Il 2 agosto 2025 segna una data cruciale per tutte le imprese coinvolte nel settore dell’intelligenza artificiale. L’entrata in vigore dell’AI Act non è solo un cambio normativo, ma un vero e proprio spartiacque per le aziende. L’Europa non sta solo imponendo delle regole: sta creando un nuovo standard globale che potrebbe avere impatti decisivi sul futuro delle grandi aziende tecnologiche. Il regolamento europeo, ben più severo di qualsiasi iniziativa precedente, introduce sanzioni dure e un controllo serrato che va ben oltre la gestione della privacy. La sua forza è evidente nella comparazione con il GDPR, che ora appare come una normativa relativamente mite.
Normative
AI Act: il 2 agosto entrano in vigore gli obblighi per i modelli di AI per scopi generali (GPAI)
Con l’entrata in vigore degli obblighi per i modelli GPAI, le aziende che operano nel settore dell’intelligenza artificiale si trovano di fronte a un regolamento che introduce nuove regole severe. Le sanzioni elevate e il controllo rigoroso sulle piattaforme AI segnano un cambiamento radicale per il settore tecnologico, con ripercussioni globali. Cosa devono fare le aziende per la compliance

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