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Model Context Protocol (MCP), il nuovo standard che unifica l’ecosistema degli agenti AI



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Creato da Anthropic, il Model Context Protocol ha lo scopo di fornire ai modelli un accesso strutturato e uniforme a un vasto ecosistema di dati e strumenti, permettendo loro di combinare servizi diversi, aggiornare il proprio contesto operativo in tempo reale e agire in modo più autonomo. La sua architettura offre un’interazione scalabile e modulare tra AI e ambiente digitale

Aggiornato il 20 mag 2025

Luca Sambucci

Esperto e consulente di AI Security e AI Strategy



Model Context Protocol MCP

Il Model Context Protocol (MCP), presentato da Anthropic – l’azienda dietro a Claude AI – alla fine del 2024, cambia le carte in tavola fra i modelli di intelligenza artificiale. Pensato come uno standard aperto e universale, MCP consente ai modelli AI di collegarsi facilmente a fonti di dati, applicazioni e servizi esterni tramite un’unica interfaccia. Più che un semplice strumento di integrazione, è stato definito l’USB-C dell’AI, per la sua ambizione di superare la frammentazione tecnica, analogamente a quanto avvenuto per l’USB-C nel mondo dell’hardware.

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