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Quantum Made in Italy: il Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale (CITD) adotta il Piano per rendere il Paese più competitivo



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L’Italia lancia una “Strategia nazionale per le tecnologie quantistiche”: un piano ambizioso per rafforzare il ruolo del Paese nella corsa globale al quantum computing. Dal calcolo alla comunicazione, dalla formazione alla sicurezza, il documento mira a costruire un ecosistema quantistico sovrano, competitivo e connesso alle grandi sfide industriali e geopolitiche

Pubblicato il 10 lug 2025



Strategia Italiana Tecnologie Quantistiche

La “Strategia Italiana per le Tecnologie Quantistiche” è molto più di un documento programmatico: è la dichiarazione d’intenti con cui l’Italia intende posizionarsi tra i protagonisti della prossima rivoluzione tecnologica. Il piano, approvato il 10 luglio 2025 dal Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale (CITD) – presieduto dal sottosegretario Alessio Butti – è stato redatto da un gruppo di esperti scientifici e rappresentanti istituzionali (tra cui MUR, MIMIT, Difesa, ACN e Dipartimento per la Transizione Digitale) e intende mettere a sistema le risorse esistenti, valorizzare i risultati della ricerca e guidare lo sviluppo industriale in un settore cruciale per la sovranità tecnologica nazionale ed europea.

A coordinare il gruppo di esperti è Tommaso Calarco, professore ordinario di Fisica all’Università di Bologna. Una prima bozza del testo della Strategia è stata pubblicata a fine febbraio per una consultazione aperta che ha permesso di raccogliere suggerimenti e osservazioni per la stesura definitiva del Piano nazionale.

“La Strategia italiana per le tecnologie quantistiche è la nostra scelta di stare dentro le nuove sfide da protagonisti – spiega il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini -. L’Italia è capofila di una trasformazione epocale. Come MUR siamo orgogliosi di questo traguardo che è anche un formidabile punto di partenza. Abbiamo istituito il gruppo di lavoro, seguito passo per passo la redazione del Piano nazionale, ora siamo in pista, pronti a far meglio di chiunque”.


Le tecnologie quantistiche come priorità strategica

Le tecnologie quantistiche non sono un campo di ricerca esoterico: rappresentano un settore strategico per la sicurezza, l’economia, la scienza e l’innovazione. La strategia italiana riconosce cinque pilastri fondamentali attorno ai quali ruota lo sviluppo del quantum:

  • Calcolo quantistico, per superare le prestazioni dei computer classici in crittografia, simulazione, AI e ottimizzazione, con l’obiettivo di arrivare al Fault Tolerant Quantum Computing.
  • Simulazione quantistica, per modellare sistemi atomici complessi e accelerare scoperte nei materiali, nei farmaci e nelle biotecnologie.
  • Comunicazione quantistica, che promette trasmissioni inviolabili e prepara il terreno per una quantum internet sicura.
  • Metrologia e sensoristica quantistica, capace di misurazioni ultra precise con applicazioni in medicina, navigazione e difesa.
  • Scienza quantistica di base, fondamento teorico e sperimentale per tutte le applicazioni, dalla decoerenza alla termodinamica quantistica.

Strategia Italiana Tecnologie Quantistiche

Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alessio Butti: “Con l’approvazione della Strategia, l’Italia conferma la sua ambizione di essere all’avanguardia nelle tecnologie quantistiche. Investimenti mirati e collaborazioni strategiche rafforzeranno il nostro ecosistema digitale, aprendo nuove opportunità per ricerca, industria e società”.

“La Strategia segna un passo decisivo che rafforza la posizione italiana sulle tecnologie di frontiera e sul post quantum”, commenta Bruno Frattasi, direttore generale di ACN. “Si tratta del primo passo verso l’attuazione di un vero e proprio ecosistema quantistico resiliente e sovrano, che favorisca la crescita delle start-up e, grazie al connubio con la ricerca scientifica, trasforma la scienza pionieristica in applicazioni pronte per il mercato”.

Strategia Italiana per le Tecnologie Quantistiche per l’Italia: punti di forza, fragilità e scenari globali

Il panorama nazionale è in espansione, con una ricerca distribuita su tutto il territorio e una discreta presenza industriale, ma restano gap significativi rispetto ai big player internazionali. Il finanziamento pubblico per le TQ in Italia (227,4 milioni di euro tra 2021 e 2024) è ancora inferiore a quello di Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti.

Punti di forza dell’Italia sono:

  • Eccellenza in Quantum Sensing e Quantum Communication.
  • Reti accademiche diffuse.
  • Presenza di start-up software-oriented e grandi aziende nella domanda tecnologica.

Debolezze critiche:

  • Ritardo nello sviluppo dell’hardware quantistico.
  • Carenza di fonderie e investimenti in deep tech.
  • Difficoltà ad attrarre e trattenere talenti.
  • Scarsa consapevolezza pubblica e mancanza di standard condivisi.

Opportunità:

  • Accesso a progetti e infrastrutture europee.
  • Valorizzazione dei giovani ricercatori.
  • Ruolo guida in settori verticali emergenti.

Rischi:

  • Dipendenza tecnologica da altri Paesi.
  • Attacchi informatici futuri con tecniche “harvest now, decrypt later”.
  • Mancanza di una strategia industriale europea coordinata.

Le azioni per sviluppare il potenziale quantistico

La Strategia delinea una roadmap articolata di linee d’azione scientifiche, industriali e sociali, tra cui:

  • Scienza di base: progettare nuove architetture quantistiche, migliorare le misurazioni e approfondire i fenomeni di entanglement.
  • Calcolo quantistico: superare l’era NISQ, sviluppare algoritmi ibridi e valorizzare la sinergia con l’ecosistema HPC europeo.
  • Simulazione quantistica: promuovere l’accesso a simulatori avanzati per industrie e ricerca.
  • Comunicazione quantistica: costruire reti quantum-ready e resilienti, abilitare la distribuzione di risorse quantistiche.
  • Metrologia e sensoristica: prototipare e certificare sensori quantistici per settori strategici come aerospazio, energia e biotecnologie.
  • Tecnologie abilitanti: investire in materiali, criogenia, fotonica, microelettronica e supply chain.

Formazione, standard, awareness: i pilastri trasversali

L’evoluzione del quantum richiede investimenti non solo in ricerca, ma anche in capitale umano e cultura tecnologica. Tra le raccomandazioni strategiche:

  • Formazione e forza lavoro: percorsi interdisciplinari, dottorati industriali, programmi specifici per professionisti.
  • Standardizzazione: partecipazione attiva a organismi come JTC22, sviluppo di guide e strumenti di benchmarking.
  • Comunicazione: creare una diffusa alfabetizzazione quantistica nella società, dalle scuole ai vertici aziendali.
  • Ecosistema industriale: acceleratori, fondi dedicati, accesso alle infrastrutture e continuità di investimenti pubblici-privati.

Una governance agile per un’implementazione efficace

Una strategia di questa portata ha bisogno di un modello di governance solido e inclusivo. I principi guida della governance quantistica italiana includono:

  • Coinvolgimento degli stakeholder lungo tutta la catena del valore.
  • Integrazione della sicurezza nazionale.
  • Meccanismi finanziari chiari e coordinamento interministeriale.

La roadmap governance proposta si articola in tre fasi:

  1. Comitato permanente per le Tecnologie Quantistiche presso il MUR.
  2. Polo Nazionale della Quantistica (PNQ) con struttura decisionale e operativa, sul modello della dimensione Subacquea.
  3. Fondazione Quantum, come hub di convergenza tra investimenti pubblici e privati.

Strategia Italiana per le Tecnologie Quantistiche: verso una sovranità quantistica italiana

L’obiettivo finale? Dotare l’Italia degli strumenti per agire in modo forte e proattivo nelle partnership europee e globali, definendo politiche condivise, standard comuni e investimenti congiunti. La corsa quantistica è già iniziata e il nostro Paese vuole evitare il ruolo di semplice spettatore.

In un’epoca in cui l’informazione si muove a velocità quantistiche, l’Italia intende costruire un ecosistema resiliente, competitivo e sovrano, capace di trasformare la scienza di frontiera in soluzioni tangibili.

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