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Con Holonix, un assistente digitale intelligente europeo alla conquista della manifattura

Il team di Holonix, azienda nata nel 2010 come spinoff del Politecnico di Milano, partecipa al progetto COALA, finanziato dall’Unione europea, con il duplice ruolo di IT provider – contribuisce a fornire le componenti tecnologiche i-Like Machines e Product avatar – e AI Ambassador

Pubblicato il 08 Giu 2023

Carlo Lavalle

giornalista

assistente digitale

Gli assistenti vocali virtuali come per esempio Alexa, Cortana, Siri, sono popolari e ampiamente diffusi soprattutto nell’ambiente domestico, e sono entrati da tempo nell’uso quotidiano.

Di recente poi, l’emergere di chatbot basati sull’intelligenza artificiale ha arricchito le possibilità offerte da prodotti e servizi basati su assistenti vocali virtuali, aggiungendo capacità e potenzialità impensabili in precedenza.

L’ambizione di Holonix, azienda spinoff del Politecnico di Milano, è portare la combinazione di queste tecnologie anche nel sistema della produzione manifatturiera con la partecipazione al progetto COALA (acronimo di COgnitive Assisted agile manufacturing for a LAbor force supported by trustworthy Artificial Intelligence), finanziato dall’Unione europea.

Cos’è il progetto COALA

L’obiettivo del progetto è sviluppare una soluzione cognitiva caratterizzata da componenti di intelligenza artificiale trustworthy, cioè affidabili dal punto di vista del rispetto degli standard di privacy EU, e da una interfaccia vocale per abilitare e consentire la comunicazione.

In altri termini, si tratta di realizzare un assistente digitale intelligente (Digital Intelligent Assistant – DIA) voice-enabled, in grado di supportare gli operatori sulle linee di produzione, e di sostenere la formazione sul posto di lavoro di nuovo personale.

Il suo nucleo centrale è costituito dal framework open-source conversazionale multilingua Mycroft, le cui caratteristiche si sposano bene con gli standard di privacy, e consente all’assistente di compiere quattro azioni: informare, suggerire, prevedere e spiegare.

Un’ottica di explainability AI

Nell’attività di spiegazione gioca una funzione determinante il motore Why. Si tratta di un componente che, in un’ottica di explainability AI, applicata al contesto manifatturiero, risponde al perché vengono dati quei consigli ed effettuate quelle previsioni da parte del Digital Intelligent Assistant.

Insomma, l’operatore che svolge il suo lavoro in fabbrica e ha bisogno di accedere a tool di analytics, o deve ricevere la formazione richiesta, una volta indossati auricolari o cuffie, può usufruire della guida e delle indicazioni dell’assistente intelligente, capace di comunicare via tablet.

Da ultimo, il progetto COALA prevede anche lo sviluppo di “un concept di education e training che metta a fuoco la creazione di competenze collaborative tra uomo e intelligenza artificiale” – spiega Paolo Perillo, Work Package Leader di COALA e Products Director di Holonix. Il che vuol dire cercare di insegnare a dirigenti e operatori in produzione come collaborare al meglio con i sistemi AI, rendendoli consapevoli di pregi, difetti e rischi della tecnologia.

La sfida europea dell’innovazione

I paesi Ue sono alle prese con la sfida dell’innovazione in un momento in cui emerge una carenza di personale qualificato nel settore manifatturiero e l’opportunità di creazione di valore grazie alla tecnologia AI.

In questo senso, il progetto COALA – inquadrato nel programma Horizon 2020, strumento di finanziamento alla ricerca scientifica e all’innovazione della Commissione europea, e coordinato dal Bremer Institut für Produktion und Logistik GmbH (BIBA) dell’Università di Brema – punta a garantire una migliore efficienza e qualità della produzione e a ridurre costi e tempi di formazione di nuovi lavoratori qualificati, in linea con le esigenze di settori produttivi knowledge-intensive.

È in questa chiave che l’ausilio dell’assistente digitale intelligente, attraverso, ad esempio, la funzionalità Augmented Manufacturing Analytics, acquista importanza in una funzione di sostegno alla forza lavoro in attività di alto valore che hanno un impatto significativo sulla qualità del prodotto e del processo.

Collaborazione uomo-macchina

Alla fine, uomo e intelligenza artificiale instaurano una collaborazione dividendosi i compiti in modo che la tecnologia AI svolge i task più ripetitivi, stressanti e con maggiore dispendio di tempo, mentre l’essere umano si concentra sulla comprensione e il problem solving di situazioni complesse e knowledge-intensive.

Alla base di questa impostazione, oltre all’adesione a principi e linee guida per un’AI affidabile stabiliti in sede Ue, c’è l’idea di sfruttare i punti di forza tipici dell’AI e quelli dell’essere umano, mantenendo però il controllo di quest’ultimo sulla macchina. La tecnologia più avanzata, in altre parole, non va vista e concepita come sostituto dell’uomo ma come fattore innovativo che ne aumenta le capacità e lo aiuta a lavorare meglio.

Il sistema COALA messo alla prova

Il sistema COALA è stato validato e testato in tre casi d’uso. L’assistente digitale intelligente è stato messo alla prova nel settore tessile, e nello specifico, come supporto al training-on-the-job di nuovo personale per Fratelli Piacenza S.p.A.-Piacenza Cashmere, PMI del distretto di Biella. Perché una delle sfide chiave nell’industria della moda e tessile è proprio la carenza di forza lavoro qualificata per produrre tessuti di alta qualità e valore.

Anche nel caso di Diversey, azienda di detergenti che ha stabilimenti in Italia, a Bagnolo, e in Olanda, a Enschede, il Digital Intelligent Assistant è stato impiegato per l’assistenza sul posto di lavoro ai line manager per il cambio linea e nella gestione delle criticità e delle problematiche connesse.

Diversamente, il caso d’uso che riguarda Whirlpool, multinazionale produttrice di elettrodomestici, ha impegnato l’assistente digitale a sostegno degli operatori nell’attività di ispezione della qualità dei prodotti.

I risultati sul campo sono confortanti e i riscontri positivi. L’assistente più viene utilizzato e più impara, correggendosi e perfezionandosi. Dalle opzioni più elementari il sistema è passato a operazioni più complesse, dimostrando che è capace di gestire compiti più avanzati. È chiaro che “lo scopo del progetto, come solitamente in ambito UE, è di raggiungere un technology readiness level di prototipo” – ci tiene a sottolineare Paolo Perillo.

Il ruolo decisivo di Holonix

Come partner di COALA, Holonix partecipa al progetto assumendo il duplice ruolo di IT provider e AI Ambassador.

Il team di Holonix, nata nel 2010 dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, contribuisce a fornire le componenti tecnologiche i-Like Machines e Product avatar.

La prima è una piattaforma software, la cui base tecnologica è la medesima del Saas i-Live Machines, già presente sul mercato per i produttori di macchinari industriali per la raccolta, l’organizzazione e la storicizzazione dei dati provenienti dal parco macchine installato, che serve per geolocalizzare le macchine utilizzate nei casi d’uso, creare allarmi real-time in funzione delle eventuali criticità, visualizzare i kpi di funzionamento, e consentire di raccogliere tutti i dati raccolti sul campo. Sotto questo aspetto, la tecnologia i-Like Machines abilita l’integrazione con la dimensione IoT.

Product avatar è, invece, una web app che permette di creare rappresentazioni digitali di singoli prodotti e macchinari, sorta di digital twin, e viene impiegata per cercare, tracciare, e reperire le informazioni necessarie, ovvero per sapere ciò che serve durante il ciclo di vita di un prodotto. È una componente chiave di COALA perché consente di condividere e visualizzare dati aggregati anche in tabelle e grafici.

Holonix, sin dalla sua nascita, riunisce nel suo core una combinazione di know-how tecnologico, Ricerca & Sviluppo e Soluzioni per il Business, incoraggiando la cultura dell’innovazione e l’adozione, da parte delle PMI manifatturiere, di nuovi modelli di business data-driven, basati sull’impiego delle nuove tecnologie IoT; in COALA, in qualità di AI Ambassador, promuove i contributi di ricerca emersi dal progetto portandoli all’attenzione delle comunità che in Europa si occupano di intelligenza artificiale e manufacturing.

In questo aspetto, ha una funzione preminente. Tanto che la figura di COALA Ambassador è stata assegnata al Ceo di Holonix, Jacopo Cassina.

Il sito AI4manufacturing di Holonix

Holonix, per diffondere una cultura che promuova l’innovazione tecnologica all’interno delle PMI italiane, ha creato, oltre alle proprie pagine social, un blog all’interno del proprio sito web, nel quale è possibile trovare articoli, video case, podcast, interviste e white paper dedicati alle tematiche più salienti legate al mondo industriale e all’importanza dell’adozione di una strategia data driven.

Inoltre, legato alle tematiche trattate all’interno di COALA, ha realizzato un sito ad hoc, chiamato AI4manufacturing, e ha creato un profilo LinkedIn per l’engagement della community in modo da ottenere un feedback in tempo reale sui contributi forniti, insieme a una serie podcast nella quale il COALA Ambassador coinvolge vari ospiti, condividendo con la comunità informazioni su risultati e progressi del progetto e affrontando temi e novità più rilevanti relativi a tecnologia AI e manufacturing.

Gli episodi del podcast sono pubblicati e fruibili su Anchor e Spotify.

Una strategia comunicativa ad ampio raggio, quella definita da Holonix, per rappresentare a tutto tondo e far risaltare ancora di più il significato e il valore della ricerca e dell’innovazione europea.

articolo in collaborazione con Holonix

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