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Edge computing e computer vision, un binomio di successo



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Un esempio è il caso del sistema di controllo degli ingressi per il museo di Capodimonte realizzato da Key2business – in collaborazione con il Consorzio Nazionale Servizi (CNS) – che consente di monitorare l’area del Bosco ai fini della sicurezza

Pubblicato il 28 nov 2023



Edge AI TinyML

L’Edge computing è la tecnologia legata all’intelligenza artificiale con maggiore potenziale di crescita nei prossimi anni. Lo dice la stessa Gartner che nel noto report HypeCycleAI lo posiziona tra le tecnologie che avranno un impatto reale nei prossimi due anni per aziende e organizzazioni (pubbliche e private).

Cos’è l’edge computing e come può essere impiegato

L’edge computing rappresenta l’opportunità offerta da dispositivi sempre più piccoli e poco costosi di eseguire modelli di intelligenza artificiale appositamente addestrati senza dover ricorrere all’invio di informazioni su server aziendali o cloud.

Tra le branche dell’intelligenza artificiale che più riescono a giovare di questo approccio c’è sicuramente la computer vision, per varie ragioni:

  • Privacy: elaborare i video “in loco” permette praticamente di azzerare i rischi di problematiche legate al trattamento dei dati personali.
  • Reazione “real time”: i device edge consentono una elaborazione e reazione “real-time” alle scene osservate.
  • Costi: un device edge ha un costo sia in termini di investimenti che di consumi elettrici estremamente ridotti.

Quali dispositivi per l’edge computing

I device più spesso impiegati nell’edge computing possono essere di due tipi e vengono scelti in base alla situazione specifica:

  • Progettazioni “ad-hoc” di device IOT che integrano una speciale scheda grafica (TPU) spesso progettate in modo personalizzato (un esempio è rappresentato da Coral, prodotte da Google o Jetset Nano da Nvidia).
  • Mini server “edge” che acquisiscono i dati dai circuiti di telecamere esistenti, ma che mantengono il privilegio di poter elaborare il dato sul posto senza la necessità di trasferire gli stream video via internet.

I dati elaborati (anonimi) possono essere inviati ai server aziendali, in cloud per le successive elaborazioni.

L’edge computing ha impieghi vastissimi e che promettono di diventare “disruptive”. Basti pensare che uno studio di IBM riporta, a seguito di una survey, che il 91% degli “Executive” intervistati implementerà soluzioni basate su edge nei prossimi 5 anni e il mercato potrebbe incrementare da 4 a 43 milioni di dollari in 8 anni.

I vantaggi dell’edge computing

Per le organizzazioni si tratta di posizionarsi come leader sfruttandone i vantaggi prima dei competitor. Sempre secondo lo studio IBM, l’edge può essere sfruttato per:

  • ridurre i costi operativi
  • migliorare i flussi operativi
  • migliorare la produttività
  • accelerare il decision making.

Analizzare real-time video e acquisire dati con altri tipi di sensoristica permette infatti di:

  • ottenere dati utili per monitorare gli spazi in termini di safety & security delle persone per potenziare la sorveglianza da parte degli organi preposti
  • verificare in modo continuo e continuativo lo stato di manutenzione di luoghi e infrastrutture
  • avere dati importantissimi per monitorare e migliorare l’efficacia di servizi (profilazione del pubblico, densità di affollamento su orari specifici), dati di presenza e altro.

Key2business: il caso del “Bosco del museo di Capodimonte”

Un esempio di come può essere impiegato l’edge computing è l’esperienza del museo di Capodimonte, realizzata da Key2business – in collaborazione con il Consorzio Nazionale Servizi (CNS) – che manifestava l’esigenza di poter monitorare l’area del Bosco del museo ai fini della sicurezza. Per l’organizzazione era importante poter monitorare gli ingressi; avere il dato “real-time” su una dashboard con statistiche di presenza, orari di ingresso e uscita, consente ora di ottimizzare i costi e l’organizzazione del servizio.

Le fasi del progetto hanno riguardato:

  • analisi dell’infrastruttura di videocamere esistente (utilizzata al completo),
  • installazione del sistema
  • attivazione della dashboard a disposizione del cliente per la fruizione del servizio.

Conclusioni

Ragionare in termini “data-driven” richiede l’attenzione ad avere i giusti dati per poter poi innescare processi di decisione basati su di essi: l’edge contribuisce a farlo in modo strutturato, economico ed efficace.

in collaborazione con Key2business

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