lanciato da Levi’s un Machine Learning Bootcamp a numero chiuso, le cui candidature erano aperte a tutti i lavoratori dell’azienda, indipendentemente dalla loro funzione e area di interesse. Un programma di sei settimane full time, per apprendere concetti di AI e machine learning, programmazione Python e statistica.

L’accesso al programma ha rappresentato una sfida per i dipendenti, come affermato da Katia Walsh, Chief global strategy and AI officer di Levi Strauss, “Il fatto che fosse aperto a tutti, non significa che fosse adatto a tutti”. I 450 candidati hanno dovuto affrontare test attitudinali, di problem-solving e dimostrare le proprie capacità analitiche, per conquistare uno dei 100 posti disponibili al programma di formazione. La novità rispetto ai Bootcamp organizzati comunemente dalle aziende, afferma Walsh, “É che durante il programma i partecipanti hanno lavorato con i dati reali di Levi’s, per risolvere i problemi reali di Levi’s”.

Al termine del programma alcuni dipendenti sono stati integrati nel reparto AI e Strategy di Levi Strauss, ma la maggior parte dei partecipanti al Bootcamp ha ripreso la propria mansione precedente, portando con sé il know-how acquisito e mettendolo in pratica nella loro funzione. Secondo la chief global strategy and AI officer di Levi Strauss, “Al termine del programma i dipendenti hanno beneficiato di una rinnovata energia e di una maggiore fedeltà verso l’azienda”.

Le soluzioni di AI implementate da Levi Strauss

Portare l’AI nel cuore dell’azienda, diffondendo una cultura dell’innovazione fra i dipendenti di tutti i comparti, ha permesso di implementare soluzioni innovative per ottimizzare i processi di lavoro e di creare prodotti innovativi.

Ecco le soluzioni di intelligenza artificiale implementate da Levi Strauss, alcune delle quali per effetto del coinvolgimento diretto dei dipendenti nel processo di innovazione tramite AI.

Sistema di raccomandazione dei prodotti

Una delle soluzioni di intelligenza artificiale implementata da Levi’s è un motore di raccomandazione di prodotti e promozioni personalizzato per gli utenti.

Il sistema indica al consumatore i prodotti che prevede possano essere di suo interesse e suggerisce eventuali prodotti complementari.

Per i consumatori che scelgono di ricevere consigli personalizzati, il motore utilizza i dati del flusso di click, il prezzo, nonché la disponibilità del prodotto e le sue caratteristiche, oltre che i dati storici sugli acquisti, per generare delle raccomandazioni personalizzate, come affermato da Louis Di Cesari, responsabile globale dei dati, analisi e intelligenza artificiale di Levi Strauss & Co.

Il motore di suggerimento tramite AI è in grado, inoltre, di proporre agli utenti promozioni e sconti che potrebbero essere di loro interesse. Quest’ultima funzionalità ha avuto un ruolo strategico per l’azienda, permettendole di attuare strategie promozionali mirate, ed evitare un taglio dei prezzi generalizzato, preservando così i margini dei ricavi aziendali.

“L’algoritmo proprietario di suggerimento dei prodotti è stato integrato sul web, applicazioni mobili e nei sistemi di email marketing”, ha affermato Louis Di Cesari. E ne è stata valutata l’efficacia registrando l’incremento di conversioni e guadagni per visita, attraverso test di tipo A/B.

Ottimizzazione dell’inventario

Una delle ultime applicazioni che fanno uso dell’intelligenza artificiale implementata da Levi Strauss è BOOST, che sta per Business Optimization of Shipping and Transport. Una soluzione per l’e-commerce che ottimizza la gestione dell’inventario.

Quando un cliente vuole effettuare un acquisto online, l’obbiettivo di BOOST è quello di ampliare la ricerca dei prodotti disponibili, includendo, oltre ai centri di distribuzione, anche i negozi, per consentire al motore di scegliere la migliore opzione di evasione, sia per il consumatore che per l’azienda.

I calcoli di intelligenza artificiale consentono a Levi’s di ridurre l’impatto delle spedizioni, senza trasferire l’onere sui consumatori.

La tecnologia è progettata per prendere decisioni indipendenti e informate basate sui dati di evasione degli ordini, inclusi spedizione, imballaggio e manodopera. Ciò consente di far risparmiare tempo e denaro su tutta la linea, permettendo alle risorse aziendali di concentrarsi su task maggiormente strategici.

Levi Strauss AI

Robotic Process Automation

Levi’s ha cominciato nel 2017 l’implementazione di una soluzione di Robotic Process Automation (RPA). Oggi l’azienda dispone di un RPA Center of Excellence che si occupa di automatizzare processi manuali e ripetitivi, con l’obbiettivo di ridistribuire il carico di lavoro su attività a maggiore valore aggiunto.

Dei bot sono stati implementati in diversi processi aziendali, come l’invio degli estratti conto mensili ai partner di vendita al dettaglio, risparmiando quasi 500 ore di lavoro. Oppure l’automatizzazione del processo di inserimento dei codici prodotto nei negozi, riducendo di quasi 750 ore complessive il carico di lavoro.

AI per il design dei capi di abbigliamento di Levi Strauss

Uno dei prodotti di AI implementato da Levi’s è frutto dell’AI Bootcamp organizzato nel 2021. Ron Pritiaul, design coordinator di Levi Strauss & Co., era interessato a come la tecnologia potesse sbloccare nuove opportunità creative e allo stesso tempo ottimizzare processi di lavoro manuali e ripetitivi. Durante il machine Learning Bootcamp, era interessato a capire come un processo creativo, il design, potesse beneficiare delle nozioni apprese.

Ron ha implementato una rete neurale progettata per il design di indumenti. La rete neurale utilizzata è in grado di definire diverse caratteristiche di un indumento, come la forma, la posizione dei bottoni, le tasche, e altre caratteristiche specifiche.

Per testare l’algoritmo, Ron ha deciso di disegnare un nuovo modello di giacca, ispirandosi a circa 30 celebri opere d’arte. La rete neurale è stata in grado di definire le caratteristiche principali delle opere, come i contorni, i colori, le pennellate, e a partire da queste, progettare diverse proposte di design di giacca. Il designer può quindi perfezionare il disegno finale, e avviare il suo processo creativo a partire dalle proposte realizzate dall’AI.

Levi Strauss AI

Design di giacca ispirato alla notte stellata di Van Gogh, generato da una rete neurale

Un’altra soluzione di intelligenza artificiale implementata nei processi di disegno dei vestiti consiste in un’applicazione che, attraverso processi di computer vision, è in grado di trovare in pochi secondi il match fra il colore di un filo di tessuto, e il codice colore corrispondente. Tale applicazione automatizza un processo altrimenti compiuto manualmente, e che richiedeva migliaia di ore di lavoro complessive dei designer, per confrontare e trovare il codice colore esatto dei diversi tessuti.

Levi Strauss AI

la trasformazione digitale di Levi Strauss & Co. si basa sull’intelligenza artificiale, e l’intelligenza artificiale dipende dal consentire ai dipendenti di tutti i reparti dell’organizzazione di padroneggiare ciò che la tecnologia può fare per loro”, afferma Katia Walsh, Chief AI and Strategy Officer di Levi’s, “Non devono temere l’intelligenza artificiale, ma piuttosto abbracciarla, mettendo in pratica le nuove competenze acquisite”.

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