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Ocse: intelligenza artificiale come motore di crescita e innovazione



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L’AI come chiave per risvegliare la crescita della produttività e innescare un’accelerazione dell’innovazione. Ma la sua effettiva diffusione e il suo impatto complessivo sono ancora oggetto di discussione, in particolare con riferimento alle piccole e medie imprese e ai possibili effetti sul mercato del lavoro

Pubblicato il 6 mag 2024



Ocse

L’intelligenza artificiale detiene la chiave per risvegliare la crescita della produttività e innescare un’accelerazione dell’innovazione, nonostante le stime sull’impatto dell’AI sulla produttività siano ancora oggetto di notevole incertezza. Il numero di aziende che la stanno adottando è in rapida ascesa, sebbene la maggior parte di queste siano grandi imprese. L’effetto netto dell’AI sulla produttività complessiva dipenderà da numerosi fattori, tra cui il grado di diffusione delle nuove tecnologie o la loro concentrazione in poche aziende leader, e se l’AI sarà un potenziamento del lavoro piuttosto che una sostituzione. Le ultime previsioni dell’Ocse – “Economic Outlook” di maggio – indicano questa direzione: enormi potenzialità, ma risultati ancora indefiniti.

L’AI può stimolare la crescita

L’intelligenza artificiale ha il potenziale per stimolare la crescita e innescare un incremento dell’innovazione, tuttavia esiste ancora una certa incertezza sugli effetti reali. E sarà necessario affrontare gli effetti a catena sul mercato del lavoro. L’innovazione e l’applicazione dell’intelligenza artificiale nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni rappresentano uno strumento fondamentale per stimolare le economie, ma al momento non è possibile quantificarne l’impatto. Ciò che è certo è che le economie globali, nonostante uno scenario mondiale complesso, sono diventate resilienti – grazie anche all’innovazione tecnologica – e continuano a crescere nonostante le avversità. L’Europa (colpita direttamente dalla guerra, dalla crisi energetica e dall’aumento dei tassi di interesse) è la regione meno performante, mentre gli Stati Uniti e i Paesi emergenti bilanciano i nostri numeri deboli. In questo scenario, l’AI può risvegliare la crescita della produttività e dare un impulso all’innovazione digitale e verde, ma con elementi di incertezza sulle dimensioni di questo effetto moltiplicatore.

Da un lato, le iniziative innovative sono concentrate in alcuni Paesi – Israele, Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti, Cina ed Ue in quest’ordine e con Cina ed Ue sotto la media Ocse; dall’altro le imprese che utilizzano l’AI sono in forte espansione, ma sono principalmente quelle di grandi dimensioni, mentre le Pmi restano indietro. L’impatto complessivo dell’AI dipenderà essenzialmente da due fattori: il grado in cui le nuove tecnologie saranno diffuse o concentrate in poche grandi aziende di rilevanza globale e l’influenza dell’Ai sul lavoro delle persone, ovvero quanto lo potenzierà o lo sostituirà.

L’intelligenza artificiale concentrata nelle grandi aziende: difficile quantificare l’impatto economico

La crescita globale nel 2023 ha continuato a un ritmo annuale superiore al 3%, nonostante il freno imposto dalla stretta finanziaria e da altri fattori avversi, tra cui la guerra in Ucraina e il conflitto in evoluzione in Medio Oriente. La crescita del Pil globale è prevista al 3,1% nel 2024 e al 3,2% nel 2025, in linea con il +3,1% del 2023. L’innovazione è un motore fondamentale del progresso tecnologico e della crescita della produttività, soprattutto nelle economie basate sulla conoscenza. Le iniziative nazionali per l’innovazione riflettono sia il livello delle competenze nazionali nella ricerca e sviluppo (R&S) sia la capacità di adottare e adattare efficacemente idee e tecnologie sviluppate in altri paesi. Quest’ultima è particolarmente importante per le economie più piccole, dato che la maggior parte dell’attività di R&S e creazione di brevetti è concentrata in alcune grandi economie. Un parametro incerto è l’impatto dell’uso diffuso dell’intelligenza artificiale sulla crescita dell’innovazione e della produttività. L’uso dell’AI, secondo le stime della Bei, è notevolmente aumentato nelle aziende: circa un terzo delle imprese negli Stati Uniti e nell’UE lo utilizzano nel 2023. Ma si tratta principalmente di grandi imprese e questo potrebbe indicare che l’impatto dell’AI sarà significativo per le singole imprese che la utilizzano, ma non è chiaro se ciò si tradurrà in un effetto volano per l’intera economia.

Per l’Ocse, gli effetti a lungo termine di un uso diffuso dell’AI nella società rimangono indefinibili. Ciò che è certo è che l’intelligenza artificiale ha il potenziale per aumentare significativamente la produttività del lavoro, in particolare nello sviluppo software, nella redazione di testi di ogni livello, nella consulenza e nel servizio clienti. Il legame tra innovazione e transizione verde L’innovazione è anche un elemento fondamentale della transizione verde in quanto può ridurre i costi delle politiche di riduzione delle emissioni e dell’adozione delle nuove tecnologie. I rapidi progressi nelle tecnologie delle energie rinnovabili hanno contribuito a rendere le fonti green sempre più competitive in termini di costi rispetto ai combustibili fossili.

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