Nel loro orientamento generale, i titolari delle Tlc dei Ventisette fanno esplicito riferimento ad alcune deroghe – previste anche dall’esecutivo Ue – sul divieto di utilizzare il riconoscimento facciale in luoghi pubblici: le autorità pubbliche potrebbero avvalersene per ragioni di sicurezza nazionale, difesa e scopi militari. Il tema del riconoscimento facciale sarà al centro delle trattative con il Parlamento europeo, che ne chiede invece un divieto assoluto.
“L’intelligenza artificiale è una tecnologia moderna, recente, complessa e in rapida evoluzione. I suoi contorni sono fluidi, e questa legislazione mette l’Europa all’avanguardia e garantisce la protezione della salute dei cittadini, la sicurezza di tutti e il rispetto dei diritti fondamentali”, ha osservato il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, al termine del Consiglio Tlc.