Come il machine learning ha portato al successo la app TikTok

Il processo di selezione e di distribuzione dei contenuti che ha spinto il nuovo social in testa alle classifiche mondiali.

Pubblicato il 01 Lug 2020

Francesca Farouk

content marketing manager di XChannel

social

TikTok è una nuova app di condivisione video di lunghezza compresa tra i 15 e 60 secondi che, nel corso delle ultime settimane, si sta affermando sempre di più nel panorama digitale. App più scaricata al mondo in maggio 2020, conta oltre 1 miliardo di utenti in tutto il mondo.

Grazie alla tecnologia di ByteDance, parent company di TikTok, l’app può contare su un machine learning potentissimo che consente agli utenti di vedere i contenuti che più interessano e aumentare di conseguenza il tempo di permanenza medio, circa 80 minuti.

L’audience della piattaforma è unica: TikTok parla alla generazione Z e ai millennials, un target difficile da penetrare attraverso altri canali. Tuttavia, la crescita esponenziale dell’app ha reso possibile un aumento della penetrazione, rendendola mass appeal anche per il target 25-44.

L’esplosione dei contenuti video in quarantena

L’avvento del Covid-19 ha avuto un impatto fortissimo sulle abitudini degli italiani: costretti ad annullare i contatti sociali, la tecnologia è diventata l’unico mezzo in grado di consentire le interazioni sociali. Così si è arrivati ad aperitivi via social, lauree in streaming o festeggiamenti di compleanni grazie ad app di videochiamate di gruppo. La chiusura delle attività, ha aumentato il tempo da spendere su app e short- video app.

Il maggior tempo libero unito alla necessità di adottare modalità smart-working ha portato Facebook, Instagram, Netflix e YouTube a diminuire temporaneamente la qualità dei video per limitare qualsiasi potenziale congestione della rete.

In questo scenario TikTok ha registrato una crescita esponenziale. Il successo della nuova app di condivisione video era tangibile già prima della pandemia, ma nel corso degli ultimi mesi l’impatto nel mercato digitale è stato notevole.

TikTok deteneva già il primato come social con la soglia di attenzione più alta con 46 minuti di permanenza media al giorno per singolo utente, ma con l’avvento dello scenario odierno, questo numero è cresciuto a dismisura. Oggi, si parla di 80 minuti di permanenza.

Secondo uno studio di Wallaroo, nel mese di giugno 2020, Tik Tok ha raggiunto 800 milioni di utenti attivi.

Solo un’app per ragazzini?

Il target di TikTok è molto giovane: il 58% degli utenti è compreso tra i 18 e i 24 anni. Tuttavia, grazie alla crescita esponenziale attraversata nel corso delle ultime settimane, l’app sta diventando sempre più mass-appeal anche per le altre fasce d’età.

Il successo e le potenzialità crescenti di TikTok hanno suscitato l’interesse di molti brand, tanto da avviare un percorso finalizzato a identificare la strategia migliore per la nuova app.

I marketer e le aziende stanno popolando sempre di più la piattaforma ideando strategie ad hoc per riuscire a trovare la propria voce comunicativa all’interno di TikTok.

In che modo i social media utilizzano il machine learning

Il machine learning è la capacità delle macchine di apprendere il comportamento umano. È un processo costante di acquisizione e raccolta di dati dall’ambiente circostante che vengono utilizzati per prendere decisioni intelligenti.

Che cosa si intende con “decisioni intelligenti”?

Sono delle proposte fornite dai sistemi automatizzati che permettono di semplificare la vita.

Le aree di applicazione sono tante: le facilitazioni a disposizione nella quotidianità sono dovute alla capacità degli oggetti tecnologici di apprendere il comportamento. Ai campi delle password che si compilano in automatico alle frasi sulla tastiera del cellulare che si compilano da sole.

Il machine learning è alla base dell’AI, la capacità di rendere le macchine smart e capaci di compiere processi decisionali complessi, quanto più possibile vicini al cervello umano.

Nel corso degli ultimi anni, i settori di applicazione del machine learning si sono ampliati.

Un’esperienza digital sempre più personalizzata è ciò che richiede un mercato affollato di molteplici stimoli. Le piattaforme social sono uno di questi, e fanno a gara per accaparrarsi l’attenzione degli user in ogni momento della giornata. Chi vincerà la sfida? Instagram, Facebook, Twitter, Pinterest… o TikTok? La risposta è duplice. Da un lato trionfa chi propone l’esperienza utente più fluida e user-friendly. Dall’altra, chi riesce a produrre le tecnologie più avanzate di machine learning per adattare la piattaforma ai bisogni inespressi degli utenti.

Il 2016 segna l’ingresso del machine learning nei social media

Marzo 2016 segna l’ingresso definitivo del machine learning nella storia dei social media. Nel feed di Instagram i post non saranno più disposti in ordine cronologico, bensì secondo gusti e interessi del singolo user.

Tecnologia avanzate di apprendimento e machine learning tengono impegnati i programmatori dei social media che cercano di studiare e produrre un algoritmo che risponda in modo preciso alle esigenze di ogni singolo utente: in questo modo si può proporre a ciascuno una sezione delle notizie diversa, popolata in base ai contenuti maggiormente apprezzati in precedenza.

Per determinare le foto e i video migliori e l’ordine con cui mostrali per singolo user, le tecnologie di machine learning dei singoli social media utilizzano un mix di segnali diretti e indiretti.

I segnali diretti sono palesi e possono essere like, commenti o qualsiasi altra interazione con i contenuti.

Ci sono, però, numerosi segnali indiretti che permettono al social di scavare più a fondo nella personalità e nelle abitudini. Uno fra tanti e il tempo di permanenza sul post, ossia quanto tempo l’utente visualizza una foto, anche senza interagire. Questi meccanismi sono riassunti nell’algoritmo della piattaforma che ne determina il suo funzionamento.

Come funziona l’algoritmo di TikTok? In che modo il machine learning alla base ha decretato il suo successo?

Algoritmo di Tiktok: il segreto del suo successo

La storia dei social è scandita da date epocali, segnate da cambiamenti nel machine learning. Per TikTok è l’agosto del 2018, quanto l’app di karaoke cinese Musical.ly si fonde con TikTok, entrambe sotto l’ala di ByteDance. ByteDance è la parent company di TikTok, una delle aziende più avanzate al mondo nello sviluppo di tecnologie di machine learning, e secondo Bloomberg, la sua valutazione ha superato i 100 miliardi di dollari. L’algoritmo di TikTok ha un funzionamento tanto semplice quanto efficace. Utilizza il machine learning di ByteDance per capire, nei pochi secondi in cui l’utente visualizza il post, qual è il grado di interesse nei confronti del contenuto. Al primo ingresso sulla piattaforma vengono proposti i contenuti più disparati, in funzione di test, che poi vengono selezionati in base al grado di interazione e permanenza media dell’utente. TikTok è un’app molto veloce, che gioca sull’intrattenimento e sull’inconsapevolezza. Il feed delle notizie dell’app riflette le preferenze dello user, in quanto il machine learning ha selezionato i contenuti sulla base dei segnali involontari manifestati dall’utente.

I risultati concreti di TikTok ottenuti grazie al machine learning

I numeri parlano chiaro, adattare i contenuti agli utenti è una strategia che funziona eccome. Nel gennaio del 2019 TikTok supera 1 miliardo di utenti in tutto il mondo, risultato raggiunto in 10 anni da Facebook e in 8 da Instagram. Ciò resta sorprendente e fa riflettere su quanto le tecnologie di machine learning siano in grado di apprendere la personalità. Ma non è tutto. L’interfaccia utente e le funzionalità di TikTok l’hanno resa una piattaforma molto interessante proprio per l’engagement che riesce a creare sull’app. Si stima che un utente medio effettui più di 8 accessi al giorno, per un totale di 80 minuti al giorno di permanenza sul social. Non solo. L’engagement registrato non riguarda solo la fruizione di contenuti ma anche la loro creazione. Stando alle ultime statistiche, un utente spende in media 50+ minuti al giorno nella produzione di contenuti video da caricare sulla piattaforma. Numeri interessanti se pensiamo che il tempo di permanenza medio su Facebook non arriva a 4 minuti e quello speso per il caricamento di un post è nettamente inferiore.

Conclusioni

TikTok è in continua crescita. Oggi presidiare questa piattaforma significa offrire contenuti autentici, genuini e unici a un pubblico che sa ascoltare, con il vantaggio di raggiungere CTR a doppia cifra.

I format pubblicitari esclusivi di Tiktok consentono di creare movimenti virali di successo, stimolando lo user generated content di qualità. Il 37% dei video della piattaforma sono legati a delle challenge, per questo i brand possono fare affidamento sulla produzione di contenuti da parte dei propri follower.

Infine, i video di TikTok possono essere condivisi su altri canali – come Twitter o Instagram – aumentando così la brand awareness e il traffico verso questa nuova piattaforma.

TikTok è senza dubbio l’app del momento e i brand che riusciranno a reinventarsi, seguendo le tendenze digitali, saranno i primi a conquistare i consumatori di domani.

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