Internet of things: la lavatrice è smart, come sceglierla, vantaggi e rischi (guida)

Dalle antiche lavatrici costruite in legno ai moderni modelli connessi alla Rete. Quali caratteristiche deve possedere un elettrodomestico per il lavaggio di indumenti per essere considerato “smart”? Quali rischi per la sicurezza? Panoramica di quattro modelli di lavatrici “connesse”.

Pubblicato il 29 Gen 2021

Paolo Maria Innocenzi

Cybersecurity Specialist

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Ben prima dell’avvento dell’Internet of Things, il mondo delle lavatrici è sempre stato in costante evoluzione tecnologica. Oggi, grazie alle infinite opportunità offerte dalla Rete, anche la lavatrice sta diventando sempre più connessa; l’utilizzatore può attivarla e gestirla da remoto, facendone a tutti gli effetti un elemento dell’Internet of Things. In una parola, anche la lavatrice è diventata “smart”, intelligente.

Breve storia della lavatrice

I primi tipi di lavatrice furono concepiti come macchine atte a “sfregare” i panni, simulando così l’effetto manuale del modo più diffuso di lavare la biancheria. Queste macchine, il cui movimento fu inizialmente manuale, poi elettrico, presentavano però l’evidente svantaggio di provocare un’usura eccessiva dei panni. Poi fu la volta dell’adozione del principio di forzare la soluzione detergente attraverso le fibre dei tessuti agitandoli e “sbattendoli” tramite l’acqua. Negli anni ci fu qualche tentativo di adottare nuove tecnologie di lavaggio, con la comparsa delle lavatrici a cestello (ad asse orizzontale) che trovarono impiego specialmente per le applicazioni industriali. Esse furono via via dotate di ulteriori funzionalità: resistenze per il riscaldamento dell’acqua, mangani a rulli per la strizzatura della biancheria, le cosiddette twin tub, cioè lavatrici a due vasche: una, con agitatore, nella quale si effettuava il lavaggio dei panni, l’altra, con cestello ad asse verticale, dove i panni venivano risciacquati e strizzati per centrifugazione. Si dovrà attendere lo slancio industriale che caratterizzò soprattutto l’Europa Occidentale negli anni ’50, che vide nascere nuove esigenze e desiderio di benessere: a livello domestico (anche per il ruolo della donna che stava considerevolmente cambiando, soprattutto in Italia. le industrie elettromeccaniche iniziarono una fervida attività di ricerca per una produzione di lavatrici più capienti, economiche, veloci, efficaci, in una parola “migliori”.

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Esemplare storico di lavatrice in legno

A oggi, le lavatrici hanno raggiunto la maturità di prodotto via via sempre più in cui sempre più in Europa ci si è concentrati in particolare sull’efficienza energetica, raggiungendo di fatto un livello di riferimento globale in termini di riduzione di consumo d’acqua e di energia. Da molti anni ormai sono in atto esperimenti per asservire il funzionamento della lavatrice a una sensoristica e a logiche elettroniche che potrebbero liberarci ulteriormente dai vincoli che l’uso di questi mezzi ancora impone.

Il lavaggio: un controllo “a vista”

Il lavaggio in lavatrice pone molti vincoli all’utilizzatore, di tempo e di prossimità, oltreché di controllo “a vista”. Per arrivare a esaurire tutti i passi di un lavaggio, sappiamo che dobbiamo passare obbligatoriamente per:

  1. Trasportare il nostro cesto della biancheria vicino alla lavatrice,
  2. Separare i colorati dai bianchi
  3. Riempire la lavatrice con i nostri capi colorati o bianchi e stabilire quali lavare per non contaminare con il colore gli altri vestiti
  4. Aggiungere i vari detersivi
  5. Scegliere un tipo di lavaggio che comprende una decisione sul tempo, sulla temperatura che vogliamo far raggiungere all’acqua
  6. Attendere pazientemente che i cicli di lavaggio abbiano termine

Dobbiamo tener conto nei passaggi 4, 5 e 6 di quello cui facevano particolare attenzione i nostri nonni, nell’affrontare un lavaggio: i capi di vestiario sono un valore, e rappresentano dunque un valore economico da trattare con molta cura, perché sbagliare il ciclo di lavaggio di un capo di vestiario ne può determinare il deterioramento o il danneggiamento permanente sia delle fibre, sia della colorazione. Sbagliare un lavaggio potrebbe quindi comportare danni per diverse centinaia di euro.

La sorveglianza diretta o a stretto giro, non necessariamente di fronte al cestello come nelle laundry a gettone, serve proprio ad accertarsi che non venga a mancare l’alimentazione elettrica per un difetto della rete o un glitch di alimentazione del nostro impianto, che potrebbe “saltare” momentaneamente per un errore nel carico e dunque per una variazione dell’assorbimento di corrente.

Lo spegnimento indesiderato durante un ciclo in nostra assenza, durante un processo di centrifugazione o di asciugatura, potrebbe imporci di reimpostare completamente il lavaggio al nostro rientro, nel migliore dei casi.

Il costo sociale e individuale del consumo elettrico

Le fasce di consumo variabili del mercato elettrico giocano a nostro favore attraverso la sostenibilità energetica imposta agli operatori elettrici, che ci possono offrire a tariffe vantaggiose, tariffe di consumo elettrico diverse nei diversi orari del giorno e della notte. Rispetto a quaranta anni fa il consumo mondiale di energia è raddoppiato, in Europa e in Italia, ed è evidente che, in futuro, assumeranno un rilievo sempre maggiore le problematiche relative alla disponibilità delle risorse energetiche (anche relativamente all’aumento delle emissioni nocive di CO2 dovute al loro utilizzo, che come sappiamo contribuisce a tematiche globali di inquinamento e di riscaldamento). Per far fronte a queste evenienze, gli operatori elettrici offrono (oltre a fonti di energia alternative), soluzioni di efficientamento nell’uso dell’energia. Ciò vuol dire che, per soddisfare i nostri bisogni, possiamo essere invogliati ad attingere a fasce diverse e a tariffe diverse, per coprire picchi di consumo e dunque impiegando meno energia possibile, oppure impiegarla quando è in eccesso, anziché sovraccaricare la rete pubblica quando l’energia è meno disponibile.

La divisione degli elettrodomestici in classi energetiche (A, B, C, D, ecc.) fa in modo che una nuova tecnologia energetica a maggior efficienza possa avere un costo iniziale più alto perché garantisce nel lungo periodo un ritorno economico dovuto al risparmio nei consumi elettrici che queste tecnologie assicurano.

Poiché il tempo di utilizzo totale di una lavatrice e il suo momento di utilizzo durante la giornata torna a giocare un ruolo importante, avere delle modalità in più per controllarne l’avvio e l’arresto e la diagnostica a distanza, sono strumenti utili e decisivi per passare a una lavatrice “connessa”.

Internet of things: la lavatrice smart

Passare a una lavatrice connessa, ovvero a un componente dell’Internet of Things, rende possibile impostare in remoto, tramite uno smartphone, le variabili del lavaggio elencate precedentemente. Fatto salvo quindi il passaggio della scelta e dello smistamento dei capi da lavare e del caricamento del cestello, è possibile non dover trascorrere del tempo di fronte a questo elettrodomestico, controllandone le performance “a vista” per terminare un bucato.

Innanzitutto la lavatrice connessa riceve e invia messaggi e mostra a video sul nostro smartphone informazioni selezionate in modo intelligente. La lavatrice non ci disturberà dunque per inviarci messaggio tediosi sullo sviluppo passo-passo del lavaggio, ma condividerà le informazioni salienti che ci consentiranno attraverso una app di controllare i lavaggi da remoto.

Le lavatrici (e anche le eventuali asciugatrici) intelligenti sono apparecchi innovativi che possono connettersi a una rete tramite diversi protocolli, utilizzando la rete WiFi domestica, ma anche, eventualmente, direttamente delle Sim Card per trasmettere i dati. Esattamente come avviene per tablet o smartphone. A questo punto, potendo controllare lo stato di avanzamento del lavaggio in atto sulla lavatrice istante per istante diventa ininfluente che si rimanga vicini o lontani, in casa o fuori casa.

Le lavatrici a dosaggio automatico possono dosare automaticamente il detersivo e il balsamo per tessuti e possono essere caricate preventivamente per un mese di autonomia con detersivo e ammorbidente per tessuti – e questo evita che per ogni lavaggio venga riempita “comunque” una unità di carico di sapone e ammorbidente, inquinando di meno. Sono i sensori di cui è dotata la macchina che daranno l’input per regolare la quantità aggiunta in base a determinati fattori del lavaggio, ad esempio quanto siano sporchi o pesanti i vestiti, quale sia la “durezza” percepita dell’acqua. Ovviamente su queste decisioni si può influire sempre attraverso smartphone o tablet installando l’app del produttore.

La maggior parte delle lavatrici intelligenti a dosaggio automatico funziona allo stesso modo: si accede all’app e, seguendo le istruzioni (a cui almeno inizialmente sarà necessario attenersi), si carica la lavatrice con i vestiti, si aggiungere detersivo per bucato e ammorbidente nell’auto-distributore (la maggior parte delle lavatrici consente di caricare in dispenser speciali detergenti mirati per seta, lana, etc.) e si attiva il lavaggio. L’operazione si ripete fino a che sull’app, dopo circa un mese, non comparirà il messaggio di ricaricare di nuovo l’auto-dispenser.

Gestione Smart a distanza attraverso app

  • Avvio e messa in pausa
  • Istantanea del lavaggio, scelta e cambio dei cicli, monitoraggio del tempo rimanente, ricezione avvisi di finitura.
  • Capacità
  • Alcune lavatrici Smart consentono di lavare fino a 12 kg di bucato in un unico carico. Per carichi più piccoli, i sensori analizzano il peso e utilizzano solo la quantità esatta di energia e acqua necessaria.
  • Funzionalità Smart Assistant
  • Alcune lavatrici Smart sono compatibili con gli assistenti vocali (Google Assistant, Alexa)Eco-mode

La tecnologia a “bolle ecologiche” spuma il detergente con aria e acqua prima che il ciclo inizi a generare bolle detergenti, che penetrano più rapidamente nei tessuti e funzionano in modo efficace sia in acqua fredda che in acqua calda, riducendo la quantità di detergente necessario ed economizzando la durata della pulitura.

Troubleshooting

Uno dei maggiori vantaggi delle lavatrici e asciugatrici dell’Internet of Things è che possono rilevare e notificare istantaneamente eventuali problemi nella macchina tramite l’app, come: filtri bloccati, fault di linea elettrica (scollegamento), cestello aperto, manomissione tastiera o ciclo, risparmiando tempo ed evitando i costi di riparazione. La decisione di ricorrere all’assistenza può così essere presa con l’aiuto della diagnostica proposta dall’app soltanto nei casi con problemi significativi che devono essere risolti in garanzia.

Gestione intelligente del motore

Grazie ai motori senza “spazzole” (brushless) è possibile limitare grandemente le vibrazioni, ma soprattutto, grazie a sensori di autoregolazione dei giri applicati al momento della rotazione del cestello, diminuire il rumore durante i lavaggi: questo consente di poter fare il bucato anche nei cicli notturni, senza disturbare.

Mantenere fresco il carico

La lavatrice con asciugatrice integrata smart può asciugare i capi leggermente, ogni paio di minuti, per arieggiare il bucato, impedendogli di assumere un odore “di muffa” fino a quando non si può intervenire aprendo il cestello e prelevando i capi stessi.

Sicurezza

Un sistema integrato di regole e diagnostica non consente l’avvio del ciclo se la porta è aperta o la macchina non è collegata alla rete idrica.

Abitudini domestiche

In situazioni di urgenza si può anche dimenticare di avviare il ciclo di lavaggio uscendo di casa: disporre sullo smartphone dei comandi per avviare una lavatrice smart consente di iniziare il lavaggio tramite l’app quando si è in movimento, monitorandone l’avanzamento del lavaggio e ricevendo una notifica che informa quando è pronta per essere centrifugata e successivamente scaricata.

Georeferenziazione

Come accade per i condizionatori d’aria, che possono essere attivati prima del nostro rientro per trovare un ambiente già rinfrescato, è possibile, sempre attraverso la georeferenziazione, avviare la fase finale di centrifuga quando si è a una distanza da casa che consenta alla macchina di terminare il lavaggio in tempo per terminare la fase finale e scaricare il bucato.

Internet of things: i vantaggi

Si allunga la durata del dispositivo

Una gestione più semplice e maggiore efficienza grazie alla funzione Smart Check-Up, che mantiene un aggiornamento continuo sulle condizioni dell’elettrodomestico monitorandone il funzionamento. In caso di malfunzionamento o guasto, la smart guide si attiva in modo contestuale e fornisce informazioni mirate rispetto all’evento aiutando l’utente a individuare la soluzione in completa autonomia entro i limiti imposti dalle regole di sicurezza.

Si tiene tutto sotto controllo

Si può controllare il funzionamento attraverso la selezione dei soli programmi utilizzati più frequentemente e imparare con questi ad ottimizzare le nostre abitudini di lavaggio attraverso la lettura delle statistiche offerta dall’intelligenza dei contatori interni e rappresentata graficamente con una apposita app.

Auto-adattamento

La tecnologia AddWash consente, su alcuni modelli, di poter aumentare il carico aggiungendo capi che non avevamo previsto di caricare o che avevamo dimenticato, in qualunque momento all’interno del ciclo di lavaggio, senza aprire il cestello ormai allagato ma caricandoli con un sistema a tenuta stagna che ne consente agevolmente l’aggiunta. I capi aggiunti possono anche essere descritti al momento dell’inserimento come “prelavati a mano”: sarà compito dell’elettronica interna ricalibrare il lavaggio.

Le lavabiancheria Smart (anche attraverso l’assistente vocale) aiutano passo dopo passo, consigliando sulla base delle interazioni il programma più adatto, e se autorizzate lo adottano migliorando le prestazioni. L’interazione verbale rende facile anche fare le semplici richieste in linguaggio naturale, attendendo la risposta conseguente e seguendo le istruzioni fornite. Si può dunque “colloquiare” con l’assistente artificiale inserito nell’elettronica della lavabiancheria trovando in pochi step il programma più adatto alle esigenze. Una app suggerisce il lavaggio ideale per: tipo di capo, o tessuto, o colore, a anche livello di sporco attraverso classificazioni standard.

Cicli personalizzati

Le funzioni legate ai “cicli” forniscono la possibilità di aggiornare e personalizzare la lavatrice dell’Internet of Things durante ciascuno di essi. Si può selezionare il programma migliore per capi tra decine di cicli di lavaggio diversi, adattandoli ai lavaggi più tipici relativi alle abitudini e ai diversi stili di vita e di hobby anche sportivi che influiscono sulle condizioni dei nostri capi da lavare in modo ricorrente (palestra, indumenti da lavoro, baby-care, etc.) per avere lavaggi risolutivi per situazioni specifiche ricorrenti

Pianificazione ritardata

Vanno sotto questo nome tutte le funzioni che consentono di pianificare il lavaggio per decidere esattamente il momento, l’ora, o le condizioni in cui si desidera che inizi o che finisca uno o più cicli di lavaggio.

Guida al risparmio e consigli utili

Ogni app riporta in chiaro una guida di aiuto (incluso anche nelle istruzioni stampate a corredo) che offre online una serie completa di consigli dimensionati per risparmiare tempo e denaro e avere un bucato perfetto.

Le caratteristiche “di targa” di una lavatrice dell’Internet of Things

  • Capacità di mantenimento delle performance costanti al variare del carico
  • Impostazione consumo di acqua e tempo di lavaggio in base al peso del bucato, evitando sprechi di energia e garantendo qualità di lavaggio
  • Selezione di categorie e/o livelli di sporco del carico
  • Durata tempo minima del ciclo per garantire un lavaggio efficace.
  • Range lavaggio efficace in gradi (es: da 20°C a 40°C)
  • Possibilità di aumentare il carico arbitrariamente a metà lavaggio (addWash)
  • Compatibilità app con standard di mercato
  • Trasmissione WiFi / Bluetooth / NF

Internet of things: quale lavatrice smart scegliere

A titolo puramente indicato abbiamo provato a raccogliere alcuni fra i modelli in commercio che contengono sicuramente le categorie finora elencate. Ne abbiamo descritti marca e modello, tenendo conto del fatto che le sigle possono variare nel tempo.

AEG

Ha lanciato la lavatrice L9FEA966S che si può facilmente controllare tramite il proprio smartphone. Grazie alla connessione da remoto integrata App My AEG è possibile monitorare la lavatrice L9FEA966S anche quando si è fuori casa con la stessa cura e attenzione di un assistente personale. Il sistema usa “Care Advisor” come sistema esperto di fibre che seleziona il trattamento ideale sulla base del tessuto, del colore e del grado di sporco, e programma automaticamente l’avvio. Rispetto all’efficienza energetica, il modello in questione AEG è una lavatrice A+++ (- 65%) che assicura un notevole risparmio di energia e di acqua. Il sofisticato flussimetro di cui è dotata, infatti, misura con precisione la giusta quantità di acqua per ogni lavaggio eliminando gli sprechi e velocizzando l’esecuzione del programma selezionato.

Il motore ÖKOInverter, con la tecnologia brushless, riduce inoltre la vibrazione e l’usura, controllando i movimenti del cesto in modo da assicurare le migliori performance di lavaggio, qualunque sia il programma, dal più delicato al più energico. Infine sono presenti tecnologie che grazie a programmi speciali precaricati sono in grado di proteggere fibre e tessuti con trattamenti personalizzati. Il sistema è anche dotato di un addolcitore d’acqua (softwater system) che mantiene colori brillanti e forme intatte, anche dopo cinquanta lavaggi, infatti, grazie al filtro a scambio ionico purifica e addolcisce l’acqua prima che entri nel cesto, eliminando sali minerali e calcare che danneggiano i capi. Qualunque sia il carico di bucato inserito, una tecnologia interna (prosense) imposta automaticamente la tipologia e durata del ciclo, ottimizzando i consumi di acqua ed energia, evitando di sottoporre i capi a eccessivo sfregamento. Anche a 30°C si ottengono risultati perfetti, risparmiando il 40% di energia rispetto a un tradizionale lavaggio a 40°C. Infine, l’opzione SoftPlus permette all’ammorbidente di distribuirsi in maniera uniforme sul 95% della superficie del bucato, proteggendo ogni singola fibra.

Samsung

Samsung propone una gamma di lavatrici connesse alla Rete: fra i vari modelli segnaliamo la lavatrice Wi-Fi AddWash WW80K6404QW che può essere monitorata e gestita utilizzando un’applicazione per smartphone (smartcontrol). Quando si è a casa o fuori è possibile quindi avviare o mettere in pausa la lavatrice, monitorare i cicli, ottenere dati sul tempo (trascorso, rimanente, totale), ricevere notifiche di diagnostica. Il doppio oblò tipico di questo modello è la soluzione che consente di aggiungere agevolmente capi o detergente in qualsiasi momento del lavaggio. È possibile anche aggiungere i capi lavati a mano che necessitano solo di un risciacquo o una centrifuga. La tecnologia (ecolavaggio) assicura una pulizia efficace anche a basse temperature. Il detergente viene trasformato in bolle, che penetrano rapidamente nei tessuti e rimuovono facilmente lo sporco, proteggendo i materiali e risparmiando energia. Grazie alla funzione Ecolavaggio rapido la nuova lavatrice Samsung è inoltre in grado di completare il lavaggio in un ora (59 min). Una funzione (speed spray) risciacqua i capi con una maggior efficacia, che consente di aumentare la velocità di centrifuga e di terminare il lavaggio completo comunque nell’arco di un ora. La lavatrice Wi-Fi è dotata infine di un sistema automatico di monitoraggio (smartcheck) che rileva e diagnostica i problemi, fornendo semplici soluzioni tramite un’applicazione per smartphone.

Candy

Per un carico da 9 kg, il modello di questo produttore è il GVS 149THN3-S. Anche le lavatrici Smart di Candy ospitano una funzione che consente di rimanere aggiornati sulle condizioni dell’elettrodomestico monitorandone il funzionamento (smartcheck) e, in caso di malfunzionamento o guasto, una smart guide aiuta a individuare la soluzione in autonomia. Tramite l’app scaricabile dallo smartphone è possibile, in base al modello di lavatrice Wi-Fi, usufruire di funzionalità quali controllare i programmi utilizzati più frequentemente, imparando a ottimizzare le abitudini di lavaggio. Grazie all’assistente vocale si può infine essere guidati nella scelta del giusto programma in base alle esigenze. Fra i diversi programmi presenti è interessante la funzione che permette di ridurre dell’80% la formazione di pieghe, grazie a una regolazione del ciclo di centrifuga e del movimento del cesto alla fine del ciclo e della delicata azione del vapore (Easy-Iron: stiro facile).

LG

Il modello F4J7VY2WD TWINWash consente di monitorare e gestire il proprio bucato in qualsiasi momento e da remoto (SmartThinQ). Tramite l’app è cioè possibile tenere traccia dei consumi energetici e si possono aggiungere nuovi programmi di lavaggio (utilizzando il Download Cycle). La lavatrice contiene programmi che eliminano in profondità lo sporco e la carica batterica in maniera naturale utilizzando il vapore e senza dover quindi ricorrere ad additivi chimici (Allergy care e Baby Steam Care). Degna di nota anche la funzionalità grazie alla quale il cestello della lavasciuga si muove in sei diverse direzioni in base al programma di lavaggio selezionato, garantendo un’ottima pulizia paragonata al lavaggio a mano (6 Motion Direct Drive,)

Internet of things: la piattaforma integrata IFTTT

“If THIS, then THAT”. Letteralmente: “se succede questo, allora fai quello”. Ma cosa è questo, e cosa quello? E chi dovrebbe fare ciò? Questo sistema, di geniale semplicità, abbreviato in “IFTTT”, consente di asservire i nostri sistemi smart con eventi che accadono su Internet. Ad esempio, se il presidente americano Trump twitta qualcosa, accendi il ventilatore in casa. Oppure: il mio gatto passa vicino a un sensore? Scrivi un post su Facebook con il seguente testo “sono il gatto di Paolo e sto passeggiando davanti al sensore”. Ma ovviamente si possono coordinare più di una operazione e non tutte devono essere scollegate. Se, ad esempio, dobbiamo spegnere una luce del giardino di casa all’alba e accenderla al tramonto, anziché utilizzare un sensore crepuscolare possiamo collegare a Internet le nostre luci e fare in modo che si accendano se questa regola può essere applicata. In figura abbiamo diversi esempi di regole rese graficamente da “tasselli” che ricordano i Lego™: testualmente recita “Accendi la mia lavatrice smart Whirlpool e attiva il ciclo di lavaggio sulla base di Nexia” (Nexia è un bridge, cioè un comando universale per dispositivi).

Oppure “ricevi un messaggio di allerta quando la lavatrice ha terminato”, attraverso un interruttore automatico di alimentazione (acquistabile a parte anche per una lavatrice non-smart). Questa regola può essere usata anche su altri dispositivi, oltre alle lavatrici, semplicemente lavorando sui settaggi dell’interruttore smart della presa elettrica, e chiedendo all’interruttore di misurare i watt assorbiti: quando la lavatrice ha terminato e si mette in posizione di riposo, passa da un assorbimento molto più alto (1700 watt minimi) a soli 2 Watt; l’interruttore se ne “accorge” e invia un alert, una email o un sms, a nostra scelta. In questo modo sarà possibile coordinare, ad esempio, il funzionamento di una lavatrice non-smart anche se non era stata progettata in modo nativo per scopi di interconnessione a Internet.

Cybersecurity: sicurezza di una lavatrice smart

Anche le lavatrici smart di ultima generazione, essendo dotate di gateway di interconnessione alla rete tramite WiFi, possono essere vittime di attacchi o intrusioni indesiderate, come altri dispositivi dell’Internet of Things. L’allarme è stato lanciato dalle case di produzione di antivirus e sistemi di protezione mobile e fissa. Sia in termini di hacking dello strumento, sia attraverso le stesse app presenti sullo smartphone che possono fungere da “cavalli di Troia”, trasportando comandi non desiderati ai nostri dispositivi. Questo ovviamente non sarà d’ostacolo allo sviluppo della domotica, ma ovviamente i test di questi dispositivi non devono mancare e a fronte di un dispositivo economico non conforme agli standard di cybersecurity dobbiamo interrogarci sempre su cosa stiamo acquistando. Ricordiamo che dal punto di vista dei cybercriminali la presenza di elettrodomestici connessi alla rete web rappresenta una ghiotta occasione.

Un esempio per tutti: l’attivazione contemporanea di tutte le lavatrici di un piccolo paese di provincia potrebbe essere sufficiente a far saltare l’alimentazione di rete nella cabina di distribuzione che andrebbe automaticamente in protezione, isolando una intera cittadina, con conseguenti aperture e disattivazione dei sistemi di allarme.

Gli esperti (fonte Kaspersky) rivelano che soltanto nel primo semestre 2018 sono aumentati gli attacchi a tutti quei dispositivi domestici connessi all’IoT. In 33 casi, come ponte per poter raggiungere l’intero sistema informatico è stata utilizzata una lavatrice smart (es. la Xiaomi Minij). Poiché abbiamo già mostrato come le lavatrici smart sono sempre abbinate a una app da utilizzare sullo smartphone, i concatenamenti di tali attivazioni spesso offrono superfici d’attacco rappresentate appunto dall’anello debole di queste catene di telecomando.

Per fare in modo che queste nuove meraviglie della domotica non si tramutino in un strumento per poter sferrare dei mirati attacchi informatici, i vari produttori consigliano gli honeypot, letteralmente “barattoli di miele”. Il loro funzionamento è molto semplice e si avvale della tecnica dei dispositivi IoT virtuali. Piazzarne alcuni nei punti “giusti” consente di catalizzare l’attenzione dei pirati informatici che preferiranno accanirsi su dei “falsi” dispositivi che simulano in tutto e per tutto un interruttore, una lavatrice, una caffettiera o una serratura smart, carpirne il modus operandi mentre i pirati informatici sono intenti a espugnare questi obiettivi e, cambiando la geometria della rete e delle protezioni, bloccare l’azione chiudendo porte inavvertitamente lasciate aperte sui protocolli, o momentaneamente la trasmissione per confondere il “nemico” etc. In questo modo si può far cadere i cybercriminali in trappola bloccandone l’operato.

Dal rapporto Kaspersky già citato risulta che, nel giro di un anno, gli hacker hanno triplicato il numero di malware indirizzati a tale scopo. Non a caso il mercato dei dispositivi Internet of Things ha aperto una prateria su cui i cybercriminali hanno intenzione di mettere le mani, proprio “perché i prodotti IoT sono diventati facile bersaglio per i criminali informatici, che possono trasformare macchine semplici in potenti dispositivi per attività illegali, come spiare, rubare e ricattare”(Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab). Ricordiamo soprattutto che molti di questi dispositivi richiedono un account di collegamento e a tutt’oggi quasi tutte le intrusioni sono dovute a una password molto debole, un account facilmente indovinabile, grazie alla tecnica consolidata che consente agli hacker di utilizzare dei programmi informatici automatici che, per individuare la password, fanno ripetuti tentativi volti a trovare la combinazione corretta (vedi articolo “IoT sotto attacco: il pericolo arriva anche dalla lavatrice smart”).

Non rimane dunque che “securizzare” la nostra lavatrice Smart, utilizzando una strategia “di gregge” ovvero securizzando tutto ciò a cui si collega: varrebbe a dire, securizzando il dispositivo sul quale abbiamo installato l’app che ci consente di amministrarla. Uno smartphone che porta a bordo un sistema di Mobile Security (Kaspersky /TrendMicro / Checkpoint / etc.) sarà difficilmente attaccabile e sarà continuamente aggiornato con le più moderne tracce virus che impediranno il furto di dati personali, di account e password.

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