guida

Oltre ChatGPT: 8 tipologie di modelli AI da conoscere nel 2025



Indirizzo copiato

Parlare di intelligenza artificiale non significa più solo parlare di LLM. Dai modelli per immagini agli agenti intelligenti, fino alla segmentazione visiva e ai modelli leggeri per dispositivi mobili, ecco una guida essenziale ai principali modelli di AI da conoscere per rimanere competitivi nell’era dell’iper-specializzazione algoritmica

Pubblicato il 23 giu 2025



guida modelli AI

Nel 2023, dire “AI” equivaleva quasi sempre a dire ChatGPT. Ma nel 2025 il panorama si è evoluto rapidamente. Se i LLM (Large Language Model) hanno dato il via alla rivoluzione, oggi siamo entrati in una fase di iper-specializzazione: ogni modello ha uno scopo preciso, una “super-abilità” distinta. Eppure, nella confusione generale, li si continua a chiamare tutti “LLM”, come se si definisse “auto” qualsiasi veicolo…

Guida: 8 tipologie di modelli AI da conoscere nel 2025

Per imprenditori, sviluppatori, product manager e appassionati di innovazione, capire le differenze tra i modelli AI è ormai un vantaggio competitivo.

Ecco una guida snella, pratica e aggiornata alle otto principali tipologie di modelli di intelligenza artificiale nel 2025.

modelli AI guida

1. LLM – Large Language Model

I LLM sono modelli linguistici di grandi dimensioni, allenati su enormi quantità di testo per predire la parola successiva in una sequenza. Sono il motore dietro chatbot come ChatGPT, Claude e Gemini, capaci di generare testi, scrivere codice, rispondere a domande e simulare conversazioni complesse.

Casi d’uso:

  • Creazione di contenuti testuali
  • Assistenza alla programmazione
  • Chatbot per customer service
  • Traduzione e tutoring

Limiti:

  • Possibili “allucinazioni” (contenuti inventati)
  • Costi computazionali elevati
  • Nessuna vera comprensione semantica

2. LCM – Latent Consistency Model

Gli LCM sono modelli ottimizzati per generare immagini rapidamente e con pochi calcoli, perfetti per dispositivi mobili e scenari edge. Evoluzione dei modelli a diffusione, sono capaci di creare risultati visivi coerenti in pochissimi passaggi.

Casi d’uso:

  • Filtri AI e avatar generati on-device
  • Applicazioni AR/VR in tempo reale
  • Smart camera con miglioramento visivo istantaneo

Perché contano:
Con il passaggio all’edge computing, gli LCM permettono di ottenere prestazioni elevate anche su smartwatch e occhiali smart, senza cloud.


3. LAM – Language Action Model

I LAM combinano comprensione linguistica, memoria, pianificazione e azione. Non si limitano a suggerire, ma eseguono compiti: prenotano viaggi, interagiscono con strumenti digitali, gestiscono flussi di lavoro.

Componenti chiave:

  • LLM per comprendere il linguaggio
  • Moduli di memoria
  • Planner per task complessi
  • Interfacce per eseguire azioni via API o tool

Esempio:
Chiedi all’AI di pianificare un viaggio: un LLM suggerisce; un LAM prenota, compara prezzi, crea promemoria.


4. MoE – Mixture of Experts

I MoE sono modelli composti da molteplici “esperti” specializzati, di cui ne vengono attivati solo alcuni a seconda del compito. Questo consente efficienza computazionale e scalabilità modulare.

Casi d’uso:

  • Modelli su larga scala (es. switch transformer)
  • Sistemi multilingua
  • Assistenti specializzati (medicina, legge…)

Perché contano:
Permettono di avere modelli enormi ma leggeri all’uso, attivando solo ciò che serve.

guida modelli AI

5. VLM – Vision Language Model

I VLM combinano input testuali e visivi, elaborando immagini e parole in uno spazio semantico condiviso. Sono alla base dei modelli multimodali come GPT-4o e Gemini.

Funzionalità:

  • Risposte a domande su immagini
  • Generazione di descrizioni
  • Assistenti visivi e vocali
  • Supporto ad AR/VR e robotica

Esempio:
Carichi una foto di uno schermo rotto e chiedi: “Posso ancora usarlo?” Il VLM comprende l’immagine e ti risponde con cognizione di causa.


6. SLM – Small Language Model

Gli SLM sono versioni compatte degli LLM, progettati per rispondere rapidamente su hardware limitato, come smartphone, smart TV o dispositivi IoT.

Vantaggi:

  • Esecuzione locale, anche offline
  • Rispetto della privacy (dati non inviati al cloud)
  • Bassi consumi energetici

Casi d’uso:

  • Assistenti vocali embedded
  • Suggerimenti nei software locali (IDE, browser)
  • Applicazioni real-time in ambiti AR/robotica

guida modelli AI

7. MLM – Masked Language Model

I MLM (come BERT) funzionano mascherando parole nei testi e facendo predizioni bidirezionali. Diversamente dagli LLM, guardano sia a sinistra che a destra del testo.

Utilizzi principali:

  • Motori di ricerca semantici
  • Classificazione testuale
  • Estrazione di entità
  • Embedding per database vettoriali

Punto di forza:
Fondamentali per la comprensione profonda del contesto linguistico, restano cruciali anche nell’era post-GPT.


8. SAM – Segment Anything Model

SAM, sviluppato da Meta, è un modello rivoluzionario per la segmentazione visiva, capace di isolare con precisione qualsiasi oggetto in un’immagine, anche mai visto prima.

Caratteristiche:

  • Riconoscimento pixel-accurato
  • Zero-shot learning (segmenta oggetti sconosciuti)
  • Interazione in tempo reale

Applicazioni:

  • Diagnostica per immagini mediche
  • Realtà aumentata
  • Robotica e visione artificiale
  • Editing video e fotografia

guida modelli AI

Conclusione: l’AI non è solo questione di parole

Nel 2025, l’intelligenza artificiale è molteplice, specializzata, integrata. Non tutto è un LLM. A seconda delle esigenze – visione, azione, efficienza, privacy – esiste il modello giusto per ogni compito.

Capire le differenze non è solo teoria: significa scegliere meglio, costruire meglio, innovare davvero. Non ogni attività richiede un supercomputer. A volte basta una calcolatrice intelligente…

Articoli correlati