Nella strategia innovativa dell’India ci sono intelligenza artificiale, blockchain e trasformazione digitale

L’AI potrebbe produrre risultati efficaci nel settore sanitario, in cui sussiste una carenza di operatori qualificati, e in agricoltura, la base fondamentale dell’economia indiana, che produce il 16% del Pil del Paese

Pubblicato il 11 Mag 2020

Angelo Alù

PhD, Consigliere Internet Society Italia, saggista e divulgatore digitale

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L’Istituto Nazionale per la Trasformazione dell’India (NITI Aayog), costituito con la Risoluzione del Governo del gennaio 2015, opera come “think tank” politico e centro operativo all’avanguardia dell’Esecutivo indiano nel processo di elaborazione delle politiche innovative di sviluppo tecnologico, con un approccio “bottom-up” volto al coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e sociali per sviluppare una visione strategica generale condivisa in materia di Ict, mediante interventi di progettazione, quadri di programmi e azioni di federalismo cooperativo.

Il piano d’azione New India @75

Nell’ambito delle iniziative realizzate dal NITI Aayong è stato predisposto, a integrazione del cd. “India Three Year Action Agenda”, il piano d’azione “New India @75” che formalizza il perseguimento di specifici obiettivi da realizzare per il 2022-2023 in relazione a 41 aree di intervento, articolate in 4 sezioni (driver, infrastruttura, inclusione e governance), sollecitando la partecipazione attiva del settore privato e della società civile al processo decisionale da definire per l’adozione delle attività previste.

Prendendo atto del cambiamento globale in atto negli ultimi anni, il documento delinea le prospettive della crescita economica da raggiungere entro il 2022, anche favorendo la progressiva conversione dei tradizionali settori produttivi, come l’agricoltura, verso modelli di sviluppo tecnologico ecologicamente sostenibili, in grado di migliorare la competitività di tutte le imprese indiane in un generale programma di evoluzione infrastrutturale delle ICT finalizzato a rimuovere il divario digitale.

Ciò richiede l’adeguamento del sistema di istruzione scolastica e delle competenze nell’ambito di una generale revisione del quadro normativo e regolamentare diretto ad assicurare maggiore efficienza e qualità dei servizi pubblici erogati alla collettività.

Al riguardo, l’India intende rafforzare le attività di ricerca e di sviluppo in partnership con società multinazionali (come IBM, Google, Microsoft, Intel, ecc.), per implementare soluzioni operative nei settori della biotecnologia, del sistema aerospaziale e automobilistico, con l’effetto di incoraggiare la creazione di start-up innovative secondo le coordinate della cd. “Atal Innovation Mission (AIM)” istituita per trasformare radicalmente l’ecosistema generale industriale e dell’imprenditorialità a partire da una generale riforma del sistema educativo delle scuole e delle università, per soddisfare le esigenze economiche e sociali emergenti.

Costituisce, ad esempio, un interessante progetto sperimentale il cd. “Atal Tinkering Labs” che offre alle scuole selezionate dal programma di sovvenzione la possibilità di fornire ai propri iscritti l’installazione di un kit di tecnologie (stampanti 3D, robotica, IoT) utilizzabili per imparare a creare soluzioni innovative.

Merita di essere menzionato anche il cd. “Atal Incubators” promosso per sostenere la crescita di start-up, fornendo supporto e collaborazione nella progettazione delle fasi dello sviluppo di idee imprenditoriali anche mediante l’accesso ad un Fondo di Innovazione creato ad hoc per tali finalità.

La strategia mira inoltre a realizzare una roadmap di trasformazione digitale in conformità alla cd. “Smart Cities Mission”, finalizzata allo sviluppo urbano del territorio, caratterizzato da sistemi intelligenti che collegano in modo integrato strade, edifici, parchi e strutture, come azioni prioritarie indispensabili per la creazione di nuovi posti di lavoro, la riduzione della percentuale della popolazione in condizioni di povertà e il miglioramento della qualità ambientale nel rispetto di quanto previsto dalla cd. “Swachh Bharat Mission (SBM)” diretto ad assicurare la fornitura di servizi di base accessibili agli indiani.

La strategia per l’intelligenza artificiale

Nel giugno 2018 è stata pubblicata la Strategia nazionale per l’intelligenza artificiale #AlForAll, con l’obiettivo di rendere l’India tra i Paesi leader nel settore AI a livello mondiale, sfruttando le opportunità tecnologiche nell’ottica di favorire la crescita economica e la sostenibilità sociale in modo equo e inclusivo.

Secondo la strategia, l’intelligenza artificiale potrebbe produrre risultati efficaci nel settore sanitario, in cui, nonostante gli sforzi di qualità e accessibilità dei servizi per una vasta parte della popolazione, sussiste una carenza di operatori sanitari qualificati, medici, infermieri, tecnici e infrastrutture, particolarmente accentuata nel tessuto rurale del Paese.

Per tale ragione, le soluzioni di intelligenza artificiale possono risolvere la carenza di personale e rendere più efficienti le strutture di laboratorio, superando il problema dell’accesso ai servizi sanitari, mediante la diagnosi precoce e il trattamento terapeutico da assicurare a tutti gli indiani, soprattutto a fini di prevenzione di gravi patologie.

Un ulteriore campo prioritario di applicazione dell’intelligenza artificiale riguarda l’agricoltura, costituente tradizionalmente la base fondamentale dell’economia indiana, che produce, impiegando il 49 % della forza lavoro, il 16% del Pil del Paese, garantendo sicurezza alimentare a circa 1,3 miliardi di persone.

Tenuto conto di una serie di fattori che possono incidere sulle condizioni di approvvigionamento delle risorse agricole, a causa del degrado del terreno e della riduzione della fertilità del suolo, da cui derivano rischi di scarsità di cibo, l’intelligenza artificiale può avere un impatto globale significativo sulla produttività agricola a tutti i livelli della catena produttiva, grazie allo sviluppo di startup nell’uso della robotica per risolvere i problemi agricoli esistenti nelle aree rurali che risentono maggiormente dei cambiamenti climatici.

Il ruolo della blockchain nell’evoluzione dell’India

Costituisce parte integrante del generale piano digitale dell’India il documento “Blockchain: the India Strategy”, in cui, prendendo atto della rilevanza di tale tecnologia “rivoluzionaria” in grado di trasformare la società nel suo complesso al punto di generare circa 3 trilioni di dollari l’anno in valore commerciale entro il 2030, viene espressamente riconosciuto come le soluzioni blockchain siano in grado di assicurare più adeguate condizioni di controllo e sicurezza, ad esempio, nel processo di tracciamento e certificazione della provenienza dei prodotti biologici, o come criptovaluta alternativa di pagamento per effettuare transazioni e concludere smart contracts.

Risulta evidente l’esistenza di una pianificazione generale a lungo termine che, attraverso l’elaborazione di fasi progettuali di un dettagliato ed eterogeneo piano operativo, rende l’India uno dei Paesi tecnologicamente avanzati tra i leader che operano a livello mondiale, come esempio di strategia, visione e azione necessaria per lo sviluppo di qualsiasi intervento di trasformazione digitale.

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