Con le reti AI-driven diminuiscono i costi, aumenta la flessibilità

Per poter trarre vantaggio dall’AI occorre decidere come migrare i servizi di rete dagli apparati legacy locali e adottare una piattaforma cloud, con adeguata potenza di calcolo, resilienza e agilità necessaria per rispondere alle nuove richieste

Pubblicato il 30 Set 2020

Jamie Pitchford

Senior Business Development Leader, European Markets, Juniper Networks

SAP Ai generativa

La grande domanda di risorse di rete sta aggiungendo un livello di complessità e di costi alla gestione delle reti. Per molti ciò rappresenta un problema, ma in effetti dovrebbe essere un’ottima opportunità di trasformazione. La realtà è che il vecchio modo reattivo di gestione manuale delle reti non è più sostenibile. Nessun responsabile IT desidera aggiungere complessità alle operazioni di rete, per cui adottare tecnologie moderne per guadagnare agilità, ridurre la complessità e intraprendere un importante passo in direzione delle reti capaci di autogestirsi e autoripararsi è un passaggio che tutti dovremmo compiere. Molteplici innovazioni, come l’intelligenza artificiale, che rendono possibile la trasformazione della rete stanno diventando la nuova normalità. Ma quali sono queste innovazioni e quali i benefici che ne derivano? Prima di esaminare i  i vantaggi delle reti AI-driven, elenchiamo le criticità.

Ridurre complessità e costi. In conseguenza alla crescita della domanda di risorse e del fatto che la rete sia diventata un aspetto critico nel definire la nostra capacità di comunicare e fare business, la soluzione è stata finora trovata nell’aggiunta di nuovi servizi. Con il tempo, abbiamo così creato sistemi complessi e costosi, la cui gestione richiede conoscenze specialistiche e i cui costi crescono senza controllo.

Agilità e flessibilità. Le reti legacy sono disegnate sulla base di un’architettura “one size fits all” e girano su sistemi operativi monolitici con poco spazio di risposta a una domanda in continua evoluzione. La necessità di una distribuzione dinamica dei servizi comporta un nuovo approccio che può avere luogo solo con il cambiamento.

Esperienza di qualità. Un problema delle reti legacy e degli strumenti usati per configurarle e gestirle è l’incapacità di misurare l’esperienza utente. I tool di vecchia generazione non dispongono di strumenti di monitoraggio e di enforcement capaci di garantire l’esperienza di connettività. Possiamo dire che un utente o un dispositivo è connesso, ma “connesso non significa necessariamente un’esperienza di qualità”. Che si tratti di shopping online, di erogazione di lezioni online, di transazioni azionarie o di attività di business, l’esperienza di connettività dell’utente e del dispositivo è fondamentale per acquisire e mantenere vantaggio competitivo, fedeltà e fiducia.

Disponibilità del servizio. Nel nuovo mondo connesso, pretendiamo un accesso alle risorse 7x24x365, esattamente come succede con servizi come luce e gas. La nuova normalità è un mondo senza confini in cui importanti flussi di business possono essere distribuiti tra diversi continenti e team virtuali collaborano all’interno di un’economia autenticamente globale. Un mondo senza confini in cui la domanda di portabilità illimitata e di servizi aziendali si è estesa alle abitazioni. La presenza assoluta e la disponibilità garantita del servizio è l’unico modo per anticipare la domanda e soddisfare le comunità connesse.

Intelligence data-driven. A causa della richiesta di fare di più con meno risorse, i professionisti della gestione di rete sanno bene che è giunto il momento di cambiare per essere un passo avanti, limitando allo stesso tempo il carico di lavoro gestionale. È un problema che affligge tutti i manager IT e la risposta si trova nella rete stessa. Qualunque architettura si scelga di implementare, deve avere la capacità di raccogliere dati dalla rete per fornire informazioni in grado di favorire la semplificazione e l’automazione dei processi di rete. Ciò significa godere di benefici come il deployment zero touch di nuovi siti senza rischio di errori umani, la correlazione automatizzata, la rapidità nell’individuazione dei problemi e la riduzione dei tempi di riparazione.

Interoperabilità e architettura aperta. Il ritorno dell’investimento e la generazione di risultati per gli stakeholder normalmente richiede l’integrazione di sistemi e processi completi. La visibilità oltre i confini della rete per ricavare insight e migliorare la comprensione di questi processi end to end diviene prioritaria in fase di pianificazione per semplificare le operazioni e ridurre i costi attraverso l’efficienza e l’automazione dei processi.

È facile vedere come le sfide per gli stakeholder IT sono molte e in aumento secondo una traiettoria che inevitabilmente si concluderà con la richiesta di qualche forma di trasformazione della rete. Elemento comune nella definizione di qualsiasi strategia di trasformazione della rete è la necessità di abbracciare l’innovazione tecnologica. Le nuove tecnologie come i microservizi, l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’automazione stanno diventando componenti chiave dell’evoluzione della roadmap di tutti i fornitori di networking.

Partiamo dal tema più caldo, l’intelligenza artificiale. L’AI si prevede che cambierà le regole del gioco, in virtù del valore che offre agli stakeholder IT. Per poter trarre vantaggio dall’AI dobbiamo in primo luogo decidere come migrare i servizi di rete dagli apparati legacy locali e adottare una piattaforma cloud che permetta di soddisfare i bisogni di AI su scala illimitata, con adeguata potenza di calcolo, resilienza e l’agilità necessaria per rispondere alle nuove richieste. Senza dubbio, il futuro delle operazioni di rete comporterà l’utilizzo di piattaforme Microservice Cloud.

La domanda quindi è: cosa possono fare queste innovazioni tecnologiche e qual è il ruolo dell’intelligenza artificiale nella delivery di servizi IT?

I vantaggi delle reti AI-driven

Ridurre complessità e costi. AI e machine learning aprono la porta a un nuovo livello di insight e intelligenza permettendo di iniziare il tragitto verso una nuova generazione di reti capaci di autogestirsi e autoripararsi. Che si tratti di identificare e rimediare le anomalie della rete, garantire il livello di esperienza del cliente o semplificare il deployment mediante ZTD, l’AI rappresenta l’abilitatore che ridurrà complessità e costi operativi.

Agilità e flessibilità. I termini ‘dinamica’ e ‘on demand’ sono i più usati per definire i requisiti delle reti di oggi. Data la proliferazione di dispositivi mobili e la semplicità di adozione di applicazioni cloud, le aziende richiedono un livello di agilità e flessibilità impossibile da ottenere con le reti fisse. Ciò che è accaduto nel marzo 2020, il lockdown,  costituisce l’esempio migliore del bisogno di agilità e flessibilità nella delivery delle risorse di rete. Dall’oggi al domani siamo passati dal lavoro in ufficio al lavoro da remoto. I responsabili di rete hanno fatto i salti mortali per potenziare e rendere sicuri i sistemi per garantire la continuità del business secondo le nuove modalità. Una moderna architettura di microservizi cloud con servizi subscriber centralizzati si sarebbe adattata alla nuova situazione semplicemente e dinamicamente permettendo una delivery su larga scala senza impatto sul business.

Esperienza di qualità. Quando l’esperienza utente è una misura chiave del successo e può esercitare un impatto, positivo o negativo, sulle operazioni, per quale motivo consideriamo ‘l’essere connesso’ come misura accettabile? Le moderne architetture cloud che rendono possibile l’uso di intelligenza artificiale e machine learning ci offrono un nuovo livello di informazioni sul cliente che permette agli operatori di rete di costruire esperienze di connettività su misura. Questa è una tecnologia rivoluzionaria per i service provider che possono ora riallineare i tradizionali service level agreement a una più moderna service level experience.

Disponibilità del servizio. La domanda di accesso alle risorse di rete sempre, ovunque e con qualsiasi dispositivo richiederà un’architettura in grado di supportare una reale operatività non stop. Per quanto siano state costruite con alti livelli di ridondanza e resilienza, molte delle recenti infrastrutture di connettività continuano a richiedere la periodica installazione di patch e aggiornamenti del sistema operativo, il che in genere ha conseguenze sulla disponibilità del servizio. In molti casi, laddove le operazioni di rete sono un abilitatore di business primario, non è raro che patch e aggiornamenti del sistema operativo siano testati in laboratorio prima dell’implementazione e dell’adozione. Le moderne architetture basate su microservizi cloud risolvono i problemi delle architetture legacy in modo che patch e aggiornamenti, se non espressamente richiesto, sono implementati nel cloud dall’OEM senza alcun impatto sull’erogazione del servizio o sull’esperienza utente.

Intelligence data-driven. Forbes afferma che “i dati sono più importanti del petrolio” perché i dati possono essere manipolati a volontà per identificare schemi e sequenze. Investire in una piattaforma di AI e analytics per raccogliere dati e generare insight capaci di portare intelligenza alla trasformazione del business e all’automazione dei processi è fondamentale per poter fare di più con meno. Che si tratti di un esercizio commerciale che vuole analizzare i movimenti delle persone all’interno del negozio, di un’università che vuole conoscere l’utilizzo degli spazi o di un operatore di rete che desidera valutare l’esperienza utente, i dati sono la chiave.

Interoperabilità e architettura aperta. La necessità di migliorare l’efficienza mediante l’integrazione di sistemi disparati ma interconnessi, ottimizzati e automatizzati è un fattore chiave che deve essere definito in qualunque progetto di trasformazione della rete. Scegliere un’architettura aperta con un’API supportata dal software development kit del produttore, garantirà la flessibilità necessaria per adattare sistemi e processi internamente o mediante partnership.

In conclusione, la crescente complessità e i costi associati all’esigenza di soddisfare la domanda di risorse di rete sta seguendo una traiettoria insostenibile. Un cambiamento è indispensabile e la soluzione sta nell’innovazione tecnologica. Moderni microservizi cloud, architetture API e SDK aperte, intelligenza artificiale, machine learning e automazione sono gli abilitatori del cambiamento che porterà importanti benefici, dal vantaggio competitivo all’agilità, dall’efficienza dei processi alla business continuity all’esperienza utente.

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