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ClearML lancia ClearGPT, piattaforma di AI generativa per le aziende che sfida ChatGPT

La caratteristica distintiva di questo modello è la personalizzazione degli LLM per allinearsi ai dati specifici di un’azienda, operando senza soluzione di continuità all’interno della sua rete e garantendo una protezione completa della proprietà intellettuale (IP), della conformità e della conoscenza

Pubblicato il 22 Mag 2023

ClearGPT

Piccole AI generative crescono: l’azienda di soluzioni AI open-source ClearML ha annunciato il lancio di ClearGPT, una piattaforma di AI generativa di livello aziendale. L’obiettivo principale della piattaforma è quello di consentire alle aziende di distribuire e utilizzare in modo sicuro ed efficiente modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) su scala.

L’azienda afferma che la sua caratteristica distintiva è la personalizzazione degli LLM per allinearsi ai dati specifici di un’azienda, operando senza soluzione di continuità all’interno della sua rete e garantendo una protezione completa della proprietà intellettuale (IP), della conformità e della conoscenza. Lo strumento consente alle aziende di sfruttare la potenza di tipo ChatGPT LLM migliorando le loro operazioni grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per promuovere l’innovazione, la produttività e l’efficienza.

ClearGPT sfida ChatGPT sulle aziende

ClearGPT mira a consentire alle organizzazioni di accelerare lo sviluppo di prodotti interni ed esterni, di superare i concorrenti e di contribuire a generare nuovi flussi di entrate.

“La nostra nuova piattaforma è un sostituto di [un] interfaccia di chat LLM (come ChatGPT) per le aziende. Permette alle aziende di controllare e creare modelli di AI direttamente dai loro dati organizzativi senza perdere alcuna capacità di AI-as-a-service”, dichiara Moses Guttmann, cofondatore e CEO di ClearML. “Le imprese possono utilizzare ClearGPT per distribuire il loro modello come API, incorporarlo nelle loro applicazioni interne o integrarlo in altro modo nel loro flusso di lavoro”.

Secondo Guttmann, la piattaforma gestisce in modo sicuro l’intero flusso di lavoro end-to-end su scala. Questo include la raccolta sicura dei dati aziendali interni da fonti come SharePoint, Google Drive o Slack. I clienti possono quindi scegliere un modello, addestrare i dati e passare alla fase di QA per testare e valutare la qualità del modello.

La piattaforma garantisce inoltre che i modelli addestrati abbiano gli stessi diritti di accesso dei dati originali, creando un ambiente aziendale sicuro. Questo preserva la privacy e il controllo degli accessi, consentendo alle aziende di sfruttare la potenza dell’AI senza compromettere la sicurezza dei dati.

“ClearGPT gestisce l’intero processo end-to-end di creazione e implementazione del modello di intelligenza artificiale all’interno della rete sicura dell’organizzazione. Ciò significa che i dati non vengono trasferiti a società o fornitori terzi e che vengono mantenuti i privilegi di accesso ai dati interni”, dichiara Guttmann. “Questo processo garantisce alle aziende di mantenere il 100% della proprietà dei dati e dell’intelligenza artificiale creata, a differenza di altre soluzioni di AI generativa as-a-service”.

Attenuare le preoccupazioni di ChatGPT per un’adozione sicura dell’AI generativa

L’azienda ha dichiarato che i limiti intrinseci delle soluzioni esistenti, come ChatGPT, hanno ostacolato l’adozione diffusa degli LLM nelle aziende. Le preoccupazioni relative alla sicurezza, alle prestazioni, ai costi, alla governance dei dati e alla personalizzazione hanno impedito alle organizzazioni di sfruttare appieno il potenziale degli LLM all’interno dei loro confini aziendali sicuri. ClearGPT intende affrontare direttamente queste sfide ed eliminare i rischi associati.

L’utilizzo di API pubbliche per accedere a modelli di intelligenza artificiale generativa e a soluzioni xGPT ha reso le organizzazioni vulnerabili a fughe di dati e violazioni della privacy. ClearGPT offre una soluzione fornendo un ambiente sicuro all’interno della rete dell’organizzazione, garantendo un controllo completo ed eliminando la possibilità di fuga dei dati.

“Per essere conforme agli standard ISO 27001, SOC2, HIPAA, GDPR e altri standard di conformità, un’organizzazione dovrebbe astenersi dal condividere le informazioni sensibili dei propri clienti e i propri dati sensibili”, spiega Guttmann. “Purtroppo, quando si tratta di AI-as-a-service, il controllo sul tipo di dati trasferiti all’esterno dell’azienda è nullo. Ciò significa che è difficile mantenere la conformità. Il design di ClearGPT garantisce che nessuna azienda possa far trapelare dati interni privati e che le imprese possano continuare a fornire il livello di privacy che i loro clienti si aspettano”.

L’addestramento e l’implementazione dei modelli di intelligenza artificiale avvengono all’interno della rete sicura dell’azienda e la piattaforma ClearGPT garantisce che i clienti mantengano la completa proprietà di qualsiasi modello sviluppato e perfezionato sulla piattaforma.

“Garantiamo che i concorrenti non avranno mai accesso alle funzionalità che state sviluppando internamente”, dice Guttman. “ClearGPT è completamente personalizzabile in base ai casi d’uso specifici dell’azienda e può essere facilmente integrato con qualsiasi applicazione aziendale. Abbiamo progettato ClearGPT come low-code per consentire una rapida adozione interna da parte dei CxO, delle business unit e dei lavoratori della conoscenza; quindi, non è necessaria alcuna esperienza di AI”.

“La nostra soluzione consente di attivare un agente di chat aziendale che risponde anche alle domande più complesse sulla base di dati aziendali interni ed esterni”, chiarisce Guttmann. “ClearGPT consente alle aziende di combinare più fonti di dati in un unico modello di intelligenza artificiale. In questo modo, il modello ha accesso diretto a numerosi segnali di dati e approfondimenti. Ciò consente a qualsiasi nuova richiesta di AI di dedurre e correlare connessioni nascoste tra le fonti di dati e di fornire nuovi approfondimenti di business altrimenti non banali o impossibili da correlare con gli attuali strumenti o cruscotti di dati aziendali”.

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