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Katherine, l’avatar made in Italy dotato di LLM che lavora con i medici



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Dai primi mesi del 2024 un virtual twin conversazionale, il primo del settore sanitario in grado di comprendere e comunicare il linguaggio medico, converserà con i pazienti del Massachusets General Hospital. Lo ha realizzato l’azienda italiana QuestIT

Pubblicato il 19 dic 2023



Katherine

Si chiama “Katherine” ed è un avatar conversazionale, il primo nel settore sanitario a essere dotato di Large Language Model verticale e quindi in grado di comprendere e parlare il linguaggio medico. Lo ha realizzato l’azienda italiana QuestIT e dai primi mesi del 2024 sarà a disposizione dei professionisti del Massachusets General Hospital per aiutarli, nell’ambito del programma Raising Healthy Hearts, a salvaguardare la salute cardiovascolare di bambini e adolescenti di età non superiore ai 18 anni da fattori rischiosi come l’ipertensione e il colesterolo alto.

“L’IA è il presente e sarà il futuro della medicina – afferma Oscar Benavidez, capo della Cardiologia pediatrica – Katherine ha un grande potenziale per essere un valido alleato nella lotta contro le malattie cardiovascolari, le quali, purtroppo, stanno diventando sempre più comuni anche nei giovani. Grazie a quest’innovazione all’avanguardia, orientata al question & answering, i professionisti in carne e ossa dell’ospedale e i pazienti saranno in grado di dialogare con lo stesso avatar. Grazie proprio al continuo confronto, l’assistente virtuale sarà capace di creare report accurati partendo da un semplice insieme di documenti e file e di estrarre dati e informazioni utili da cartelle cliniche esorbitanti”.

Katherine

Come Katherine può aiutare nell’ambito ospedaliero

In che modo questo avatar può essere utile all’interno di un contesto ospedaliero? Dal punto di vista prettamente operativo, il Massachusetts General Hospital inoltrerà una comunicazione via mail a un campione specifico di famiglie, in particolar modo, quelle con bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni, identificati attraverso ricerche e analisi pregresse, che hanno manifestato fattori di rischio per la salute del cuore, come ipertensione a riposo, colesterolo alto e problemi legati al sonno. Per affrontare queste situazioni delicate, le famiglie saranno invitate a compilare due questionari cliccando un link contenuto nell’email.

Una volta cliccato il collegamento, si aprirà una schermata user-friendly e Katherine guiderà i pazienti alla compilazione dei documenti in modo veloce e naturale.

Una volta ultimato il processo, i dati verranno raccolti e inoltrati a un team di professionisti composto da cardiologi, nutrizionisti e psicologi. Questi, in base alle necessità dei diretti interessati, elaboreranno terapie su misura utili a migliorare il benessere generale dei diretti interessati.

“L’IA italiana sta crescendo”

Il Ceo di QuestIt, Ernesto Di Iorio, commenta: “Velocità, immediatezza e precisione, questi sono i vantaggi correlati dall’inserimento di un digital human all’interno di un contesto operativo come quello sanitario. Katherine è l’esempio che l’IA italiana sta crescendo e, soprattutto, attirando l’attenzione delle più grandi potenze globali. Inoltre, grazie alla tecnologia di Large Language Model specializzato, l’avatar è in grado di gestire in autonomia le cartelle cliniche presenti nel sistema di archiviazione dell’ospedale e conversare in autonomia con pazienti e medici in maniera precisa ed efficace riducendo eventuali problemi legati alla privacy e al trattamento di dati personali che minano sempre più l’adozione di un’AI generativa generalista. L’intelligenza artificiale, quindi, come nel caso di Katherine, può essere un più che valido alleato, nella lotta contro malattie e virus”.

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