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Gemini AI, che cos’è e cosa fa la nuova AI di Google



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Il nuovo modello si distingue dagli altri LLM attualmente disponibili per vari aspetti chiave, come la capacità di gestire qualsiasi tipo di dato o attività senza la necessità di modelli specializzati. Gemini ha le potenzialità per rivoluzionare i sistemi di AI, generando contenuti originali che superano i limiti del proprio set di formazione

Pubblicato il 17 nov 2023

Gioele Fierro

COO & Engineering Director Globsit



Gemini

Google entra nel competitivo settore dell’AI con Gemini, un Large Language Model multimodale che promette di surclassare in performance le AI concorrenti come GPT-4. Capace di elaborare dati eterogenei, Gemini AI mira a rivoluzionare definitivamente l’interazione uomo macchina.

Cos’è Gemini AI e come funziona

Con Gemini AI Google tenta un’avanzata strategica nel competitivo mondo dell’intelligenza artificiale conversazionale. Sviluppato dalla divisione DeepMind di Google, Gemini AI è stato progettato per essere un valido concorrente delle intelligenze artificiali conversazionali più note, come ad esempio il modello GPT-4 di OpenAI. Gemini è un Large Language Model (LLM) con capacità multimodali; quindi, sarà in grado di elaborare contemporaneamente dati eterogenei come testi e immagini, rendendo le interazioni più naturali e contestualmente pertinenti.

Le caratteristiche distintive di Google Gemini AI

Gemini AI si distingue dagli altri Large Language Model (LLM) attualmente disponibili, come GPT-4, per vari aspetti chiave. La capacità del modello di gestire qualsiasi tipo di dato o attività senza la necessità di modelli specializzati, ha le potenzialità per rivoluzionare i sistemi di intelligenza artificiale, generando contenuti originali che superano i limiti del proprio set di formazione. La nuova AI di Google potrebbe quindi offrire risposte “fuori script”, superando i vincoli tipici dei competitors, che restano ancorati agli schemi dei dati di formazione su cui vengono addestrati.

Per il training di Gemini AI, Google utilizza cluster hardware all’avanguardia basati su processori TPU v5, che orchestrano l’operato di 16.384 unità di elaborazione in simultanea. Questi supercomputer sono un elemento chiave nella capacità di Google di addestrare un modello di intelligenza artificiale multimodale di queste dimensioni.

Sundar Pichai, CEO di Google, durante la conferenza degli sviluppatori Google I/O 2023, ha sottolineato la natura ambiziosa di Gemini AI. Durante il suo speech di presentazione ha enfatizzato le possibilità offerte da un’architettura multimodale, ottenuta fondendo i punti di forza del sistema AlphaGo di DeepMind con le caratteristiche tipiche dei LLM di ultima generazione.

Tale approccio lascia presagire che Gemini AI possa superare le AI rivali in compiti che richiedono ragionamento avanzato e comprensione del linguaggio naturale. Jeffrey Dean, Chief scientist di Google, ha enfatizzato il ruolo di Pathways, l’infrastruttura AI di Google, per scalare l’addestramento su grandi dataset diversificati.

Dai dati al momento in nostro possesso sembra che Gemini AI potrebbe essere fino a 20 volte più performante di GPT4.

Gemini Google

I test riservati di Google Gemini: un’anteprima della potenza dell’AI

Google ha permesso a un numero limitato di aziende di testare una versione preliminare di Gemini​, e i primi risultati sono stati promettenti. Questa nuova intelligenza artificiale è stata descritta come significativamente più avanzata rispetto ad altre soluzioni esistenti, con risultati migliori sia nel ragionamento logico che nella generazione di testi e codice.

Demis Hassabis, CEO di DeepMind, ha indicato che il team di sviluppo di Gemini AI sta lavorando a nuove capacità di memorizzazione e pianificazione, fondamentali per compiti che richiedono ragionamento intricato. Il modello potrebbe anche utilizzare metodi elaborare blocchi completi di informazioni invece di singoli elementi, migliorando la coerenza fattuale e diminuendo il rischio di generare informazioni errate. Questo approccio si fonda sulle ricerche precedenti di DeepMind nei sistemi multimodali, come quelle sul sistema di annotazione delle immagini “Flamingo”.

Applicazioni pratiche di Gemini AI

Gemini AI, così come molti altri LLM, trovano applicazione in una molteplicità di settori, rivoluzionando l’industria con la sua capacità di elaborare e interpretare dati in modo innovativo. Se precisione e affidabilità saranno in linea con le aspettative, la nuova AI di Google sarà uno strumento prezioso per aziende e privati.

Per gli utenti individuali, Gemini può migliorare significativamente l’interazione con i servizi Google, rendendoli più intuitivi e personalizzati. Ad esempio, durante la composizione di un documento in Google Docs, Gemini potrebbe assistere nella scrittura del testo, suggerire immagini o diagrammi pertinenti, o fornire aiuto nella codifica, se necessario. Questa capacità di assistenza multimodale apre nuove possibilità per gli utenti nella loro vita quotidiana.

Per le aziende, Gemini può essere uno strumento potente per comprendere e coinvolgere il proprio pubblico. È in grado di fornire approfondimenti dettagliati analizzando le interazioni dei clienti attraverso tutti i media. Inoltre, può aiutare le aziende a comunicare più efficacemente, generando risposte contestualmente pertinenti che comprendono sia testo che grafica.

Anche nell’ambito dell’automazione dei processi le capacità multimodali di Gemini potranno fare la differenza. Integrare e interpretare dati da diverse fonti, come testo, immagini, e audio, permette di automatizzare compiti molto articolati come il controllo qualità o la gestione delle risorse umane. L’AI multimodale offre anche insight più profondi e significativi grazie alla sua capacità di analizzare all’interno dello stesso contesto qualsiasi tipo di dato.

Integrazione con gli strumenti e le API di Google

L’integrazione di Gemini con gli strumenti e le API di Google amplifica ulteriormente la sua applicabilità. È probabile che questo nuovo modello diventi sempre più integrato nell’ampia gamma di servizi e applicazioni di Google e di terze parti, rendendolo un elemento fondamentale nelle esperienze digitali degli utenti.

Nelle interviste ufficiali sul lancio di Gemini AI, uno degli aspetti più rimarcati è la sua capacità di “pensare” fuori dagli schemi dei dati di addestramento. Questo fattore potrebbe ridurre errori e allucinazioni, fornendo risultati più accurati. L’affidabilità sarà un fattore determinante per l’adozione di Gemini in contesti decisionali complessi. L’ampia applicabilità di Gemini AI spazia dall’assistenza sanitaria all’industria automobilistica, dall’analisi finanziaria all’ottimizzazione delle catene di fornitura. Ovunque ci sia la necessità di analizzare grandi quantità di dati e trarre conclusioni rapide e accurate, Gemini AI si pone come una soluzione efficace.

Gemini Google

L’importanza strategica del lancio di Gemini AI per Google

Il lancio di Gemini AI segnerà un punto di svolta per Google, con l’obiettivo di consolidare la sua posizione tra le big nell’innovazione tecnologica. Questa AI non solo permetterà a Google di avere uno strumento per contrastare i modelli dei competitors, ma aprirà anche nuove strade per future innovazioni di altri servizi.

Gemini è progettato con un forte accento sulla sicurezza e l’affidabilità, mirando a fornire risposte precise e affidabili che potrebbero cambiare il modo in cui interagiamo con la tecnologia AI​ e anche il modo in cui la consideriamo. Per aumentare la precisione nei contenuti generati, Gemini incorpora la funzione di fact-checking di Google Search e utilizza “episodic memory banks” per memorizzare e recuperare dati, consentendogli di costruire ed espandere la sua base di conoscenza man mano che apprende.

I possibili rischi e le precauzioni con Gemini AI

Nonostante i numerosi vantaggi, l’uso di Gemini AI non è esente da rischi. La questione della privacy dei dati, la sicurezza informatica e le implicazioni etiche dell’uso dell’AI sono temi cruciali. Google ha implementato misure rigorose per mitigare questi rischi, enfatizzando la responsabilità e la trasparenza nel suo utilizzo.

Il gigante di Mountain View sta anche collaborando attivamente con il governo degli Stati Uniti e con altri enti governativi nella redazione di una regolamentazione efficace. L’esigenza di avere un set di regole ben definite è sempre più impellente e molte delle possibili applicazioni dell’AI dipendono direttamente da un’infrastruttura legale adeguata alle nuove esigenze tecnologiche.

L’evoluzione di Gemini AI nel tempo

Guardando al futuro, Pichai immagina che Gemini AI evolva oltre uno strumento conversazionale. Lo vede come un passo verso la creazione di “incredibili assistenti personali universali” che potrebbero integrarsi senza problemi in vari aspetti della vita quotidiana, come viaggi, lavoro e intrattenimento. Questa visione si allinea con l’ambizione più ampia di Google di incorporare l’AI avanzata nelle esperienze quotidiane, rendendola parte indispensabile delle nostre interazioni online e offline​.

Gemini sarà la componente centrale dell’offerta AI di Google, e sarà molto probabile vederla integrata con molti dei suoi servizi mainstream. Con le sue capacità multimodali e i risultati promettenti dei test iniziali, conferma l’impegno di Google nel prendere parte attiva alla rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale.

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