Come l’AI sta cambiando il modo di fare marketing

L’automazione del marketing utilizza l’intelligenza artificiale per coinvolgere i clienti, analizzare il loro comportamento e fornire contenuti personalizzati, per farli avanzare attraverso il ciclo di vendita

Pubblicato il 15 Dic 2020

Fabio Moioli

head of Microsoft Consulting and Services, parte del team "Global Experts" sull'AI e Associate presso McKinsey

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L’intelligenza artificiale sta cambiando sempre di più il modo in cui il marketing viene condotto. Molte aziende si stanno rendendo conto dell’importanza dell’AI e hanno iniziato a implementarla nei loro piani. Fra i molti casi d’uso, l’intelligenza artificiale è già utilizzata per segmentare e indirizzare il pubblico, i due aspetti della triade STP (Segmenting+Targeting+Positioning).

AI e marketing: la customer experience

L’AI può migliorare la customer experience con la funzione di ricerca avanzata, dall’elaborazione del linguaggio naturale alla search più intuitiva, fino alla ricerca visiva. Il deep learning è già oggi all’interno alla maggior parte dell’AI di marketing e “insegna” ai computer una varietà di abilità, come comprendere testi, discorsi o fotografie e applicare ciò che impara a fornire risposte, chiarire domande o offrire suggerimenti. Ad esempio, il deep learning fa parte degli sforzi di tutti i social media e siti eCommerce per migliorare i filtri sui post e sugli annunci che tutti possiamo vedere.

L’automazione del marketing utilizza l’intelligenza artificiale per coinvolgere i clienti, analizzare il loro comportamento e fornire contenuti personalizzati, per farli avanzare attraverso il ciclo di vendita, sia consigliando contenuti, sia impegnandosi con loro su più piattaforme o adattando le campagne via e-mail. Che si tratti di raccogliere enormi quantità di dati e trovare informazioni utili, fornire un’esperienza personalizzata ai clienti o guidare gli sforzi di content marketing, l’intelligenza artificiale è già un potente alleato per il marketing perché offre ai marketer una miriade di opportunità per connettersi con il pubblico.

Ciò che i marketer devono fare è utilizzare queste opportunità per formare connessioni personalizzate e significative. L’AI sta infatti migliorando la personalizzazione, consentendo al marketing di avvicinarsi ai consumatori in maniera intelligente. L’intelligenza artificiale è in grado di costruire loyalty individuando i bisogni del target, i momenti migliori per i vari trigger, la sensibilità al prezzo e ai canali preferiti.

Conosciamo tutti la formula divenuta ormai comune “se ti è piaciuto questo, potrebbe piacerti anche…“, ovvero raccomandazioni sui contenuti alla fine di molti articoli sul web. Questi consigli si basano sul deep learning e sull’AI in generale, in cui algoritmi analizzano grandi volumi di dati sul comportamento delle persone per determinare cosa è più probabile che vogliano fare dopo.

Inizialmente usati nel settore dei viaggi, il prezzo dinamico – che imposta i prezzi dei prodotti in base alla domanda e alla disponibilità – è pure un uso crescente dell’AI nel marketing non solo per le tariffe aeree ma in qualsiasi scenario di e-commerce (chi ha lasciato un articolo in un carrello della spesa online solo per scoprire che il prezzo è cambiato in modo significativo durante la notte, potrebbe aver sperimentato i prezzi dinamici).

ai marketing

L’utilizzo delle chatbot

Un altro interessante caso d’uso della personalizzazione basata sull’intelligenza artificiale sono le chatbot. La disponibilità di sistemi basati su chatbot 24 ore su 24, 7 giorni su 7, aiuta il pubblico a connettersi con il proprio marchio ogni volta che si vuole, in qualsiasi momento. Se usiamo soluzioni Microsoft, Google, Apple, o altre app di ricerca vocale sul nostro telefono cellulare o a casa, siamo consapevoli di quanto si sia sviluppato il riconoscimento vocale negli ultimi anni. Il riconoscimento vocale sta diventando sempre più importante nel campo della SEO e del content marketing, poiché l’aumento della ricerca vocale significa che i contenuti devono essere ottimizzati per le query che vengono poste, piuttosto che semplici parole chiave. In aggiunta, le chatbot iniziano a essere alimentate con sistemi emotional AI, uno strumento che regola la loro risposta in base allo stato emotivo dell’utente. Ad esempio, se un cliente è arrabbiato, la chatbot trasferirà la chat a un dirigente del servizio clienti umano o interagirà (l’AI stessa) in un modo diverso.

In aggiunta, stiamo entrando in un’epoca in cui i computer possono creare contenuti autonomamente. Sebbene sia ancora in fase nascente, l’intelligenza artificiale è ora in grado di scrivere report finanziar, aziendali, sportivi o stock-insights. Gli editor di contenuti basati sull’intelligenza artificiale possono aiutarci a migliorare ciò che scriviamo correggendo gli errori grammaticali e suggerendo miglioramenti nella scrittura. E, una volta pubblicati i contenuti, gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale possono aiutarci a promuoverli a un pubblico che ha espresso interesse per contenuti simili ai nostri. Insieme agli algoritmi di news feed personalizzati che forniscono contenuti in base alle preferenze dell’utente, la loro cura è un’altra area in cui l’intelligenza artificiale si sta affermando. Gli strumenti di cura dei contenuti, infatti, aiutano a scoprirne di nuovi, a pianificarli e condividerli attraverso i nostri account di social media. La cura dei contenuti è un’attività a basso sforzo che genera un coinvolgimento interessante del pubblico.

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