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Come AI e iRPA stanno cambiando il lavoro negli studi professionali



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Entrambe le tecnologie portano vantaggi significativi in termini di efficienza e capacità analitica. La chiave per gli studi professionali è integrarle nei loro processi lavorativi in modo strategico, massimizzando i benefici e mantenendo un alto standard di qualità del servizio

Pubblicato il 29 gen 2024

Federico Loffredo

Dottore Commercialista in Venezia




AI e iRPA: facciamo un po’ di chiarezza. Ecco una spiegazione sintetica e chiara di cosa si può fare con l’AI e cosa con la iRPA negli studi professionali. Le numerose opportunità che offrono, le sfide e le prospettive future, con alcuni consigli pratici.

AI e iRPA: una panoramica generale

L’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (AI) e l’Automazione dei Processi Robotici Intelligente (Intelligent Robotic Process Automation – iRPA) sta diventando sempre più la norma anche negli studi professionali. Ma cosa significano esattamente questi termini e in che modo si differenziano fra loro?

L’intelligenza artificiale è un campo vasto e in continua crescita, che si occupa della creazione di sistemi capaci di eseguire compiti che richiedono normalmente l’intelligenza umana. Questi includono l’apprendimento, il ragionamento, la percezione, la comprensione del linguaggio naturale e, in alcuni casi, anche la creatività. L’AI non è un’innovazione recentissima: le sue radici risalgono infatti agli anni ‘50, ma negli ultimi anni ha visto un’accelerazione notevole grazie ai progressi nel machine learning e nel deep learning.

L’Intelligent Robotic Process Automation (iRPA) è una sottocategoria specifica dell’AI che si concentra sull’automazione di compiti ripetitivi e basati su regole. A differenza dell’automazione tradizionale, l’iRPA è in grado di apprendere e adattarsi nel tempo, migliorando la sua efficienza e capacità di gestione delle attività. Questo la rende particolarmente adatta per gli ambienti professionali, dove compiti come l’elaborazione di dati, la gestione di documenti e altre operazioni routinarie possono essere ottimizzate.

Sintetizzando: la distinzione chiave tra AI e iRPA risiede nel loro ambito di applicazione e complessità. Mentre l’AI può essere applicata a un’ampia gamma di problemi, compresi quelli che richiedono un elevato grado di rielaborazione e talvolta creatività, l’iRPA è più focalizzata sull’automazione di processi specifici e ben definiti.

L’intelligent Robotic Process Automation rappresentava nel 2021 il 10% del mercato italiano dell’AI

AI e iRPA: sfide, potenzialità e vantaggi negli studi professionali

Nel contesto degli studi professionali, l’adozione dell’intelligenza artificiale e delle sue propaggini, come l’iRPA, segna un’evoluzione importante, aprendo nuove frontiere di efficienza e innovazione. Queste tecnologie avanzate richiedono una comprensione dettagliata dei processi di lavoro per potersi adattare ai compiti specifici, apprendere e migliorare nel tempo le proprie prestazioni.

L’adozione dell’AI e dell’iRPA negli studi implica quindi una curva di apprendimento che all’inizio può essere lievemente ripida, perché necessita l’acquisizione di alcune competenze specifiche e di un approccio consapevole all’interazione con la tecnologia. La sfida principale non è tanto la resistenza al cambiamento, quanto l’opportunità di sfruttare al meglio queste tecnologie.

L’introduzione dell’AI e dell’iRPA, in particolare nei settori che si affidano a pratiche consolidate, è un’occasione per migliorare l’efficienza e la qualità del servizio. Superare le esitazioni iniziali richiede formazione, sensibilizzazione e la dimostrazione pratica dei numerosi benefici tangibili che queste tecnologie possono offrire.

AI

L’AI, con le sue capacità di apprendimento, ragionamento e analisi, è ideale per compiti che richiedono un elevato grado di elaborazione cognitiva. Negli studi professionali di commercialisti, per esempio, ciò si traduce in analisi avanzate di dati finanziari, previsioni di tendenze di mercato e consulenze strategiche basate su interpretazioni complesse dei dati. Questi compiti richiedono una cognizione profonda della tecnologia e del contesto specifico di applicazione.

iRPA

D’altro canto, l’iRPA si focalizza sull’automazione di processi ripetitivi e basati su regole definite. Questo include l’elaborazione di documenti, la gestione di transazioni contabili e altre operazioni routinarie. A differenza della semplice automazione robotica dei processi (RPA), l’iRPA può adattarsi e migliorare nel tempo, allineandosi alle esigenze spesso mutevoli dello studio, aumentando la propria funzionalità e riducendo il rischio di errori.

Entrambe le tecnologie, AI e iRPA, portano vantaggi significativi in termini di efficienza e capacità analitica. La chiave per gli studi professionali è integrare queste tecnologie nei loro processi lavorativi in modo strategico, massimizzando i benefici e mantenendo un alto standard di qualità del servizio.

iRPA
Immagine generata da DALL-E di OpenAI

AI e iRPA nel futuro dei commercialisti

Insomma, anche solo guardando al presente di queste tecnologie, l’impatto dell’intelligenza artificiale e dell’Automazione dei Processi Robotici Intelligente negli studi professionali si mostra rivoluzionario. Anche i commercialisti, che tradizionalmente si affidano a un mix di competenze tecniche e interpersonali, stanno scoprendo che l’AI e l’iRPA possono non solo ottimizzare i processi esistenti, ma anche aprire nuove vie per l’innovazione e la personalizzazione dei servizi. Man mano che queste tecnologie continueranno a evolversi, è probabile che vedremo una trasformazione significativa non solo nei processi lavorativi, ma persino nel ruolo stesso di professioni come quelle del commercialista.

Nel futuro prossimo, possiamo aspettarci che l’AI e l’iRPA diventino ancora più sofisticate, con capacità di analisi e previsione sempre più accurate. Questo potrebbe portare a una maggiore personalizzazione dei servizi offerti ai clienti, con consigli basati su analisi di dati profonde e complesse, che vanno oltre la semplice gestione contabile e fiscale. Sicuramente sarà necessario investire nella formazione continua: non solo per comprendere le basi dell’AI e dell’iRPA, ma anche per rimanere aggiornati sulle ultime innovazioni e sulle loro applicazioni pratiche nel campo della contabilità.

Inoltre, sarà essenziale sviluppare competenze in analisi dei dati e interpretazione dei risultati forniti da queste tecnologie. Parallelamente, gli studi professionali dovranno adattare i loro processi lavorativi per integrare efficacemente l’AI, l’iRPA e tutte le varie altre sottocategorie, già esistenti e future. Questo potrebbe includere la ristrutturazione dei flussi di lavoro, l’aggiornamento dei sistemi IT e la creazione di nuove politiche per gestire e sfruttare i dati in modo etico e conforme alle normative sulla privacy.

Conclusioni

Non è dato sapere cosa potrà accadere in un futuro più lontano; siamo solo all’inizio di un’epoca di cambiamenti, e la velocità con cui avvengono rende impossibile formulare ipotesi certe a lungo termine. Quel che è certo è che AI e iRPA non sono solo strumenti per aumentare l’efficienza: sono catalizzatori di un cambiamento più profondo che riguarderà molte professioni, anche quella del commercialista.

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