Applicazioni

AI generativa, una soluzione al servizio del legal tech

L’ha realizzata Giuffrè Francis Lefebvre, brand italiano del gruppo multinazionale Lefebvre Sarrut. Si tratta di una soluzione ibrida, che integra il sistema di ricerca classico (Google) con la ricerca vettoriale, attraverso algoritmi di ultima generazione

Pubblicato il 03 Lug 2023

Maria de la O Martinez

Head of Innovation Lefebvre Sarrut

AI legale

L’intelligenza artificiale generativa è destinata a rivoluzionare tantissimi ambiti lavorativi, tra cui anche l’ambito legale, dove si maneggiano quotidianamente moltissimi documenti e dati da rielaborare. Già oggi l’AI offre importanti vantaggi nell’ottimizzazione ed efficientamento dei processi e aiuta i professionisti aumentando la capacità di leggere e comprendere migliaia di documenti normativi (come verbali di interrogatori, decreti, contratti, ordinanze, relazioni ecc.), elaborarli ed estrarre con rapidità e precisione le informazioni più rilevanti. In ambito legal tech, oggi in Europa è disponibile una soluzione che offre risposte generate dall’AI: si tratta di quella lanciata a marzo 2023 da Lefebvre Sarrut, leader europeo nel campo dell’informazione legale e fiscale, che ha integrato l’intelligenza artificiale generativa nelle proprie soluzioni di ricerca delle informazioni legali.

Le soluzioni tecnologiche in grado di creare da zero contenuti – che siano testi, immagini, audio e dati sintetici – e di dare così un vantaggio competitivo senza precedenti alle aziende o studi legali che cavalcheranno questa innovazione sono ancora poco diffuse. Tuttavia, per avere un risultato di qualità e creare contenuti che appaiano realizzati da un umano altamente specializzato, sono necessari due elementi: avere alla base informazioni complete, aggiornate e accuratamente verificate, e utilizzare software tecnologicamente avanzati in grado di fare selezioni “ragionate”, in linea con l’istruzione indicata. Autorevolezza delle fonti e avanguardia tecnologica sono dunque i due ingredienti fondamentali per sfruttare al meglio queste nuove opportunità.

La soluzione legal tech AI di Lefebvre Sarrut

La soluzione Legal tech di Lefebvre Sarrut è di natura ibrida, cioè integra il sistema di ricerca classico (quello di Google, per intendersi) con la ricerca vettoriale, attraverso algoritmi di ultima generazione. Infatti, rispetto ad altri modelli aperti, questo sistema è più sicuro sia dal punto di vista della tecnologia impiegata, offrendo una miglior comprensione semantica, sia per quanto riguarda l’utilizzo di informazioni e fonti la cui veridicità è garantita. Sfrutta algoritmi di ricerca avanzati, sviluppati collegandosi a OpenAI attraverso diverse API (GPT-4, GPT-3.5 e embeddings, insieme agli sviluppi proprietari di Lefebvre Sarrut).

In pratica, si digita la richiesta su una barra di ricerca che ricorda quella di Google, ma l’algoritmo innovativo è in grado di fornire un’unica risposta elaborata integrando più fonti, senza che l’utente debba fare un successivo lavoro di analisi e selezione. Quindi, questi algoritmi, che hanno capacità semantiche molto elevate, elaborano meticolosamente i contenuti editoriali verificati presenti nelle banche dati giuridiche NEO e di QMemento (il ricco database del gruppo), garantendo così l’autorevolezza e veridicità delle fonti.

L’Ai genera un dossier con approfondimenti, link e richiami alle fonti

Per poter utilizzare la soluzione AI di Lefebvre Sarrut è dunque sufficiente possedere un abbonamento a queste banche dati. Il contenuto prodotto dal software viene quindi armonizzato con modelli linguistici per garantire risultati precisi, di facile lettura e supportati da link alle fonti.

Infine, la risposta viene creata come un “dossier” contenente molti approfondimenti estremamente rilevanti sull’argomento richiesto e contenente anche link e richiami per verificare le fonti.

Le tecnologie generative hanno così permesso di sviluppare un nuovo livello di facilità e precisione nelle risposte che non era possibile con le tecnologie di ricerca esistenti. Con questo strumento, infatti, i professionisti legali possono risparmiare tempo prezioso, delegando alle macchine compiti operativi che altrimenti li assorbirebbero, e in questo modo sono liberi di concentrarsi maggiormente sul livello strategico del loro lavoro. Inoltre, la precisione del software unita alla completezza delle fonti consultate garantisce una maggior efficienza del risultato finale.

Al momento la soluzione di Lefebvre Sarrut è disponibile solo in Spagna, ma il Gruppo sta lavorando sia per implementare questa soluzione sia per espanderla in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera (Francia, Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo e Regno Unito), compresa l’Italia in cui è presente con il brand Giuffrè Francis Lefebvre.

Il mercato italiano del Legal tech

Secondo l’Italian Legal Tech Report 2022, il mercato legal tech, pur costituendo ancora una nicchia ben definita, sembra aver confermato le prospettive di crescita attese. Nel campione preso in esame, costituito da circa 85 realtà innovative suddivise tra progetti (52%), startup (37%), spinoff (6%) e scale up (5%), è emerso un sensibile slancio in avanti rispetto alla precedente indagine, con un giro d’affari raddoppiato nell’ultimo triennio e superiore ai 20 milioni di euro. Dato coerente con il livello di integrazione delle tecnologie digitali rilevato in Italia nell’ambito del monitoraggio DESI (Digital Economy and Society Index), che riassume gli indicatori sulle prestazioni digitali dell’Europa e tiene traccia dei progressi dei paesi dell’UE.

L’area di attività di maggior rilevanza risulta essere quella della “Legal Automation”, in forte crescita soprattutto dopo l’anno 2019, complici anche le esigenze emerse durante il periodo legato alla recente pandemia. Le società legal tech nate nell’ultimo triennio appartengono prevalentemente, in ordine decrescente, alle macrocategorie “Legal Management”, “Legal Platforms”, “Intellectual Property”, “Regulatory Technology” e “Data Protection”.

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