Intelligenza artificiale: avvicinarsi con metodo e con le adeguate tecnologie abilitatrici

Come sfruttare al meglio le potenzialità delle tecnologie esponenziali grazie ad hybrid cloud e ad approcci metodologici come quelli dell’IBM Garage. Intervista ad Alessandro La Volpe, Vice President Cloud and Cognitive, IBM Italia

Pubblicato il 06 Mag 2019

Alessandro La Volpe, Vice President Cloud and Cognitive, IBM Italia

L’intelligenza artificiale possiede il giusto potenziale per trasformare quasi tutto ciò che riguarda l’attività e i mercati cambiando definitivamente e drasticamente il modo di fare business (sia internamente sia verso il mercato). Ne è convinta la maggior parte dei C-Level aziendali che però ancora non sa come dislocare al meglio queste tecnologie emergenti in tutte le funzioni organizzative, non avendo ancora ben chiaro come poterle sfruttare per generare valore di business.

L’intelligenza artificiale, in linea di massima, si colloca all’interno delle aziende come passaggio evolutivo di progetti che hanno, almeno per ora, il cuore tecnologico in aree diverse come Big Data Analytics e Internet of Things.

Tra le realtà che tuttavia si stanno avvicinando all’intelligenza artificiale l’approccio prevalente è quello di affidarsi alle tecnologie “as a service”, sfruttando quindi il paradigma del cloud per poter accedere sia alle soluzioni di AI sia alle risorse necessarie per poter avviare un progetto (risorse IT, dallo storage all’infrastruttura fino al networking, ma anche e soprattutto risorse software e dati per alimentare i sistemi di intelligenza artificiale, soprattutto quando si tratta di sistemi di autoapprendimento che nella fase di learning necessitano di grandissime moli di dati).

Il modello cloud in assoluto più diffuso è quello ibrido: quasi tutte le aziende di grandi dimensioni hanno da tempo fatto evolvere i propri Data Center verso modelli tecnologici di cloud privato e vedono nel cloud pubblico la leva più forte per accedere con rapidità a tecnologie esponenziali ed emergenti, contenendo gli investimenti iniziali senza rinunciare alla sperimentazione progettuale.

Ne abbiamo parlato con Alessandro La Volpe, Vice President Cloud and Cognitive, IBM Italia, intervistato recentemente a margine di un incontro con alcuni CIO e Top Manager IT che AI4Business ha organizzato a Milano per presentare in anteprima i risultati di una indagine condotta da Digital360 Research, in collaborazione con IBM, per tracciare lo scenario evolutivo entro il quale si stanno muovendo oggi le grandi aziende italiane in ambito Artificial Intelligence.

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