Formazione

Come l’AI è utilizzata nell’attività di consulenza e formazione

Dalla gestione dei processi aziendali all’analisi dei dati di marketing e all’arricchimento delle esperienze di apprendimento. Ma è fondamentale trovare un equilibrio con lo sviluppo delle competenze umane per garantire risultati di qualità

Pubblicato il 04 Lug 2023

Maurizio Carmignani

Management Consultant, Trainer, Startup Advisor

Immagine generata con DALL-E

L’esplosione dell’intelligenza artificiale ha rivoluzionato il modo in cui le aziende operano e le persone interagiscono con la tecnologia, anche nella formazione aziendale (training o learning) e l’education.

Le applicazioni dell’AI nella formazione aziendale

L’utilizzo dell’AI nel lavoro di consulenza e formazione può essere suddiviso in tre ampie categorie:

  • Processi aziendali e produttività utili anche nella formazione

L’AI può automatizzare processi aziendali, migliorare la produttività e ottimizzare le operazioni quotidiane. Ad esempio, esistono strumenti di intelligenza artificiale che semplificano attività come il marketing operativo, la personalizzazione dei contenuti e l’analisi dei dati per prendere decisioni strategiche. Un esempio di tale strumento è Phrasee, un’applicazione che utilizza l’AI per creare e ottimizzare le campagne di e-mail marketing, migliorando l’engagement e i tassi di conversione.

  • Analisi e sviluppo di strategie di marketing per la comunicazione della formazione

L’AI offre un enorme potenziale per l’analisi dei dati di marketing, consentendo di individuare tendenze, esigenze emergenti e sviluppare strategie di marketing e comunicazione efficaci. Ad esempio, strumenti di analisi del sentiment basati sull’AI possono esaminare le opinioni degli utenti sui social media e fornire un’analisi approfondita dell’immagine di un titolo. Inoltre, algoritmi di apprendimento automatico possono analizzare grandi quantità di dati di mercato per identificare segmenti di clientela specifici e suggerire approcci di targeting più efficaci.

  • Creatività nella formazione

L’AI può essere un prezioso strumento per potenziare la creatività nelle attività di formazione. Ad esempio, gli strumenti di intelligenza artificiale possono generare contenuti interattivi e personalizzati per gli studenti, adattandosi alle loro esigenze e stili di apprendimento. Inoltre, la realtà virtuale e aumentata supportate dall’AI possono offrire esperienze di apprendimento immersive e coinvolgenti. Un esempio di applicazione pratica è ClassVR, una soluzione che combina l’AI con la realtà virtuale per creare scenari educativi interattivi.

AI formazione
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Come l’AI può influenzare il lavoro dei formatori

Negli ultimi tempi, gli strumenti di AI generativa si sono moltiplicati, aprendo nuove possibilità nel campo della formazione. L’adozione di queste tecnologie richiederà un equilibrio tra l’uso dell’AI generative e lo sviluppo di competenze critiche. Nonostante l’avvento di queste nuove tecnologie, è importante ricordare che la AI generativa non sostituirà la necessità di imparare a scrivere e a pensare in modo critico, ma cambierà il modo in cui lo facciamo.

L’AI generativa offre un potere di analisi e creazione di testo e immagini senza precedenti, ma come influenzerà il lavoro dei formatori? Gli studenti nelle scuole e nelle università stanno già utilizzando gli strumenti come ChatGPT per ottenere risposte e informazioni in modo immediato, sollevando la necessità di trasformare le modalità di insegnamento.

Nella formazione degli adulti, si cercano di adottare modelli di active learning o apprendimento attivo che si dimostra più efficace. Le organizzazioni hanno bisogno di ripensare e ridisegnare il modo in cui apprendono, si relazionano ed evolvono all’interno dei propri ecosistemi. Questo modifica sostanzialmente il perimetro, i progetti e le modalità in cui le persone integrano il loro sapere maneggiandolo e utilizzandolo concretamente. L’apprendimento si realizza concretamente mettendo insieme contenuti, informazioni, approfondimenti, contestualizzazione, memoria e azione individuale, memoria e azione di gruppo, dibattiti e conversazioni. Collegando tutto ciò al flusso di lavoro delle persone e non a iniziative temporalmente e contenutisticamente perimetrate.

Le tradizionali lezioni frontali tendono a promuovere un apprendimento passivo, ma il modello dell’active learning o apprendimento attivo si dimostra più efficace. Questo approccio coinvolge i discenti in attività di problem solving, lavoro di gruppo ed esercitazioni pratiche. Tuttavia, implementare l’apprendimento attivo richiede un grande sforzo da parte dei docenti nella creazione dei materiali e una preparazione adeguata degli studenti.

La flipped classroom

Una soluzione per integrare l’apprendimento attivo e passivo è la flipped classroom, che inverte il modello tradizionale di insegnamento. I discenti si preparano autonomamente sui nuovi concetti e applicano ciò che hanno appreso in aula attraverso attività collaborative e di problem solving. La flipped classroom richiede risorse significative per creare materiali di qualità. Qui entra in gioco l’AI generativa, semplificando la vita dei docenti e rendendo più interessante e attivo il lavoro di preparazione dei discenti. Questi strumenti consentono quindi ai docenti di fornire argomenti da sviluppare e domande chiave da esplorare autonomamente, interagendo con le applicazioni. Inoltre, potrebbero essere disponibili tutor virtuali che adattano il livello dei contenuti alle esigenze di ciascuno studente, facilitando l’apprendimento individuale.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel lavoro di formatore richiederà un equilibrio tra l’uso dell’AI generativa e lo sviluppo delle competenze umane. Gli strumenti di AI generativa semplificheranno la creazione di materiali didattici e faciliteranno l’apprendimento attivo degli studenti. È un cambiamento in atto che richiede esplorazione e linee guida da parte dei formatori per sfruttarne appieno le potenzialità nella formazione.

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L’Ai nella formazione, una tendenza in crescita

In generale non sorprende che la formazione con l’intelligenza artificiale stia diventando una tendenza in crescita nel settore dell’apprendimento e dello sviluppo aziendale. Sempre più aziende stanno integrando l’intelligenza artificiale nei loro programmi di formazione, poiché essa può spesso ridurre i tempi e i costi associati alla formazione, offrendo esperienze di apprendimento personalizzate in base alle competenze e alle esigenze individuali.

L’intelligenza artificiale può anche automatizzare i processi di valutazione, valutare le prestazioni dei discenti e fornire esperienze di formazione interattive e coinvolgenti. In modo simile, ChatGPT sfrutta questi processi creando un’interazione più intuitiva: gli utenti possono semplicemente chattare con l’AI come se fosse un’altra persona dall’altra parte dello schermo. In entrambi i casi, l’intelligenza artificiale (incluso ChatGPT) può essere un’importante risorsa per le organizzazioni nel campo della formazione e dell’apprendimento, se utilizzata correttamente e integrata come parte di un programma di formazione ben strutturato. L’AI può monitorare i progressi dei dipendenti, consentendo alle aziende di valutare l’efficacia dei loro programmi di apprendimento e sviluppo. Di conseguenza, sfruttando la tecnologia dell’AI, le organizzazioni possono creare esperienze di formazione più intelligenti e adattive, in grado di soddisfare meglio le esigenze dei loro dipendenti.

Conclusioni

L’intelligenza artificiale offre ampie opportunità per consulenti e formatori. Dalla gestione dei processi aziendali all’analisi dei dati di marketing e all’arricchimento delle esperienze di apprendimento, l’AI può migliorare la produttività e l’efficacia del lavoro. Sarà fondamentale trovare un equilibrio tra l’utilizzo dell’AI e lo sviluppo delle competenze umane per garantire risultati di qualità e una formazione significativa. Sfruttare al meglio gli strumenti di intelligenza artificiale disponibili può portare a un vantaggio competitivo significativo per consulenti e formatori.

L’AI può aiutare anche gli insegnanti e le istituzioni educative, ma non sostituirli completamente. Gli insegnanti rimangono essenziali per la guida e la supervisione degli studenti, utilizzando l’AI per personalizzare il percorso di apprendimento. Devono anche aggiornare costantemente le loro competenze per offrire un’istruzione sempre più efficace e personalizzata. L’AI offre un’opportunità per migliorare l’istruzione e renderla più accessibile, ma gli insegnanti rimangono insostituibili.

L’AI è sostanzialmente destinata a cambiare il settore della formazione e dell’apprendimento degli adulti, dove potrebbe essere utilizzata per personalizzare il learning journey e il singolo contenuto formativo, creare percorsi di carriera più efficaci e migliorare l’efficienza della formazione aziendale. L’AI potrà essere utilizzata per valutare i bisogni formativi collegati al percorso di apprendimento e di trasformazione, nel solco della strategia aziendale o degli obiettivi di ricollocamento, attraverso programmi personalizzati per soddisfare queste esigenze molto complesse. Molte piattaforme di formazione online utilizzano l’AI per monitorare le prestazioni degli studenti e fornire feedback personalizzati.

Inoltre, l’AI può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati e identificare tendenze che possono guidare lo sviluppo di nuovi programmi di formazione. L’accelerazione impressa dalla pandemia sul tema dello smart working e della digitalizzazione dei processi organizzativi, compresi quelli formativi, è stata impressionante. I processi digitali di formazione, sincrona o asincrona, sono una grande fonte di dati da cui l’AI può attingere per generare corsi e percorsi su misura sin dalle fasi di progettazione. Grazie al monitoraggio dei livelli di interazione e attenzione del discente si possono ottimizzare i contenuti per ottenere il massimo dell’efficacia formativa, riducendo i costi e migliorando le performance delle persone. L’AI non potrà sostituire completamente l’esperienza umana nell’insegnamento e nella formazione. Gli insegnanti, i formatori e i tutor rimarranno essenziali per fornire un supporto umano e personalizzato agli studenti.

Maurizio Carmignani è autore di What’s Next? Rivoluzioni industriali, intelligenza artificiale e futuro del lavoro

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