Apple approva l’app BlueMail basata su ChatGPT dopo garanzia della moderazione dei contenuti

La revisione dell’app di posta elettronica da parte del gigante tecnologico arriva mentre crescono le preoccupazioni sul potenziale danno dell’AI

Pubblicato il 08 Mar 2023

Apple ChatGPT

Apple ha approvato un aggiornamento dell’app di posta elettronica BlueMail, dopo avere esaminato se una funzionalità del software che utilizza strumenti linguistici basati sull’intelligenza artificiale possa generare contenuti inappropriati per i bambini. L’aggiornamento, che include una nuova funzionalità basata sul chatbot ChatGPT, è stato ritardato a causa della richiesta di Apple che l’app aggiungesse la moderazione dei contenuti o fosse limitata ai maggiori di 17 anni. Precedentemente l’app era disponibile per i bambini dai 4 anni in su.

L’app è stata approvata in seguito alle assicurazioni del suo sviluppatore che presenta la moderazione dei contenuti, secondo Ben Volach, co-fondatore del produttore di app, Blix Inc.

Blix ha detto ad Apple che il suo aggiornamento include la moderazione dei contenuti e ha suggerito che la società dovrebbe rendere pubbliche eventuali nuove politiche sull’uso di ChatGPT o altri sistemi di intelligenza artificiale simili nelle app. L’aggiornamento di BlueMail è stato approvato senza modifiche lo scorso 2 marzo. L’app è ancora disponibile per gli utenti di età pari o superiore a 4 anni.

ChatGPT in BlueMail: Apple non risponde alle richieste di commento

La nuova funzionalità di BlueMail utilizza ChatGPT di OpenAI, il sistema di intelligenza artificiale in grado di rispondere a domande o scrivere brevi saggi, per aiutare ad automatizzare la scrittura di e-mail utilizzando il contenuto di e-mail precedenti ed eventi del calendario.

La notizia del rifiuto iniziale da parte di Apple della funzione ChatGPT di BlueMail ha evidenziato le crescenti preoccupazioni sui nuovi usi degli strumenti di intelligenza artificiale che generano linguaggio. ChatGPT consente agli utenti di conversare con un’AI che sembra umana, ma i primi test hanno dimostrato che l’AI produce informazioni errate e risposte strane e talvolta ostili.

Sebbene Apple abbia agito sulla funzione AI, non ci sono state ulteriori linee guida formali dell’App Store da parte di Apple per quanto riguarda l’uso dell’AI generativa nelle app.

Apple ha da tempo affermato di voler curare e rivedere ogni app del suo App Store al fine di mantenere i suoi prodotti sicuri per gli utenti.

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