Tech7: le associazioni industriali digitali dei paesi del G7 esortano i Governi e la Presidenza italiana a lanciare iniziative condivise su innovazione tecnologica, intelligenza artificiale, sostenibilità e sicurezza per stimolare la crescita economica.
Si è svolta l’11 aprile 2024, presso Palazzo Ferrajoli a Roma, l’High-level conference “Tech7” organizzata da Anitec-Assinform – l’Associazione di Confindustria che riunisce le principali aziende dell’ICT e dell’elettronica di consumo operanti in Italia insieme alle maggiori associazioni del settore ICT dei Paesi del G7 – AFNUM (Francia), Bitkom (Germania), ITI (USA), JEITA (Giappone), Numeum (Francia), techUK (Regno Unito) e TECHNATION CANADA (Canada) e dell’Unione europea DigitalEurope (EU).
Dopo le edizioni precedenti tenutesi nel Regno Unito e in Giappone, durante le rispettive presidenze di turno del G7, l’edizione 2024 si è spostata a Roma, in concomitanza con la presidenza italiana del G7.
Potenziare la capacità innovativa e creare iniziative condivise
Le associazioni del Tech7 hanno dibattuto, insieme a rappresentanti del Ministero delle imprese e del Made in Italy e del Dipartimento per la Trasformazione digitale e alle Rappresentanze diplomatiche dei Paesi G7, sul ruolo fondamentale del digitale per garantire la crescita economica e la sicurezza di cittadini, istituzioni e imprese, nonché per assicurare la sostenibilità economica, sociale ed ambientale dei modelli di sviluppo. È stata data particolare attenzione allo sviluppo e all’implementazione delle tecnologie avanzate, a partire dall’Intelligenza artificiale, come strumenti in grado di tracciare nuove rotte e modelli di sviluppo, portando con sé sfide e opportunità per cittadini, imprese e istituzioni.
Su questi temi, è stato concordato – in linea con la dichiarazione congiunta firmata dai Governi del G7 a Trento lo scorso marzo, di intensificare il dialogo pubblico-privato per potenziare la capacità innovativa e creare iniziative condivise per garantire una diffusione adeguata e accessibile delle nuove tecnologie, a partire dalle PMI.
Al Tech7 dell’11 aprile a Roma hanno preso parte:
- Per il Governo italiano
Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy (videomessaggio)
Serafino Sorrenti, Chief Innovation Officer – Dipartimento per la Trasformazione Digitale
Eva Spina, Capo Dipartimento per il Digitale, la Connettività e le Nuove Tecnologie del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e co-chair del Gruppo di Lavoro Digitale e Tecnologia
Vincenzo Del Monaco, Vice Consigliere Diplomatico del Ministro delle Imprese e del Made in Italy e co-chair del Gruppo di Lavoro Digitale e Tecnologico
- Membri del G7
Cameron Ballester, Consigliere per gli Affari Economici, Ambasciata di Gran Bretagna in Italia
Stephanie Benke, Primo Segretario del Dipartimento degli Affari Economici, Ambasciata di Germania in Italia
Matthew Ciesielski, Consigliere per gli Affari Economici, Ambasciata degli Stati Uniti in Italia
Matthew Kalisz, Primo Segretario, Ambasciata del Canada in Italia
Frédéric Kaplan, Ministro Consigliere per gli Affari Economici, Ambasciata di Francia in Italia
Mamoru Nakaya, Consigliere Economico Ambasciata del Giappone in Italia
Luca Pierantoni, Capo del Dipartimento Affari Politici, Rappresentanza della Commissione Europea in Italia
- Rappresentanti delle associazioni di categoria tecnologiche
Stella Morabito, CEO AFNUM (France)
Marco Gay, Presidente ANITEC-ASSINFORM (Italia)
Ray Pinto, Direttore senior per la politica di trasformazione digitale di DigitalEurope (UE)
Guido Lobrano, Direttore Generale, Europe ITI (USA)
Atsuo Hirai, Senior Executive Vice President JEITA
Michel Combot, Direttore Esecutivo Numeum (Francia)
Julian David, CEO ustedUK (Regno Unito)
Angela Mondou, CEO Technation (Canada)
Moderatore: Mario De Pizzo, giornalista Rai – Tg1.
Firmata una joint declaration che evidenzia l’impegno delle associazioni del Tech7: sette le aree strategiche
Al termine dei due round table è stata firmata la joint declaration che evidenzia l’impegno delle associazioni del Tech7 verso la promozione di politiche e iniziative volte a favorire la crescita economica attraverso l’innovazione digitale.
Le raccomandazioni rivolte ai governi del G7 contenute nella dichiarazione congiunta si focalizzano su sette aree considerate strategiche:
1. Promozione della cooperazione internazionale: un impegno comune a rafforzare la collaborazione al fine di ottenere progressi significativi in settori cruciali come la transizione climatica, la sicurezza informatica e la gestione dei conflitti e a sviluppare policy comuni per affrontare le future sfide globali.
2. Investimenti nelle tecnologie emergenti: un impegno deciso a investire in tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, il 6G, le tecnologie quantistiche e le tecnologie per lo spazio, al fine di stimolare l’innovazione e favorire la crescita economica e mantenere alto il livello della competitività globale.
3. Riduzione del divario digitale e miglioramento delle competenze digitali: lo sforzo condiviso a colmare il divario digitale e a potenziare le competenze digitali della popolazione, garantendo, da un lato, che nessuno resti escluso nell’era digitale e, dall’altro, la disponibilità di competenze specialistiche per l’accesso al mondo del lavoro e per la competitività delle imprese.
4. Promozione della sicurezza informatica e della resilienza delle infrastrutture digitali: un impegno a promuovere la sicurezza delle informazioni e a garantire la resilienza delle infrastrutture critiche e la protezione dei dati contro minacce e attacchi.
5. Accelerazione della trasformazione digitale delle PMI e del settore pubblico: un impegno a facilitare e accelerare la trasformazione digitale delle piccole e medie imprese (PMI) e del settore pubblico, per migliorarne l’efficienza e la competitività.
6. Promozione di un commercio digitale aperto e responsabile e della libera circolazione dei dati: l’impegno a lavorare insieme per sostenere lo sviluppo di una governance a sostegno di un ambiente di commercio digitale aperto, inclusivo e responsabile, che favorisca la libera circolazione dei dati tra le nazioni nel rispetto dei principi di di trasparenza, equità e rispetto dei diritti.
7. Utilizzo delle tecnologie digitali per la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico: un impegno all’insegna della twin transition a utilizzare le tecnologie digitali come strumento chiave nella lotta al cambiamento climatico e per promuovere la sostenibilità ambientale.
Permettere a imprese, cittadini e istituzioni di cogliere le opportunità offerte dal digitale
Le associazioni del TECH7 esortano i governi dei paesi del G7 a prendere in considerazione le loro proposte e ad adottare un approccio collaborativo per costruire un futuro digitale migliore per tutti. “Siamo molto soddisfatti dell’incontro di oggi. L’Italia prende il testimone del Giappone per riaffermare la forte collaborazione tra le industrie digitali dei paesi del G7 e dell’UE, ma soprattutto per offrire la massima collaborazione ai governi in un presente e un futuro in cui il digitale sarà protagonista, come testimoniano le previsioni di Gartner le cui stime sulla spesa IT a livello mondiale dovrebbero ammontare a 5 mila miliardi di dollari nel 2024, con un aumento del 6,8% rispetto al 2023″, dichiara Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform.
Insieme, le associazioni del Tech7, vogliono promuovere azioni e strategie coordinate per affrontare le sfide e permettere a imprese, cittadini e istituzioni di cogliere le opportunità offerte dal digitale. Nei prossimi mesi e anni le tecnologie emergenti, tra cui l’intelligenza artificiale, ridefiniranno nuove traiettorie e modelli di sviluppo: ciò avverrà mentre il mondo vive un momento geopolitico complesso e in rapida evoluzione. Dalla sicurezza, alla riduzione delle disuguaglianze, fino alla sostenibilità: in ogni campo il digitale avrà un ruolo chiave. Il nostro auspicio è che la presidenza italiana, nel prossimo vertice di Borgo Egnazia, possa fare tesoro delle esperienze delle industrie tecnologiche per delineare un percorso condiviso per lo sviluppo del digitale e dell’innovazione tecnologica.
Marco Gay