Secondo le stime del Parlamento Europeo, l’intelligenza artificiale permetterà una crescita della produttività del lavoro compresa tra l’11% e il 37% entro il 2035. Il Governo italiano, con il “Programma strategico su Intelligenza Artificiale 2022-2024” , individua le imprese come specifico target su cui concentrare l’azione di applicazione dell’AI, quale strumento di traino per il mercato italiano nel settore digitale e del sistema Paese nel suo complesso.
Ecco quali incentivi sono disponibili per lo sviluppo di soluzioni legate alla transizione digitale e all’intelligenza artificiale.
Il Fondo per la Repubblica Digitale
Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato per accompagnare l’Italia verso la transizione digitale; il fondo è stato istituito con il decreto legge n. 152 del 6 novembre 2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 233 del 29 dicembre 2021. Si tratta di una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare).
In via sperimentale per cinque anni (fino al 2026) il Fondo stanzia un totale di 350 milioni di euro. Sarà alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. Il Fondo pone un forte accento sulla valutazione d’impatto dei progetti finanziati. La valutazione mira a individuare quei progetti che si dimostreranno più efficaci ed efficienti nell’accrescimento delle competenze digitali e nell’occupazione effettiva dei beneficiari.
La valutazione di impatto è affidata al Comitato scientifico indipendente.
Per maggiori informazioni fondorepubblicadigitale.it
Il bando “Digitale sociale“
La transizione digitale è un elemento cruciale per accelerare i processi di innovazione e consentire al mondo del non profit di raggiungere obiettivi sociali, migliorare l’efficienza e coinvolgere le comunità. L’investimento nella formazione e nello sviluppo di competenze digitali dei propri dipendenti, collaboratori e volontari risulta essere essenziale per consentire al settore di massimizzare il potenziale delle tecnologie digitali nel perseguire missioni e obiettivi sociali. Con l’obiettivo di sostenere progetti rivolti all’empowerment di conoscenze e competenze digitali di dipendenti, collaboratori stabili e volontari degli enti che operano in uno o più settori di interesse generale dell’economia sociale, il Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale ha pubblicato il bando “Digitale sociale”.
Il Fondo mette a disposizione 15 milioni di euro per sostenere progetti che mirano a rafforzare le competenze e conoscenze digitali delle persone che operano nel non profit attraverso la realizzazione di percorsi formativi e l’eventuale implementazione di una soluzione digitale per migliorare i processi interni o i servizi offerti alla collettività. Le proposte progettuali possono essere presentate da partenariati di almeno due soggetti. All’interno del partenariato dovranno essere presenti una rete formale o un gruppo di enti privati non profit che presentano un bisogno comune di empowerment delle competenze digitali dei propri dipendenti e/o collaboratori stabili, inclusi i volontari; un soggetto pubblico o privato non profit con comprovata esperienza nella realizzazione di progetti in ambito digitale, che contribuisca a costruire il percorso formativo più adatto alle esigenze manifestate e sia eventualmente in grado di sviluppare una soluzione digitale funzionale alle necessità degli enti.
Ogni progetto può essere sostenuto con un minimo di 500 mila euro e un massimo di 1 milione. Qualora si preveda lo sviluppo di una soluzione digitale è richiesta una quota di cofinanziamento pari ad almeno il 20%. Gli enti for profit possono essere coinvolti come fornitori per l’erogazione della formazione e/o l’implementazione della soluzione digitale per una quota massima del 25% del contributo di progetto.
C’è tempo fino al 19 luglio per partecipare attraverso il portale Re@dy www.portaleready.it.
Per tutti i dettagli relativi alla partecipazione al bando “Digitale sociale” si può consultare il sito fondorepubblicadigitale.it
Motore di ricerca dei bandi AI Opportunità di finanziamento – Repubblica Digitale
I bandi per l’AI in Italia
crescerAI di Google
Lo scorso maggio Google.org, ente filantropico dell’omonima società, ha lanciato il Social Innovation Fund on AI, un nuovo fondo che intende sostenere le organizzazioni non profit in Europa nello sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale che abbiano un impatto positivo sull’ecosistema imprenditoriale. Il fondo ha l’obiettivo di rendere disponibili a tutti i vantaggi dell’AI, incoraggiando soluzioni che verranno messe a disposizione e in modalità open source.
Dalla condivisione degli obiettivi strategici e operativi dell’Impresa Sociale e di Google.org, nasce il bando “crescerAI”, che invita soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore a presentare proposte progettuali per lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale destinate alle PMI del Made in Italy, incluse le imprese sociali, con una particolare attenzione alle imprese che si muovono in settori e contesti svantaggiati del Paese.
Il nuovo bando, sostenuto da Google.org, mette a disposizione 2 milioni e 200mila euro e miraa selezionare progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale di tipo open source destinate alle piccole e medie imprese del Made in Italy.
Con “crescerAI” si vogliono individuare progetti scalabili, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo di PMI e imprese sociali italiane.
Obiettivo del bando “crescerAI”
Le proposte progettuali devono prevedere azioni puntuali, funzionali allo sviluppo e all’implementazione di una soluzione basata su tecnologie di intelligenza artificiale, la cui adozione dovrà interessare le PMI con un ruolo chiave nella promozione del “Made in Italy”, incluse le imprese sociali, con una particolare attenzione alle imprese operanti in settori e contesti svantaggiati.
Grazie all’applicazione della soluzione di AI sviluppata, si prevede che i beneficiari finali dei progetti finanziati possano riscontrare vantaggi concreti quali, a titolo esemplificativo: abbattimento di tempi e costi di operazione nel proprio business, ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi, maggior resilienza finanziaria e minor impatto ambientale.
L’obiettivo ultimo del bando è individuare progetti “scalabili”, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo di PMI e imprese sociali italiane. A tal fine, verrà dato particolare risalto alle proposte che si rivolgono all’imprenditorialità localizzata in contesti svantaggiati del Paese, quali aree a basso reddito o caratterizzate da un alto tasso di vulnerabilità imprenditoriale, nonché in contesti emarginati e caratterizzati da una minore disponibilità di risorse.
I progetti valutati idonei verranno sostenuti in tutte le fasi per creare, promuovere, applicare e scalare soluzioni innovative di AI: le proposte potranno includere fasi preliminari di ricerca e sviluppo, test e applicazione sperimentale, implementazione e scale-up della soluzione proposta, prevedendo anche il coinvolgimento di imprese per l’apporto di know how specifico nel campo dell’AI.
Sono 90 le proposte arrivate in risposta al bando “crescerAI”. È già stata avviata la fase di valutazione. I progetti che accederanno all’ultima fase di selezione verranno valutati anche da un panel di esperti che include Vincenzo Ambriola (Direttore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa), Raffaella Cagliano (Direttrice del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano), Eleonora Faina (Direttrice Generale di Anitec-Assinform), Mario Nobile (Direttore Generale di AgID), Agostino Santoni (Vice Presidente di Confindustria con delega al Digitale).
“Innovazione di prodotto sostenibile e digitale”, bando nelle Marche
Nelle Marche il bando regionale “Innovazione di prodotto sostenibile e digitale”, dal valore di 28 milioni di euro, ha visto concludersi la fase della presentazione delle domande. Sono 627 i progetti presentati nei sette ambiti della strategia regionale per la specializzazione intelligente 2021-2027, per un totale di circa 160 milioni di euro di investimenti. Un risultato che l’Assessorato alle Attività produttive giudica soddisfacente; per essere competitivi sui mercati è necessario proporre prodotti e servizi innovativi che puntino alla digitalizzazione e alla sostenibilità.