Intelligenza artificiale per le imprese: la missione della prima edizione di AI Forum

Diventare il più grande e significativo evento dedicato alle soluzioni di intelligenza artificiale per le imprese. Obiettivo ambizioso per AI Forum 2019, la prima edizione del forum italiano sull’intelligenza artificiale ideato e promosso da AIxIA, l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale. L’appuntamento è per il 12 aprile a Milano.

Pubblicato il 26 Mar 2019

AI Forum 2019

Fare il punto sull’evoluzione tecnologica guidata dall’Intelligenza Artificiale e promuovere il suo sviluppo grazie alla sua applicazione nelle aziende in Italia. E’ questa l’intenzione di AI FORUM, il primo Forum italiano dedicato all’intelligenza artificiale per le imprese che si pone, per gli anni a venire, un obiettivo molto ambizioso: diventare il più grande e significativo evento dedicato alle soluzioni AI per le imprese.

AI FORUM 2019 è ideato e promosso dall’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale – AIxIA [con più di 1.000 associati, dal 1988 AIxIA è l’organismo più autorevole in Italia a presidiare questi temi. Associazione scientifica senza fini di lucro ha lo scopo di promuovere la ricerca e la diffusione delle tecniche proprie dell’intelligenza artificiale e si pone l’obiettivo di aumentare la conoscenza dell’AI, incoraggiarne l’insegnamento e promuovere la ricerca teorica e operativa nel campo – ndr].

TUTTE LE INFORMAZIONI LE TROVATE SUL SITO DEDICATO ALL’EVENTO: AIFORUM.EU

AI FORUM 2019, le aree tematiche

Sei le aree tematiche che caratterizzeranno la prima edizione di AI Forum, in programma il 12 aprile a Milano (a Palazzo Mezzanotte):

  1. Scenario italiano a cura di AIXIA: 30 anni dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale e della mappa delle competenze che rappresenta. Dalla nascita dell’IA ai risultati raggiunti oggi. Quali limiti e quali processi nella ricerca contemporanea.
  2. Scenario internazionale: cosa sta succedendo negli USA, in Cina e in Europa. Le eccellenze dello scenario Italiano e del suo ecosistema di ricerca e aziendale.
  3. Intelligenza artificiale e Industria 4.0: sinergia con Internet of Things. Deep Learning and big data analytics. Natural language e Neural language tecnologies. Assistenti virtuali, recommendation systems.
  4. Gli strumenti utilizzabili: quali punti di forza e debolezza per: knowledge representation, reasoning, sistemi rule based, machine learning con particolare riferimento al deep learning, altri paradigmi (bayes, fuzzy, genetic, swarm, ecc.).
  5. Efficienza per il business: Learning for market, predictive maintenance, studio e ottimizzazione processi aziendali reali.
  6. Case study e applicazioni: sistemi autonomi, AI for robotics, logistica intelligente, ottimizzazione energia e risorse, economia circolare, ambiente, ecc.

La plenaria di AI FORUM 2019

Siamo ufficialmente nell’era dell’intelligenza artificiale, tecnologia disruptive e d’impatto che sta plasmando e cambiando radicalmente il tessuto industriale mondiale e la vita dei consumatori con diversi paradigmi e applicazioni. Le possibilità di successo sono molte, ma senza una concreta e viva collaborazione tra il mondo della ricerca e le imprese diventano quasi impossibili, soprattutto in Italia. Ecco perché è necessaria una strategia condivisa ed efficace capace di affrontare le sfide, le opportunità e i limiti che l’AI rappresenta per supportare lo sviluppo e la crescita del Sistema Paese.

Questo il fìl rouge di tutta la giornata che caratterizzerà AI FORUM 2019 che aprirà con alcuni interventi il cui obiettivo sarà delineare ciò che rende oggi l’intelligenza artificiale un’impresa possibile.

Piero Poccianti

Interverrà nella sessione plenaria del mattino, tra gli altri, anche Piero Poccianti, Presidente di AIxIA, che proverà a tracciare passato, presente e futuro dell’IA illustrando le enormi potenzialità, la forza dirompente e il grado di maturità di molte tecnologie e nuovi paradigmi, analizzando inoltre lo scenario internazionale con uno sguardo particolare a USA, Cina ed Europa. Nell’analisi di Poccianti ci sarà posto anche per le eccellenze italiane che hanno correttamente interpretato e impiegato il potere dell’AI ed infine un’analisi sul significato più vero e profondo di una sinergia fattiva e proficua tra ricerca e industria in Italia.

Tra i relatori del mattino anche Nicola Gatti, Direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, il quale non solo porterà alla platea le principali evidenze emerse dall’ultimo report dell’Osservatorio ma presenterà anche un studio sull’impatto dell’AI nel mondo del lavoro nei prossimi anni.

L’intelligenza artificiale promette di generare importanti benefici per la società, ma pone anche delle questioni etiche e di esternalità di difficile predeterminazione. Questo sarà oggetto di analisi da parte di Stefano Quintarelli, Membro del Gruppo di esperti ad alto livello sull’Intelligenza Artificiale della Commissione Europea, che nel suo intervento illustrerà una proposta per un approccio regolamentare risk-based in grado di massimizzare le esternalità positive ed offrire strumenti di approccio a quelle negative.

Le tavole rotonde

La mattinata di AI FORUM 2019 verrà arricchita anche da due tavole rotonde nelle quali esperti con differenti estrazioni culturali/formative ed esperienze professionali si confronteranno su alcuni dei “temi caldi” che ruotano attorno all’alveo dell’intelligenza artificiale.

  1. Le nuove frontiere dell’AI nelle imprese. Benefici, reali possibilità e metodologie per l’adozione di soluzioni AI nel tessuto aziendale italiano.

Recenti dati hanno dimostrato come le aziende in Italia stiano ancora investendo poco in tecnologie AI. Una fotografia del mercato italiano che indica ancora un alto margine di crescita: come l’AI può essere realmente impiegata in aziende e PA? Per rispondere a questa domanda è necessario illustrare i benefici, le opportunità, i limiti e le metodologie a disposizione per adottare le soluzioni AI. Per raggiungere tale consapevolezza bisogna, in primo luogo, divulgare la cultura relativa ai paradigmi dell’AI: senza una conoscenza di base, infatti, qualsiasi progetto è destinato a fallire. Anche il mondo della ricerca diventa un valido alleato per le aziende, ecco perché è fondamentale creare una collaborazione tra industria e ricerca e favorire uno scambio reciproco.

  1. Un’intelligenza artificiale a misura di cittadino. Sfide e opportunità di una società sempre più tecnologica e connessa a favore del suo cuore pulsante: le persone

L’intelligenza Artificiale c’è ma non si vede. Dalla lavatrice allo smartphone passando dai videogiochi più evoluti fino ai recentissimi assistenti vocali: questa innovativa tecnologia è già protagonista della vita quotidiana dei consumatori anche se molto spesso non ne conoscono le straordinarie possibilità o i concreti limiti. È però sempre più evidente che l’AI sia parte integrante della società non solo nei prodotti ma anche nei servizi pensati e realizzati per i cittadini. Mobilità, sanità, scuola, customer care, sono solo alcuni dei contesti sociali che l’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando. Quali sono i reali vantaggi per consumatori e cittadini? Quali le sfide che la società dovrà affrontare? E il futuro…Cosa ci riserverà?

I workshop pomeridiani

AI FORUM 2019 nel pomeriggio si snoda tra un ricco programma di workshop specifici su alcune delle tematiche più “vive” in questo momento, quelle sulle quali le aziende si pongono domande o iniziano a fare sperimentazione.

Ecco di seguito l’elenco dei workshop in programma:

1: Computer vision: l’evoluzione della percezione. Sono molte le domande che ruotano attorno alla computer vision: quali sono i limiti di questa tecnologia e quali invece gli sviluppi futuri? Come viene utilizzata oggi?

I campi di applicazione in cui l’AI sta ottenendo risultati significativi sono innumerevoli. Tra questi, sicuramente, viene annoverato il campo della percezione con le Deep Neural Network che riconoscono facilmente i pattern presenti nelle immagini, nel linguaggio scritto e parlato, nel riconoscimento di oggetti in foto e filmati. Recentemente, alcune sfide fra uomini e computer, hanno mostrato che questi ultimi sono capaci, in alcune situazioni, di superare le capacità umana nel riconoscere oggetti. Qual è lo stato dell’arte di queste tecnologie? Quali sono i limiti che le caratterizzano? Quali applicazioni sono già in produzione e quali sono i possibili utilizzi?

2. Recommender Systems, descrizione e casi concreti. I Recommender System aiutano gli users a orientarsi nella vastità delle offerte e a proporre contenuti in linea con i propri gusti e interessi. Ma come fanno ad essere così efficienti? Cosa si cela dietro a questa tecnologia?

I Recommender Systems (RecSys) giocano un ruolo sempre più importante nella nostra quotidianità in quanto ci affidiamo sempre più spesso a questi sistemi per scegliere, ad esempio, quali canzoni ascoltare o film guardare. Spotify e Netflix, infatti, sono solo alcune delle piattaforme online che si affidano a questa tecnologia AI per proporre contenuti in linea con i gusti e le preferenze dell’utente. Ma cosa rende questi sistemi di raccomandazione così efficaci? I dati. I RecSys fondamentalmente sono infatti sistemi di IA definiti data-driven. Il crescente utilizzo di tali tecnologie procede dunque di pari passo con la disponibilità di dati online, anche di natura personale, che sono disponibili su social network, piattaforme collaborative e dispositivi personali, così come su dataset accessibili, come ad esempio i Linked Open Data (LOD cloud). Ma cosa significa, in realtà, avere a disposizione questa enorme quantità di dati personali? Che rischi si nascondono per gli utenti?

3. L’AI sarà la prossima rivoluzione copernicana nel business process? Analisi, gestione e ottimizzazione dei processi aziendali grazie a strumenti e metodologie intelligenti

L’automazione nei processi aziendali non è una novità. Molte imprese hanno adottato dispositivi e procedimenti tecnologici per svolgere o supportare tutte quelle attività che permettono di trasformare una risorsa in prodotto. Se parliamo di Intelligenza Artificiale però la penetrazione non è ancora davvero significativa. Ma come evolverà il business process con questo nuovo alleato? Quale sarà il contributo di un programma intelligente capace di analizzare, gestire e persino ottimizzare le task necessarie per raggiungere l’obiettivo?

4. Assistenti virtuali: stato dell’arte ed evoluzioni in corso. Tra luci e ombre, il futuro della tecnologia vocale che sta ridisegnando le esperienze dei consumatori

Gli assistenti virtuali sono ufficialmente gli applicativi più in voga del momento. Da Siri ad Alexa, i più riconosciuti tra i consumatori, sino ai chatbot intelligenti oggi molto spesso indispensabili all’interno di diverse realtà imprenditoriali. Questa crescita esponenziale ha mostrato però non solo vantaggi e benefici, ma anche limiti. Un’errata comprensione della domanda, una soluzione non in linea con quanto richiesto o una risposta corretta per la quale però non riescono a dare una concreta motivazione. Per un impiego più che soddisfacente di queste piattaforme AI-driven è necessaria quindi una comprensione più evoluta di linguaggio, ragionamento e apprendimento. Ecco allora la vera sfida: possono andare oltre? Possono veramente imparare a ragionare?

5. Le start up nella giungla dell’AI: come orientarsi? Le start up giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo di tecnologie AI. Ma a causa dei fondi insufficienti sono spesso target delle multinazionali. Come aiutarle a sopravvivere?

Le start up nel panorama dell’AI rivestono una posizione davvero molto importante, in quanto sono libere di ricercare, reinventare e sviluppare soluzioni applicative dell’AI ponendole al centro del loro business. Non di rado, infatti, le idee che nascono proprio da queste realtà attirano le grandi aziende che gravitano nel mondo tech (e non solo). A causa dei residui finanziamenti, le piccole start up sono dunque costrette a cedere, vendendo le loro intuizioni alle multinazionali. Come si possono aiutare? È necessario uno sforzo solo finanziario o anche culturale? Sono queste le domande che sorgono spontanee quando si parla di start up e AI.

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