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Hi-tech: persi 34.000 posti di lavoro nel 2024



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Le aziende tecnologiche hanno tagliato gli organici per ristrutturare le proprie forze lavoro e investire in settori emergenti come l’intelligenza artificiale generativa. Colossi come Microsoft, Snap, eBay e PayPal stanno riallocando le risorse per investire in nuovi settori e mantenere un costante controllo dei costi

Pubblicato il 12 feb 2024



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In questi primi mesi del 2024, le aziende tecnologiche hanno eliminato 34.000 posti di lavoro, ristrutturando le proprie forze lavoro per investire in nuovi settori come l‘intelligenza artificiale generativa, considerata il motore della prossima fase di crescita. Giganti del settore come Microsoft, Snap, eBay e PayPal hanno ciascuno tagliato centinaia o migliaia di ruoli dall’inizio dell’anno, secondo quanto riportato dal Financial Times, il quale a suo volta cita il sito Layoffs.fyi che monitora la rotazione nel settore tecnologico. Quest’anno circa 138 aziende tech hanno ridotto il personale. Nonostante ciò, i dati mostrano una diminuzione rispetto all’inizio del 2023 quando gruppi Big Tech, tra cui Meta, Amazon e Microsoft, avevano eliminato ruoli a seguito di un periodo esuberante di sovrainvestimento durante la pandemia. Nel complesso, nel 2023 sono stati tagliati 263.000 posti di lavoro nel settore tecnologico. Gli analisti sostengono che l’ultima ondata di licenziamenti evidenzia come le aziende stiano riallocando le proprie risorse per investire in nuovi settori come l’intelligenza artificiale generativa, mantenendo al contempo un focus costante sulla disciplina dei costi.

La riduzione del personale dovuta anche a un sovradimensionamento avvenuto durante la pandemia

Le aziende stanno rivalutando le aree prioritarie per gli investimenti e riducendo i posti in divisioni costose ma non fondamentali. Tra queste spiccano Amazon con la sua piattaforma di streaming video Twitch che ha eliminato centinaia di posti quest’anno e Spotify che ha annunciato piani per bilanciare efficienza e investimenti. L’ampia riduzione dei costi dell’anno scorso è avvenuta a seguito della constatazione che il passaggio a stili di vita più digitali non era durato oltre la pandemia, un periodo in cui le aziende tecnologiche avevano assunto massicciamente.

L’inizio dell’anno, quando le aziende delineano i loro piani per i prossimi 12 mesi, è spesso un periodo di tagli occupazionali sproporzionati. Tuttavia, le perdite di quest’anno sembrano più strategiche che stagionali: il 2022 e il 2023 hanno visto l'”adeguamento” delle forze lavoro post-pandemia, ma i tagli nel 2024 sono arrivati insieme a “assunzioni attive”.

Meta, ad esempio, ha eliminato più di 20.000 posti di lavoro dal tardo 2022 – mentre gli investitori lamentavano i miliardi di dollari investiti nella costruzione del “metaverso” – e ha dichiarato che l’aumento netto del personale per l’anno sarebbe stato “minimo”, anche se avrebbe fatto “investimenti significativi” nell’intelligenza artificiale generativa.

Anche SAP, azienda di software per le imprese, ha annunciato una “trasformazione aziendale” a gennaio che includerà l’eliminazione di circa 8.000 posti di lavoro mentre l’azienda aumenta il suo focus sull’intelligenza artificiale.

Infine Snap, società di messaggistica fotografica, ha annunciato questo mese che taglierà un decimo della sua forza lavoro globale mentre lotta per riprendersi da una flessione nella pubblicità digitale. Tuttavia, il caso di Snap risponde a una “crisi esistenziale sulla loro sopravvivenza nei prossimi due anni”, ha detto Keum. “Quando parliamo di Amazon, Meta, Google, stiamo parlando di un tipo molto diverso di licenziamenti”.

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