Gemini Enterprise, “la nuova porta d’ingresso dell’AI sul posto di lavoro”, come la definisce Google: una piattaforma unificata che connette persone, processi e dati sotto un’unica architettura intelligente. Google l’ha presentata al suo evento “Work 2025″ il 9 ottobre.
Per Google, l’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità unica per cambiare il modo di lavorare, di gestire il business e di creare valore per i clienti. Tuttavia, la prima ondata di AI ha mostrato limiti strutturali: tecnologie isolate, poco integrate nei flussi operativi e incapaci di orchestrare attività complesse su scala aziendale.
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Un ecosistema completo e integrato
La forza di Gemini Enterprise risiede nella visione full-stack di Google. L’azienda combina infrastruttura dedicata all’AI, ricerca avanzata di DeepMind e la famiglia di modelli multimodali Gemini per offrire un sistema completo, scalabile e sicuro.
Non a caso, nove dei dieci principali laboratori di AI e la quasi totalità delle startup “unicorno” del settore già utilizzano Google Cloud. Il 65% dei clienti dell’azienda – tra cui Deutsche Telekom, Deloitte e il Dipartimento dell’Energia statunitense – ha già adottato soluzioni basate su AI.

Gemini Enterprise: un’unica interfaccia per tutta l’azienda
Alla base di Gemini Enterprise c’è un’interfaccia di chat intuitiva che collega i dipendenti con l’intelligenza artificiale aziendale. Dietro questa semplicità si cela un motore complesso basato su sei componenti chiave:
- Modelli Gemini avanzati, che costituiscono la “mente” del sistema;
- Workbench no-code, che consente a qualsiasi team di analizzare dati e automatizzare processi;
- Agenti preconfigurati di Google, pronti per attività di ricerca o analisi;
- Integrazione sicura dei dati, da Google Workspace a Salesforce o SAP;
- Governance centralizzata, per monitorare e gestire tutti gli agenti;
- Apertura all’ecosistema, con oltre 100mila partner tecnologici.
Questo approccio consente alle aziende di superare la frammentazione degli strumenti e di automatizzare interi flussi di lavoro in modo sicuro e scalabile.
Dalle riunioni alle traduzioni vocali: l’AI che migliora il lavoro
Google integra le capacità di Gemini anche all’interno delle sue applicazioni più diffuse. In Google Meet, per esempio, introduce la traduzione vocale in tempo reale, “andando oltre le parole” e catturando tono ed espressione del parlante.
Con Google Vids, invece, gli utenti possono trasformare una presentazione in un video completo, con script e voce generati dall’AI.
Nel frattempo, Google annuncia anche un Data Science Agent capace di automatizzare la preparazione e l’esplorazione dei dati, già testato da aziende come Morrisons e Vodafone.
Automazione e customer experience di nuova generazione
Uno dei fronti più concreti dell’AI aziendale resta il rapporto con i clienti. La Customer Engagement Suite di Google Cloud permette di creare assistenti conversazionali che rispondono in chat o voce, integrandosi nei canali aziendali.
Commerzbank, ad esempio, ha sviluppato il chatbot Bene, capace di gestire oltre due milioni di conversazioni e risolvere autonomamente il 70% delle richieste. Mercari, il marketplace giapponese, prevede un ritorno sull’investimento del 500% grazie alla riduzione dei carichi di lavoro del suo contact center.
AI per sviluppatori e nuova economia degli agenti
Google spinge anche sull’automazione per gli sviluppatori. Con oltre un milione di utenti in tre mesi, Gemini CLI consente di interagire con i modelli Gemini direttamente dal terminale per generare codice, automatizzare task e condurre ricerche.
Attraverso le estensioni CLI, l’AI diventa personalizzabile e integrata con servizi come GitLab, Stripe o Shopify. L’azienda parla già di una “nuova economia degli agenti”, resa possibile da protocolli aperti come Agent2Agent (A2A) e Agent Payments Protocol (AP2), sviluppati in collaborazione con partner come Mastercard, PayPal e Salesforce.
AI integrata nei prodotti dei clienti
I modelli Gemini vengono già incorporati in prodotti reali.
Klarna li utilizza per creare lookbook personalizzati che aumentano gli ordini del 50%. Mercedes-Benz li integra nei suoi assistenti vocali a bordo.
Swarovski sfrutta l’AI per campagne marketing più rapide e mirate, con un incremento del 17% nei tassi di apertura delle email.
Formazione e competenze per la nuova era dell’AI
Per sostenere questa trasformazione, Google lancia Google Skills, una piattaforma di formazione gratuita dedicata all’AI. Include anche il programma Gemini Enterprise Agent Ready (GEAR), che punta a formare un milione di sviluppatori nella creazione e implementazione di agenti.
Accanto a questa iniziativa, nasce Delta, un team d’élite di ingegneri AI di Google destinati a supportare le aziende nei progetti più complessi.






