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Innovazione digitale e sostenibilità per la competitività dell’Europa: il rapporto Draghi definisce il ruolo dell’AI



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Nel settore la supremazia di Usa e Cina è evidente: oltre il 70% delle startup di AI più promettenti sono basate negli Stati Uniti, con un maggiore accesso a capitali di rischio rispetto alle aziende europee. La Cina ha visto una crescita esplosiva nel numero di brevetti AI: oltre 110mila quelli concessi nel 2023, rispetto ai circa 70mila dell’UE

Pubblicato il 13 set 2024

Luca Manuelli

Direttore dell’Osservatorio di Intelligenza Artificiale Generativa – Unimarconi e docente di intelligenza artificiale



European AI Office

Il recente rapporto “The future of European competitiveness” curato da Mario Draghi rappresenta un importante richiamo all’Europa per rafforzare la sua competitività globale anche attraverso l’accelerazione nell’adozione dell’innovazione digitale. Le raccomandazioni principali del rapporto delineano un quadro complesso ma chiaro delle azioni che l’Unione Europea deve mettere in campo tempestivamente per colmare il gap tecnologico con le altre potenze globali, in particolare gli Stati Uniti e la Cina, e indirizzare con decisione l’Europa sulla strada di una crescita sostenibile e inclusiva. L’innovazione digitale, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, emerge come un driver fondamentale non solo per lo sviluppo economico, ma anche per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

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