La via europea all’Intelligenza Artificiale “umanocentrica”

La via europea all’intelligenza artificiale, come nella tradizione del Vecchio Continente, pone l’attenzione non solo sul versante tecnologico, ma anche su quello etico, sociale e legislativo.

Pubblicato il 14 Mag 2018

Unione Europea AI

La via europea all’intelligenza artificiale, come nella tradizione del Vecchio Continente, pone l’attenzione non solo sul versante tecnologico, ma anche su quello etico, sociale e legislativo.

Come evidenziato in una dichiarazione congiunta sottoscritta nel mese di aprile da 25 Stati membri, l’approccio europeo è orientato alla cooperazione interstatale tra i Paesi, improntata a favorire lo sviluppo tecnologico attraverso un intervento mirato dei governi che comprenda anche l’accesso ai dati pubblici ed il supporto al settore con investimenti. Viene però al contempo incoraggiato anche il confronto sulle regole di salvaguardia delle persone, per un’Intelligenza Artificiale “umanocentrica”.

Del tema ne parla Massimiliano Nicotra, avvocato, Esperto di diritto delle tecnologie, membro del Blockchain Education Network Italia, in un recente articolo pubblicato su agendadigitale.eu

A sottolineare che lo sviluppo della robotica e dell’intelligenza artificiale dovrebbero mirare ad integrare le capacità umane e non a sostituirle è anche una Risoluzione del Parlamento di febbraio 2017 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti norme di diritto civile sulla robotica.

La citata Risoluzione, pur essendo tesa a fornire delle linee guida in ambito civilistico, in realtà offre numerosi spunti su cui siamo chiamati a riflettere in un’ottica di diffusione di tecnologie intelligenti.

Il quadro completo e l’analisi di Nicotra su agendadigitale.eu

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