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L’AI generativa per sviluppare nuovi farmaci: partnership Moderna-IBM Quantum

Lo scopo della collaborazione è esplorare l’informatica quantistica per far progredire più velocemente la ricerca e la scienza sull’mRNA. L’azienda ha annunciato, lo scorso 11 aprile, di stare lavorando a nuovi vaccini contro il cancro

Pubblicato il 24 Apr 2023

AI Moderna vaccini cancro

IBM e Moderna, pioniere delle biotecnologie, hanno annunciato un accordo in base al quale Moderna esplorerà le tecnologie di nuova generazione, tra cui l’informatica quantistica e l’intelligenza artificiale, per far progredire e accelerare la ricerca e la scienza sull’mRNA.  Lo scorso 11 aprile, Modena aveva annunciato che entro il 2030 potremmo avere i primi vaccini personalizzati a mRna contro cancro, malattie cardiovascolari e autoimmuni.

Informatica quantistica per le scienze della vita

In base all’accordo, gli scienziati di Moderna intendono imparare da IBM come la tecnologia quantistica possa essere applicata ai problemi delle scienze della vita che i computer classici non possono risolvere. Moderna entrerà inoltre a far parte del programma IBM Quantum Accelerator e dell’IBM Quantum Network, consentendo ai ricercatori di accedere ai sistemi e alle competenze di calcolo quantistico.

“Sin dalla nostra nascita, abbiamo sempre cercato di essere all’avanguardia della tecnologia, sfruttando le innovazioni per offrire il massimo impatto possibile alle persone attraverso i farmaci a base di mRNA”, dichiara Stéphane Bancel, CEO di Moderna. “Con l’informatica quantistica puntiamo a progressi rivoluzionari, quindi stiamo investendo ora nella creazione di una forza lavoro pronta per l’informatica quantistica, per essere pienamente preparati a sfruttare la potenza di questa tecnologia”.

AI per ottimizzare la scoperta di vaccini contro il cancro a base di mRNA

Gli scienziati di Moderna e IBM utilizzeranno anche il foundation model MoLFormer AI di IBM per aiutare a comprendere le caratteristiche di potenziali farmaci a base di mRNA. Il caso d’uso iniziale di Moderna prevede l’esplorazione di nuovi modi per ottimizzare le nanoparticelle lipidiche. Queste incapsulano e proteggono i farmaci a base di mRNA che agiscono come istruzioni alle cellule per combattere le malattie mentre viaggiano all’interno del corpo (tra le quali il cancro).

“Moderna potrà sfruttare i nostri sforzi pluriennali di ricerca nell’AI generativa per le terapie, che possono consentire agli scienziati di comprendere meglio il comportamento delle molecole e facilitare la creazione di molecole completamente nuove”, dichiara Darío Gil, vicepresidente senior della ricerca IBM.

L’annuncio di Moderna: entro il 2030 vaccini personalizzati a mRna contro cancro, malattie cardiovascolari e autoimmuni

Dopo i vaccini anti-Covid, l’azienda sta lavorando a quelli contro il virus sinciziale e il melanoma, per entrambi i quali ha ottenuto dall’Fda americana la breaktrough therapy, ovvero la procedura accelerata di approvazione.

Secondo quanto riferito al Guardian da Paul Burton, direttore sanitario di Moderna, “l’azienda potrà offrire questi vaccini in appena cinque anni”. E quelli che arriveranno, spiega Burton “saranno molto efficaci, e potranno salvare centinaia di migliaia se non milioni di vite. Credo che saremo in grado di offrire vaccini personalizzati contro numerosi diversi tipi di tumore alla popolazione mondiale”.

Come funzionano i vaccini di Moderna contro il cancro

I vaccini a mRna funzioneranno in questo modo: come primo passo una biopsia sulle cellule tumorali identifica le mutazioni non presenti nelle cellule sane. Successivamente un algoritmo identifica quali mutazioni stanno determinando la crescita del tumore. Viene quindi creata una molecola di Rna messaggero (mRna) con le istruzioni per produrre gli antigeni che causeranno una risposta immunitaria. La mRna, una volta iniettata, si traduce in parti di proteine identiche a quelle presenti nelle cellule tumorali. Le cellule immunitarie li incontrano e distruggono le cellule tumorali che trasportano le stesse proteine.

Da qui si comprende l’enorme importanza che hanno, in queste ricerche, l’intelligenza artificiale generativa e la grande potenza di calcolo.

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