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iGenius “umanizza” la data intelligence grazie al cloud

La startup milanese si è rivolta a Google Cloud e a TIM Enterprise per la sua applicazione analitica basata su tecnologia NLP (Natural Language Processing)

Pubblicato il 06 Ott 2022

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Il cloud computing non è soltanto un modello di gestione IT alternativo all’approccio on-premise che permette di ottenere maggiore flessibilità, ma rappresenta un vero e proprio acceleratore di innovazione. In particolare, può essere una carta vincente per lo sviluppo e l’erogazione di applicazioni che sfruttano l’intelligenza artificiale abilitando nuovi modelli operativi e migliori opportunità di business.

In questa logica, il caso di iGenius, startup italiana che realizza soluzioni AI per semplificare l’intelligence dei dati, è emblematico.

La società infatti ha scelto Google Cloud per implementare e distribuire la sua tecnologia di augmented analytics, aderendo al programma “Digital Players e ISV” dedicato agli Independent Software Vendor promosso da Noovle – la società del Gruppo TIM specializzata nel cloud, che opera nell’ambito di TIM Enterprise – a supporto della trasformazione digitale.

TIM e Google Cloud infatti collaborano ufficialmente dal 2020 per offrire un ampio portafoglio di servizi sulla nuvola pubblica, privata e ibrida rivolto alle imprese italiane.

Nell’ambito della partnership con iGenius, TIM Enterprise ha contribuito alle attività strategiche di Go2Market del cliente grazie alla propria ampia rete commerciale; grazie, inoltre, ai data center localizzati sul territorio italiano e alle competenze specialistiche di Noovle, ha aiutato la startup nella definizione e nel deployment delle versioni demo della propria applicazione, dedicate ai settori verticali.

Avvalendosi delle soluzioni Google Cloud e delle competenze di Noovle, iGenius ha raggiunto importanti obiettivi di crescita aziendale, ottenendo vantaggi tecnologici in termini di sicurezza e scalabilità.

iGenius per “umanizzare” la data intelligence

iGenius nasce a Milano nel 2016 con l’obiettivo di “umanizzare” e democratizzare l’accesso ai dati aziendali perché siano disponibili anche agli utenti senza un background tecnico specifico.

«Negli ultimi vent’anni – dichiara Uljan Sharka, fondatore e Ceo della startup meneghina – la business intelligence si è focalizzata principalmente nell’abilitare i processi decisionali information-driven soltanto per le persone che conoscono la lingua dei dati, creando un grande gap con le altre funzioni. La nostra soluzione, basata su cloud e intelligenza artificiale, permette di colmare questo divario connettendo i vari applicativi di uso aziendale e implementando un sistema che permette alle persone di “dialogare” con i dati attraverso il linguaggio naturale».

Crystal, l’advisor virtuale per la data intelligence sviluppato da iGenius, permette infatti di effettuare ricerche e interrogazioni su qualsiasi set di informazioni, restituendo analisi dinamiche e risposte complesse. Può essere configurato a bordo di tutti i dispositivi, dal computer desktop allo smartphone, e garantisce interazioni semplici, in forma vocale o testuale, sfruttando le tecnologie NLP (Natural Language Processing). Dall’energia al retail, copre un ampio spettro di settori applicativi e casi d’uso.

Risolvere le sfide applicative grazie alle soluzioni in cloud

Lo sviluppo di applicazioni personalizzate basate su Crystal e declinate secondo le necessità dei clienti ha comportato numerose sfide per i professionisti di iGenius.

Innanzitutto, occorreva una piattaforma alla base che garantisse una flessibilità totale, nonché il dimensionamento automatico delle risorse in chiave DevOps. I dati raccolti dalle applicazioni aziendali e utilizzati per le attività analitiche di Crystal dovevano confluire in un ambiente sicuro e scalabile, garantendo integrazione e affidabilità. Bisognava infine ricorrere a una soluzione che permettesse di ridurre i costi di gestione infrastrutturale, fornendo un ambiente virtuale dedicato per ogni progetto del cliente finale.

iGenius è quindi riuscita a superare le criticità grazie all’utilizzo delle soluzioni Google Cloud. In particolare, le soluzioni sulla nuvola di Google hanno permesso al cliente di ottenere un maggiore livello di sicurezza per garantire l’affidabilità delle connessioni verso la fonte dei dati.

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BigQuery, il data warehouse di Google Cloud che consente di archiviare e recuperare grandi set di informazioni utilizzando un ambiente SQL e che rappresenta la struttura portante di molte soluzioni cloud per la Business Intelligence, ha permesso la memorizzazione intelligente nella cache dei dati non performanti.

Infine, Kubernetes, la piattaforma open-source per l’orchestrazione di carichi di lavoro e servizi containerizzati, è stato fondamentale per gestire e scalare l’architettura a microservizi del cliente.

La crescita del business basata sulla nuvola

Insomma, la flessibilità delle soluzioni cloud offerte da Google Cloud, unitamente al supporto e ai servizi di TIM Enterprise, ha permesso alla startup italiana di costruire una serie di applicazioni analitiche proprietarie, basate sulle tecnologie AI e NLP, con una forte attenzione all’utente finale. La nuvola ha rappresentato un fattore decisivo per ampliare la base clienti di iGenius, soprattutto verso il bacino delle Pmi. Grazie al cloud, infatti, basta un semplice collegamento ai sistemi aziendali per ottenere e aggregare le informazioni da analizzare, senza la necessità di sostenere importanti investimenti di integrazione.

«Siamo partiti dall’Italia – precisa Sharka – e oggi operiamo in quattro Paesi con un centinaio di persone. Google Cloud è stato un fattore abilitante per la crescita del business, perché ci ha permesso di focalizzare tutti gli sforzi nello sviluppo della nostra tecnologia potendo contare sulla stessa infrastruttura utilizzata da grandi aziende come Tim e Google. Così abbiamo potuto raggiungere i mercati internazionali ottenendo un reale vantaggio competitivo su tutte le variabili di successo di Crystal, dal pricing alla scalabilità fino alla sicurezza. Insieme a Noovle stiamo lavorando per portare la nostra tecnologia non solo alle grandi aziende, ma anche verso le piccole e medie imprese».

articolo in collaborazione con Tim 

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