Ben Skora, l’autodidatta della robotica

La sua principale creatura, il robot Arok, risale ai primi anni Settanta. Si trattava di un colosso alto 2 metri, del peso di 124 kg, capace di piegarsi, sollevare pesi e svolgere faccende domestiche.

Pubblicato il 23 Apr 2021

Davide Lo Prete

Analista Difesa e Sicurezza

Ben Skora

Chi era Ben Skora

Inventore autodidatta, Ben Skora è stato un prolifico inventore nel campo della robotica e della domotica. È ricordato principalmente per la creazione del robot umanoide Arok.

Ben Skora

Ben Skora mostra l’interno del suo Arok

Storia di Ben Skora

Nato nel 1927, Ben Skora è stato un inventore americano specializzato in robotica e nella creazione di sistemi di automazione per la casa. Non finì il liceo, né servì nell’esercito, in quanto mentì sulla sua reale età evitando così la coscrizione.

Fin dall’adolescenza, utilizzò la maggior parte del suo tempo per costruire oggetti meccanici e sistemi innovativi.
La sua casa di Palos Hills era ricca di strumenti particolari, come una porta elettronica che si apriva come un occhio, delle cascate azionate da remoto e una poltrona motorizzata e guidabile.

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Video: un filmato degli anni Settanta in cui appare il robot Akor

Tutto ciò mostra la creatività che caratterizzava Skora, resosi famoso principalmente per la creazione del robot Akor.
La sua fama gli valse l’apparizione su People e Cosmopolitan, oltre a comparire nel film Home di Chris Smith.
Nel 2013 Skora – malato di Alzheimer – venne portato in una casa di cura a Hickory Hills, in Illinois. Nel 2014, la sua casa di Palos Hills venne abbattuta e dopo 4 anni, nel 2018, Ben morì.

Primi approcci alla robotica

Skora fu molto prolifico nella creazione di sistemi meccanizzati e automatizzati per la casa e non solo.
Già nel 1949 progettò un sistema che permetteva di riscaldare l’interno della sua automobile prima di entrarvi. Dopo aver lavorato al progetto per diversi mesi, riuscì a progettare un meccanismo che consentiva – da remoto – di accendere e spegnere la macchina, aprire e chiudere i finestrini, suonare il clacson e lavare il parabrezza. Questa invenzione divenne ben presto un’attrazione per tutto il vicinato e Skora iniziò a utilizzarla per fini commerciali.

Dopo questo progetto, l’inventore iniziò a modificare la propria casa per renderla domotica, attraverso diversi sistemi. Il soggiorno della sua casa fu costruito su una piattaforma circolare mobile, cosicché si potesse ruotare il divano portandolo all’esterno o spostare il patio all’interno. Il bagno della sua casa era nascosto dietro a una grande pianta che si apriva in due parti. Il tutto, azionabile semplicemente da un pulsante.

Arok, il robot umanoide

L’invenzione più celebre di Skora è – indubbiamente – il robot umanoide Arok, che prende il nome da “Skora” al contrario, senza la “s”. Il robot era particolarmente avanzato per il periodo in cui venne costruito, gli anni ’70. Alto più di 2 metri e con un peso di 124 kg, Arok era in grado di muoversi in qualsiasi direzione alla velocità di circa 5 km/h e sapeva svolgere le principali mansioni domestiche, come servire da bere o buttare la spazzatura. Skora si dedicò alla creazione del robot dal 1969 al 1975, utilizzando componenti di utilizzo comune e senza avere delle basi di elettronica. Arok, quindi, fu il risultato del lavoro di un autodidatta.

Ben Skora

Il robot Arok

Dentro il rivestimento di alluminio, Skora incluse due batterie di automobile da 12 volt, 15 motori elettronici, 35 ripetitori e centinaia di circuiti a stato solido integrati. Sulla testa, Arok aveva un casco da motociclista, una maschera di gomma di Frankestein e due tubi di scarico di asciugatrice per braccia con guanti di gomma al posto delle mani.
Skora aveva inserito un microfono nel pannello di controllo e un altoparlante nella testa. Il robot poteva essere controllato da remoto attraverso dei segnali radio FM. I segnali dal pannello di controllo erano captati dalle tre antenne posizionate sopra la testa. Il pannello di controllo era costituito da una serie di pulsanti che permettevano fino a 36 differenti funzioni.
Data la sua grandezza e la sua struttura, il valore del robot superava il milione di dollari.

Il telaio alla base era fatto di ferro ad angolo, mentre quello superiore era di alluminio. Le batterie erano poste alla base, nei piedi, così come il meccanismo di guida. Grazie al baricentro basso, il robot era in grado di piegarsi e sollevare pesi fino a 70 kg senza ribaltarsi.
Arok possedeva delle caratteristiche che lo rendevano molto simile a un essere umano. Era in grado di muovere il collo e di ruotare la testa; sapeva parlare e muovere le labbra, grazie alla mascella elettromeccanica.

Ben Skora

Arok al lavoro

Applicazioni pratiche del robot Arok

Il robot Arok era stato concepito per svolgere differenti mansioni domestiche. Era in grado di passare l’aspirapolvere, portare a spasso il cane, sollevare e trasportare pacchi e versare da bere. La sua funzione principale era quella di dimostrare ciò che era possibile realizzare nell’ambito della robotica a quell’epoca.

Arok the Robot | Real People | George Schlatter

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Video: un curioso filmato degli anni Settanta: Ben Skora dimostra tutte le capacità del suo Arok e i prodigi della sua abitazione

Il robot di Skora rappresenta uno dei più importanti tasselli nello sviluppo di robot umanoidi. Divenne pertanto una celebrità televisiva, dal momento che apparve nel “Merv Griffin Show,” in “Phil Donahue” e nel programma “Bozo”.
Arok è stato recentemente donato dal cugino di Skora, Tom, al Moraine Valley Community College di Palos Hills, in modo che possa essere esposto e sempre visibile ai cittadini. Nonostante il robot non funzioni più, il portavoce del Morain Valley, Mark Horstmeyer, ha dichiarato che è stato indetto un contest per gli studenti per provare a renderlo nuovamente funzionante.

Ben Skora è stato uno dei più prolifici inventori nel campo della robotica e della domotica. Tra le ultime creazioni, infatti, si può annoverare SNEB, un robot molto simile a R2-D2 di Star Wars. Questo robot, molto più evoluto di Arok, era programmato per imparare dall’esperienza, un passo sicuramente importante nel campo dell’artificial intelligence.

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Il robot SNEB, realizzato a somiglianza del celebre R2-D2 del film “Star Wars”

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