Normative

Auto a guida autonoma: i dubbi del National Transportation Safety Board

L’agenzia investigativa indipendente del Governo Usa che si occupa degli incidenti che coinvolgono mezzi di trasporto non è ancora non del tutto convinta della tecnologia applicata al sistema dei veicoli driverless e ha elaborato specifiche raccomandazioni.

Pubblicato il 02 Feb 2022

Angelo Alù

PhD, Consigliere Internet Society Italia, saggista e divulgatore digitale

Tesla guida autonoma

L’avvento dei veicoli a guida autonoma non rappresenta più uno scenario immaginario da fantascienza ma sta diventando una prospettiva sempre più concreta destinata a trasformare profondamente il relativo mercato.

Il funzionamento dei veicoli a guida autonoma, connessi all’IoT, si basa sulla massiva raccolta ed elaborazione di dati processati in modalità cloud da sofisticati algoritmi che forniscono al passeggero informazioni geolocalizzate sui percorsi stradali selezionati in base alle concrete condizioni di congestione del traffico esistente per raggiungere la destinazione desiderata, con l’ulteriore capacità di comunicare con le altre auto mediante sensori integrati connessi.

Nonostante la crescente diffusione di veicoli autonomi e robotaxi, il successo di tali mezzi dipenderà da come l’evoluzione tecnologica riuscirà a conciliare l’efficienza di guida delle auto di pari passo con il rispetto di efficaci condizioni di sicurezza a tutela degli utenti, salvando vite umane e prevenendo lesioni, così da conseguire vantaggi concretamente tangibili in grado di superare le criticità oggi esistenti.

Le raccomandazioni per la sicurezza del NTSB

A tal fine, il National Transportation Safety Board (NTSB), agenzia investigativa indipendente del Governo degli Stati Uniti che indaga ed emette rapporti in merito agli incidenti che coinvolgono mezzi di trasporto, ancora non del tutto convinto della tecnologia applicata al sistema dei veicoli a guida autonoma, ha elaborato specifiche raccomandazioni alla luce di una serie di limiti che richiedono al guidatore di svolgere un ruolo ancora attivamente impegnato nelle funzioni di guida senza troppo confidare in un’eccessiva dipendenza dalla tecnologia.

A fronte di una serie di problemi di sicurezza legati al rischio di distrazione del conducente nell’ambito di una carente progettazione operativa del sistema di automazione della guida in grado di prevenire le possibili collisioni anche a causa delle condizioni delle infrastrutture stradali rispetto alle caratteristiche dei mezzi a guida autonoma, l’NTSB ha quindi formulato raccomandazioni sulla sicurezza per implementare un efficiente sistema di prevenzione degli incidenti mediante una preliminare valutazione dei veicoli dotati di stabili capacità operative testate nell’ambito di un’adeguata progettazione operativa nel rispetto di concreti parametri di monitoraggio per ridurre al minimo i pericoli riscontrati anche sulla base di un meccanismo di blocco alla guida che disabiliterà automaticamente tutte le funzioni in grado di distrarre il guidatore quando un veicolo è in movimento, nell’ambito di una generale revisione del quadro normativo che vieti l’uso non di emergenza di dispositivi elettronici portatili durante la guida.

Sei livelli di classificazione SAE

Secondo la classificazione internazionale elaborata dalla Society of Automotive Engineers i livelli di assistenza tecnologica alla guida si estendono da 0 (“nessuna automazione”) a 5 (“piena automazione”).

In particolare, il livello 0 indica un veicolo del tutto affidato alla guida umana che controlla manualmente ogni funzione del mezzo. Il livello 1 configura un sistema di bassa automazione che richiede comunque la presenza del conducente assistito da applicazioni che controllano lo sterzo, la velocità e la frenata del veicolo. Anche in base al livello 2, il guidatore mantiene sempre il controllo completo del veicolo, fruendo al contempo di specifiche funzionalità di parcheggio automatico. Il livello 3 di automazione è in grado di rilevare l’ambiente esterno, consentendo ai veicoli di prendere decisioni da soli, come il sorpasso. Il livello 4 esclude qualunque interazione umana, richiesta soltanto se si verifica un guasto del sistema, mentre il livello 5 elimina completamente la guida umana grazie a un servizio molto più reattivo e raffinato, paragonabile alla guida umana manuale adattiva e situazionale.

classificazione delle auto a guida autonoma

Un settore segnato da ingenti investimenti

Dopo il primo prototipo sperimentale realizzato da Google nel 2009, l’azienda tecnologica Waymo (oggi facente parte del gigantesco impero economico del “Colosso” di Mountain View”), dopo aver lanciato il servizio di taxi commerciale e il programma di guida per i motociclisti tramite l’app Waymo One, sta accelerando lo sviluppo del proprio ultimo modello di automobile innovativa testandone il funzionamento su strade, con l’intento di renderlo presto disponibile a tutti, secondo una precisa progettazione operativa del mezzo che mira a stimolare la fiducia dell’utente nel rispetto dei principi di trasparenza, libertà e coerenza, affinché i passeggeri siano informati sulle decisioni prese dall’auto, viaggiando in condizioni di libertà senza avere lo stress della guida in modo da poter fare altre cose più rilassanti.

Peraltro, è stata sviluppata un’apposita interfaccia che consente di collegare lo sguardo visivo del passeggero direttamente sullo schermo del veicolo, integrato da un sistema di rilevamento laser dotato di telecamere, radar elettromagnetici, accelerometri e strumenti audio, i cui dati vengono convertiti in immagini che appaiono sul display interno per trasmettere in tempo reale le informazioni su come gestire in modo rapido i momenti critici che si possono verificare durante la circolazione del mezzo.

Lo sviluppo del settore, da tempo inarrestabile, è senza dubbio favorito dalla crescente erogazione di ingenti investimenti che consentono di incrementare le sofisticate funzioni dei sistemi di intelligenza artificiale e di IoT come strumenti sempre più tecnologicamente avanzati nell’implementazione di progetti all’avanguardia realizzabili anche nel settore delle automobili.

Mercato ed evoluzione del settore delle auto a guida autonoma

Secondo una recente ricerca, il mercato globale delle auto autonome senza conducente, attestato già a circa 24,1 miliardi di dollari nel 2019, dovrebbe crescere ulteriormente del 18,06% tra il 2020-2025, sino a raggiungere i 60 miliardi di dollari entro il 2030.

Naturalmente, nell’implementazione di tali applicazioni, i produttori devono garantire adeguati standard di sicurezza a fronte del crescente aumento di attacchi informatici che potrebbe alterare la funzionalità dei servizi automobilistici, tenendo inoltre presente che anche durante la guida si possono verificare numerosi imprevisti in grado di determinare potenziali pericoli e inediti problemi di gestione per i passeggeri e i pedoni a causa di possibili collisioni tra i mezzi.

Al riguardo, un’indagine del National Traffic Safety Bureau riporta in tal senso un incidente mortale avvenuto nel 2018 durante la guida di una Tesla Model X probabilmente causato da un’eccessiva fiducia sul funzionamento in autonomia del veicolo da parte del passeggero che pare stesse giocando con il proprio cellulare quando si è verificato il sinistro stradale, provocando a sua volta il ferimento di un’altra persona e un incendio alimentato dalle fiamme dell’auto distrutta.

Foto: NTSB credit S. Engleman

In tale prospettiva, rafforzare la fiducia dei passeggeri che fanno ricorso alle auto a guida autonoma sarà di certo decisivo per promuoverne l’uso massivo, considerato che secondo un recente sondaggio quasi la metà degli intervistati (48%) afferma che allo stato attuale non salirà mai su un taxi o su un veicolo che guida da solo, manifestando pertanto paura e diffidenza nei confronti di tali mezzi.

Tutt’altro scenario in Cina, ove secondo quanto recentemente riportato, le quasi cinquecento auto a guida autonoma in circolazione hanno percorso più di 7 milioni di chilometri (4,35 milioni di miglia) senza incidenti e hanno trasportato in sicurezza più di 210mila passeggeri dimostrando maggiore affidabilità testata sulla base di una serie di verifiche che sono in grado di collaudare efficacemente le applicazioni utilizzate da tali sistemi di trasporto.

Foto: NTSB credit S. Engleman

Conclusioni

Ancora una volta, il progresso innovativo sembra evolversi a un ritmo di rapidità troppo veloce per i tempi di intervento normativo nella regolamentazione sempre più necessaria a garantire la protezione delle persone, pericolosamente esposte alle insidie tecnologiche senza tutele effettive predisposte sul piano legislativo.

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