Fabbriche Vetrina

“Fabbriche Vetrina”: Confindustria espone i casi di successo di industria 4.0

Il progetto prende spunto da “I 100 luoghi di industria 4.0”, altro progetto di Confindustria Veneto, e nasce con il supporto dei Digitali Innovation Hub. Coinvolte oltre 60 aziende a livello nazionale

Pubblicato il 21 Lug 2023

La mappa dei Digital Innovation Hub in Italia

I “100 luoghi di Industria 4.0 e della sostenibilità” è un progetto di Confindustria Veneto nato con l’intento di mappare le imprese in cui “toccare con mano” esempi concreti di applicazioni sostenibili e 4.0. L’iniziativa è stata presentata a Confindustria e ai Digital Innovation Hub (DIH), che ne hanno colto la validità e hanno deciso di estenderlo a tutte le imprese sul territorio. Così nel 2019 è nato il progetto “Fabbriche Vetrina”.

Il progetto è nato con l’obiettivo di rendere il Veneto un “laboratorio di innovazione per lo sviluppo del Paese”, puntando a creare sul territorio un ecosistema favorevole all’insediamento, alla crescita e allo sviluppo di imprese digitali e sostenibili.

Si è così creata una rete di “living lab” che favoriscono positivi processi di emulazione e networking e, grazie al fatto che le applicazioni sui processi sono trasversali e possono essere mutuate da diversi settori, si è ottenuto un effetto moltiplicativo.

Fabbriche Vetrina

Oltre 60 aziende a livello nazionale hanno aderito al progetto

Con il supporto dei DIH hanno aderito imprese distribuite in diverse regioni; al momento sono coinvolte oltre 60 aziende a livello nazionale e l’obiettivo è ampliare ulteriormente, includendo tutte le aziende che intendano candidarsi a essere luogo d’innovazione e trovare così posto all’interno della mappa interattiva delle imprese 4.0.

Sul sito preparatialfuturo.confindustria.it/fabbriche-vetrina, le aziende sono geolocalizzate e classificate in base alla tecnologia sviluppata e al settore di appartenenza. Per ciascuna azienda attraverso testi, foto e video, è possibile ottenere tutte le informazioni utili per chi voglia comprendere come mutuare queste esperienze e avviare un percorso 4.0.

Gianluigi Viscardi, Coordinatore della rete dei DIH di Confindustria: “Abbiamo immediatamente capito il valore e le potenzialità delle Fabbriche vetrina ai fini della sensibilizzazione delle PMI rispetto ai temi dell’innovazione digitale. Per questo i Digital Innovation Hub hanno deciso di trasformare l’iniziativa del Veneto in un progetto di livello nazionale, individuando Fabbriche vetrina su tutto il territorio nazionale. Le PMI hanno apprezzato moltissimo gli incontri organizzati e siamo convinti dell’importanza di estendere ulteriormente il progetto per proseguire la nostra azione di coinvolgimento e formazione. Sono ancora tante le imprese da stimolare e orientare verso nuovi modelli produttivi e per i DIH c’è tanto lavoro da fare”.

Logo Digital Innovation Hub

Con le Fabbriche Vetrina è stato realizzato un roadshow – con 5 tappe in presenza e 10 webinar – grazie al quale circa 1.300 utenti hanno potuto visitare 15 aziende. Gli eventi sono stati registrati e sono disponibili sul canale YouTube di Confindustria Veneto SIAV.

Playlist: 100 Luoghi di Industria 4.0 e della sostenibilità

Video “100 luoghi di Industria 4.0 e della sostenibilità”

AI4business pubblicherà sotto l’etichetta “Fabbriche Vetrina” visite virtuali di alcune delle fabbriche del progetto.

“Fabbriche Vetrina”, il contesto economico-politico

Va evidenziato che le diverse misure adottate a sostegno della Transizione Digitale hanno fatto riscontrare (in particolare con il Piano Calenda) un reale e significativo incremento degli investimenti in macchinari 4.0, ma che vi sia ancora molta strada da percorrere per la creazione di un reale ecosistema costituito da Digital Innovation Hub, Competence Center, Centri di ricerca.

Come emerge dai circa 2000 audit effettuati dalla rete dei DIH di Confindustria, sono ancora molte le aziende che si trovano “a metà del guado” nel percorso che porta alla servitizzazione dei processi.

Va comunque evidenziato che ormai per tutte le aziende la twin transition costituisce una assoluta priorità strategica. Tuttavia, l’utilizzo delle tecnologie 4.0 e l’opportunità di sfruttare le potenzialità connesse a Industria 4.0 non è sempre immediata, in particolare per le Pmi. L’aver rinnovato la propria dotazione di macchine e impianti, grazie soprattutto alle agevolazioni del Piano nazionale, costituisce solo il primo passo verso la digitalizzazione e c’è ancora tanto lavoro da fare per realizzare una completa trasformazione. Restano infatti ampi spazi su cui intervenire.

Difficoltà e opportunità della transizione digitale nell’industria

Ad esempio, un passaggio da affrontare è quello del collegamento tra impianti nuovi e “intelligenti” e il resto dei macchinari aziendali, anche al fine di attivare processi di manutenzione predittiva. E ancora, il collegamento tra i macchinari e i sistemi gestionali delle aziende, che presentano rigidità che spesso ostacolano una lettura e analisi automatica dei dati e delle informazioni. Per tutte le aziende è necessaria una profonda riflessione sull’utilizzo di questa mole crescente di informazioni: come debbono essere organizzati i dati per consentire alle aziende di disporre di un cruscotto sempre più preciso di indicatori.

Maurizio Marchesini, vicepresidente Confindustria: “La chiave per accelerare l’innovazione delle PMI e l’avvio di investimenti per la trasformazione digitale è far vedere come altre PMI hanno realizzato questa trasformazione, con quali tecnologie e per quali finalità. Si tratta di “contaminazione”, di diffusione della conoscenza attraverso l’esperienza diretta e la possibilità di vedere esempi concreti di progetti 4.0. Le Fabbriche Vetrina, essendo imprese innovative ma ancora in un percorso di crescita, svolgono esattamente questo ruolo per le PMI, parlano lo stesso linguaggio e a conferma del fatto che questa formula è efficace, i tanti incontri organizzati sul territorio hanno visto sempre un’ampia partecipazione di imprese”

“Una trasformazione che cambia i processi, le produzioni, le organizzazioni e soprattutto il modo di pensare e di approcciare la produzione”

C’è poi il cambiamento di business che il 4.0 può consentire. Si parla di servitizzazione: non si vende più il prodotto ma il servizio e la disponibilità di una grande mole di dati consente di calcolare con precisione il costo del servizio stesso.

Ma si può andare anche oltre i confini della singola azienda e occuparsi dell’importante quanto complesso collegamento tra aziende all’interno della supply chain. La frammentazione del nostro sistema produttivo con tante aziende di piccole dimensioni rende più complessa e lenta l’adozione di modelli produttivi innovativi e digitalizzati, ma un ruolo importante può essere svolto dal capo filiera che è in grado di stimolare le imprese della catena di fornitura a condividere standard operativi e a stimolare i processi di innovazione lungo tutta la filiera.

Enrico Carraro

Enrico Carraro, Presidente Confindustria Veneto: “La trasformazione digitale e sostenibile è una sfida complessa, che richiede un grande impegno per le imprese in termini di progettazione e realizzazione degli investimenti e di acquisizione delle competenze. Una trasformazione che cambia i processi, le produzioni, le organizzazioni e soprattutto il modo di pensare e di approcciare la produzione. Una vera trasformazione del dna produttivo. Per questo, come Confindustria Veneto ci stiamo impegnando, con la collaborazione di tutte le Territoriali, per sviluppare gli strumenti più utili a sensibilizzare e diffondere la conoscenza delle opportunità che il 4.0 può offrire. Il Progetto ‘I 100 luoghi di Industria 4.0 e della sostenibilità nasce dal basso, dal territorio, un immenso living lab, fatto delle tantissime PMI venete, che costituisce la nostra grande ricchezza. Il valore del progetto è anche quello di favorire la collaborazione e il networking tra le aziende, che per partecipare devono rendersi disponibili a aprire le porte ad altri imprenditori e stakeholder”.

AI4business pubblicherà sotto l’etichetta “Fabbriche Vetrina” visite virtuali di alcune delle fabbriche del progetto.

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