Intelligenza Artificiale, 240 milioni di dollari per un laboratorio IBM Watson con il MIT. «Così rivoluzioniamo Cognitive e algoritmi»

AI e Big Blue, si fa sempre più sul serio. La multinazionale americana ha varato un investimento di oltre 240 milioni di dollari in 10 anni per realizzare un nuovo laboratorio con il MIT e favorire i progressi di hardware, software e algoritmi proprio nel campo dell’intelligenza artificiale e partendo dalla propria piattaforma Watson

Pubblicato il 11 Set 2017

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AI e Big Blue, si fa sempre più sul serio. La multinazionale americana ha varato un investimento di oltre 240 milioni di dollari in 10 anni per realizzare un nuovo laboratorio con il MIT e favorire i progressi di hardware, software e algoritmi proprio nel campo dell’intelligenza artificiale e partendo dalla propria piattaforma Watson

Intelligenza Artificiale e IBM, la scommessa è stata lanciata da tempo anche grazie al progetto IBM Watson che prima e con più decisione di molti altri si è mosso nel campo del cognitive computing.

Una scommessa che da tempo conosce nuovi e importanti capitoli evolutivi e che, ora, è arrivata ad una nuova fase di crescita. Proprio in questi giorni infatti IBM ha annunciato, in collaborazione con il MIT un investimento da 240 milioni di dollari in 10 anni per creare un laboratorio dedicato all’intelligenza artificiale.

IBM Watson e Mit: ecco il nuovo laboratorio sull’Intelligenza Artificiale

Nel dettaglio, il laboratorio porterà avanti ricerche di base nel campo dell’Intelligenza Artificiale (IA), promuovendo innovazioni scientifiche che ne sblocchino il potenziale. «La collaborazione – spiegano da IBM – è finalizzata a promuovere i progressi di hardware, software e algoritmi per l’intelligenza artificiale, correlati al deep learning e ad altre aree, nonché ad aumentare l’impatto dell’intelligenza artificiale nei diversi settori d’industria, come sanità e cybersecurity, e a esplorarne le implicazioni economiche ed etiche nella società».

IBM Watson e Mit, i numeri del nuovo progetto AI

Il nuovo laboratorio rappresenta una delle maggiori collaborazioni a lungo termine tra università e industria nel campo dell’intelligenza artificiale, in grado di impegnare le competenze di oltre 100 scienziati, professori e studenti. Il progetto si svolgerà presso il laboratorio di ricerca di IBM a Cambridge, dove si trova anche la sede di IBM Watson Health e di IBM Security (qui lo speciale per sapere IBM Watson cos’è e come opera anche nel campo dello sport), e nel vicino campus del MIT.

Per informazioni sulle opportunità di lavoro presso il nuovo laboratorio dedicato all’intelligenza artificiale, è possibile consultare anche MITIBMWatsonAILab.mit.edu.

IBM Watson e Mit, gli ambiti applicativi dell’AI su cui si lavorerà

Il laboratorio sarà co-presieduto dal Vice Presidente di IBM Research di AI e IBM Q, Dario Gil, e Anantha P. Chandrakasan, Rettore della School of Engineering del MIT. IBM e MIT indiranno una gara rivolta ai ricercatori MIT e agli scienziati IBM per permettere loro di presentare idee per la ricerca, con l’obiettivo di superare le barriere di scienza e tecnologia nel campo dell’intelligenza artificiale, in molti ambiti, tra cui:

Intelligenza Artificale e Algoritmi

Sviluppo di algoritmi avanzati per espandere le competenze nel campo dell’apprendimento e ragionamento automatico. I ricercatori creeranno sistemi di intelligenza artificiale che vanno oltre le mansioni specializzate per affrontare problemi più complessi e per sfruttare i vantaggi di un apprendimento continuo e strutturato. Studieranno, inoltre, nuovi algoritmi che possano non solo avvalersi dei “big data”, se disponibili, ma anche apprendere da dati limitati con l’obiettivo di aumentare l’intelligenza umana.

Intelligenza Artificiale Fisica

Studio di nuovi materiali, dispositivi e architetture hardware di intelligenza artificiale in grado di supportare futuri approcci informatici analogici per la formazione e l’utilizzo di modelli di intelligenza artificiale, nonché l’intersezione di informatica quantistica e machine learning. Quest’ultima riguarda l’utilizzo dell’AI per contribuire alla caratterizzazione e al miglioramento di dispositivi quantistici e alla ricerca sull’applicazione dell’informatica quantistica per ottimizzare e velocizzare gli algoritmi di apprendimento automatico e altre applicazioni di intelligenza artificiale.

Intelligenza Artificiale – Applicazione all’industria

Trovandosi nella sede di IBM Watson Health, IBM Security e Kendall Square, centro globale di innovazione biomedica, il laboratorio svilupperà nuove applicazioni di intelligenza artificiale per uso professionale, per settori come quello sanitario e della sicurezza. La collaborazione infatti esplorerà l’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti come quello della sicurezza e riservatezza di dati medici, della personalizzazione del servizio sanitario, dell’analisi delle immagini e dei percorsi di trattamento ottimizzato per specifici pazienti

Intelligenza Artificiale ed Healthcare

Il laboratorio MIT-IBM Watson si propone di esplorare come l’intelligenza artificiale sia in grado di fornire vantaggi economici e sociali a un più ampio numero di persone, nazioni e imprese. Il laboratorio studierà le implicazioni economiche dell’intelligenza artificiale e come essa possa aumentare la prosperità e aiutare le persone a migliorare la loro vita.

Oltre a realizzare innovazioni in grado di superare le frontiere dell’intelligenza artificiale, un obiettivo importante del nuovo laboratorio è quello di incoraggiare il MIT e i suoi studenti a dar vita ad aziende dedicate alla commercializzazione delle invenzioni e tecnologie sviluppate nel laboratorio. Gli scienziati pubblicheranno inoltre i loro lavori, contribuendo così alla diffusione di materiale open source e favorendo il rispetto dell’etica nell’applicazione dell’intelligenza artificiale.

«Il settore dell’AI Intelligenza Artificiale ha registrato un’incredibile crescita e sviluppo negli ultimi dieci anni. Tuttavia, i sistemi di intelligenza artificiale attuali, per quanto notevoli, richiedono nuove soluzioni per affrontare i problemi sempre più complessi del mondo, al fine di migliorare le modalità di lavoro e la vita in generale – afferma il Dr. John Kelly III, Vicepresidente senior di IBM, Cognitive Solutions and Research. “Le competenze tecniche estremamente vaste e specifiche e i talenti messi a disposizione da MIT e IBM sono senza pari e condurranno il settore dell’intelligenza artificiale per almeno altri dieci anni»

«Sono felice di questa nuova collaborazione – racconta il Presidente del MIT L. Rafael Reif -. Le vere e proprie innovazioni sono spesso il risultato di un modo di pensare creativo, ispirato da team eterogenei di ricerca. Il talento combinato di MIT e IBM verso questo nuovo obiettivo fornirà una forza formidabile a un settore con un potenziale enorme in grado di aumentare le conoscenze e aiutare a risolvere importanti problematiche»

 

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