Marketing: utilizzare il machine learning per trovare nuovi clienti

I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di individuare con precisione il target di pubblico di una azienda, di registrarne il comportamento al fine di creare campagne di marketing più efficaci

Pubblicato il 10 Feb 2021

Michele Mereu

Growth Manager AppY Lab

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L’intelligenza artificiale sta conquistando sempre più importanza anche in settori non tradizionali. Le maggiori applicazioni a oggi sono sicuramente l’automazione di differenti processi industriali e il tracciamento di dati rilasciati dagli utenti, i primi utili a risparmiare tempo e soldi, i secondi soprattutto ai fini pubblicitari e di ottimizzazione di prodotti/servizi. In particolare, il machine learning si sta dimostrando uno strumento molto efficace per la strategia di marketing.

Come spesso succede quando una tecnologia dimostra estremo valore, diventa oggetto di attenzione da parte di chi si occupa di marketing. Perché l’AI può rivelarsi molto importante per connettere le aziende con il proprio target di pubblico e rafforzare la relazione con i propri clienti.

Use case: St. Jude Children’s Research Hospital

Il St. Jude Children’s Research Hospital è una struttura di ricerca e cura pediatrica incentrata sulle malattie dei bambini. Con un budget operativo che supera 1 milione di dollari, di cui un 80% dei fondi arriva da donatori privati, l’ospedale è a oggi tra le più grandi organizzazioni del settore.

Partiamo dalla loro comunicazione, il messaggio che St. Jude ritiene il più efficace è quello del condividere le storie dei propri pazienti attraverso lo storytelling di contenuti profondamente emotivi, grazie a questi video di lunga durata hanno un costo di acquisizione dimezzato in confronto agli altri video che promuovono.

Il St. Jude attraverso l’advertising cerca sempre nuovi donatori privati e li trova perché i propri contenuti emotivi incoraggiano le persone ad attivarsi. Proprio per questo hanno deciso di implementare una strategia di marketing con il machine learning analizzando i propri dati storici riguardanti i donatori del St. Jude. Il machine learning è diventato uno strumento per potenziare l’advertising e raggiungere attraverso gli annunci un pubblico più ampio etrovare quindi su YouTube e dalla ricerca Google le persone che hanno maggiori probabilità di donare.

L’obiettivo del marketing era quello di raggiungere un nuovo pubblico, più giovane. Entrando nello specifico, al St. Jude Hospital hanno utilizzato il machine learning per creare un modello in cui l’offerta sul costo per acquisizione del target veniva automatizzata per ottimizzare il processo di offerta dell’asta pubblicitaria.

Questo ha portato a un 25% di nuovi donatori direttamente dagli ads inseriti su Youtube. Insieme ai racconti tramite video che descrivevano con grande emotività le storie dei pazienti e il machine learning per ottimizzare la conversione, hanno raggiunto il loro obiettivo di marketing.

L’intelligenza artificiale per l’e-commerce

Questa probabilmente è un’implementazione del machine learning più diffusa e conosciuta, in particolare dagli e-commerce.

L’intelligenza artificiale è uno strumento decisamente potente. Ultimamente anche i ristoranti e i servizi di delivery hanno implementato nelle loro piattaforme sistemi di machine learning, per consigliare agli utenti offerte speciali e piatti basati sui loro comportamenti e sui precedenti acquisti.

Questi modelli hanno una potenzialità sempre più crescente, soprattutto ora che gli acquisti online sono in crescita.

Ancora oggi in Italia è possibile trovare e-commerce che non hanno adottato questi sistemi e offrono un’esperienza utente ormai superata. Quando accediamo a un e-commerce come Amazon abbiamo tutta una serie di consigli basati sui nostri acquisti precedenti e sulle nostre ricerche: questo è il futuro e le aziende di e-commerce, per crescere, devono innovarsi anche da questo punto di vista.

Ottimizzare le strategie di advertising con il machine learning

Grazie all’intelligenza artificiale è possibile identificare pubblici lookalike, quindi simili al pubblico di riferimento. Attraverso l’analisi del pubblico, si possono definire le caratteristiche tipo che istruiscono la “macchina” e che permetteranno quindi di individuare il pubblico.

Una volta individuati i lookalike il resto del lavoro sarà fatto dalle campagne di advertising, che targetizzeranno direttamente e entreranno nel funnel come successo in precedenza con il pubblico.

Un altro potente strumento è quello della tecnologia delle chatbot, sempre più intelligenti e in grado di “lavorare” online per 24 ore su 7 giorni. Le chatbot rispondono ai clienti, tracciano gli ordini e possono inviare notifiche agli utenti con gli ultimi aggiornamenti.

Grazie all’intelligenza artificiale, le chatbot possono offrire un’esperienza sempre più personalizzata e differenziante, diventando un customer care ideale per i clienti.

Conclusioni

In una economia che cambia velocemente, diventa imperativo per le piccole e medie imprese innovarsi per evitare di essere schiacciate dai colossi. Le implementazioni con l’intelligenza artificiale sono sempre più alla portata di tutte le aziende e rappresentano un investimento che permette di differenziarsi e ottimizzare il processo di vendita.

L’acquisizione di nuovi clienti passa sempre di più per il canale digitale; lo studio stesso dei clienti diventa un’arma formidabile per imparare come fidelizzarli facendo vivere loro la miglior esperienza utente.

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