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UE, 1,1 miliardi sull’AI: adozione industriale e ricerca scientifica al centro del piano



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La Commissione Europea accelera sull’adozione dell’intelligenza artificiale e sulla ricerca. Accanto alla Apply AI Strategy mette in campo l’AI Science Strategy, dedicata al potenziamento della ricerca scientifica. Stanziati 1,1 miliardi di euro. L’obiettivo è chiaro: consolidare la posizione del continente in una tecnologia emergente che sta ridefinendo gli equilibri economici e industriali globali

Pubblicato il 8 ott 2025



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Voglio che il futuro dell’intelligenza artificiale sia costruito in Europa”, ha dichiarato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, illustrando i nuovi piani dell’Unione per promuovere l’adozione e la ricerca sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo è chiaro: consolidare la posizione del continente in una tecnologia emergente che sta ridefinendo gli equilibri economici e industriali globali.


Due strategie per accelerare adozione e ricerca

La Commissione ha annunciato due iniziative principali:

  • Apply AI Strategy, pensata per accelerare l’uso dell’AI nei settori industriali chiave e nella pubblica amministrazione;
  • AI in Science Strategy, dedicata al potenziamento della ricerca scientifica basata su AI.
Henna Virkkunen

“Aiuteremo le nostre imprese e i settori strategici – dalla manifattura alla sanità fino al settore pubblico – a utilizzare l’intelligenza artificiale per offrire benefici concreti ai cittadini europei, rafforzare la nostra competitività e consolidare la sovranità tecnologica”, ha spiegato Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva della Commissione e principale responsabile per la politica digitale di Bruxelles.

AI in Science Strategy

Accanto al programma Apply AI, la strategia “AI in Science” mira a posizionare l’Unione Europea come polo globale per l’innovazione scientifica guidata dall’intelligenza artificiale. Al suo centro si trova il RAISE – Resource for AI Science in Europe, un istituto virtuale europeo creato per riunire e coordinare le risorse legate all’AI, favorendo sia lo sviluppo di nuove tecnologie sia la loro applicazione nel campo scientifico.


Azioni strategiche

  • Eccellenza e talenti – Misure per attrarre talenti scientifici e professionisti altamente qualificati da tutto il mondo, invitandoli a “Choose Europe”. Il piano prevede 58 milioni di euro destinati, attraverso il progetto pilota RAISE, a reti di eccellenza e reti di dottorato per formare, trattenere e attrarre i migliori talenti nel campo dell’AI e della ricerca scientifica.
  • Capacità di calcolo600 milioni di euro provenienti da Horizon Europe per potenziare e ampliare l’accesso alla potenza di calcolo necessaria alla ricerca scientifica. L’investimento garantirà agli scienziati e startup europee un accesso dedicato alle AI Gigafactories.
  • Finanziamenti alla ricerca – L’obiettivo è raddoppiare gli investimenti annuali di Horizon Europe sull’AI, superando i 3 miliardi di euro, compreso un raddoppio dei fondi dedicati all’AI applicata alla scienza.
  • Dati – Sostegno agli scienziati per identificare le lacune strategiche nei dati e per raccogliere, curare e integrare i dataset necessari allo sviluppo dell’IA nel campo scientifico.
UE AI Science Strategy

Il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea (JRC) contribuisce a entrambe le strategie, fornendo valutazioni tecniche, studi settoriali e un nuovo rapporto sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulla scienza e sulle pratiche di ricerca.


Prossimi passi

Per sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale, l’Europa deve garantire un accesso fluido a dati di alta qualità e ben strutturati. A tal fine, la Commissione Europea presenterà alla fine di ottobre 2025 una Strategia per l’Unione dei Dati, volta ad allineare meglio le politiche sui dati alle esigenze delle imprese, del settore pubblico e della società.

Il prossimo grande appuntamento sarà l’AI in Science Summit (Copenaghen, 3-4 novembre 2025), organizzato congiuntamente dalla Commissione e dalla Presidenza danese. L’evento riunirà decisori politici, ricercatori e rappresentanti dell’industria, e sarà l’occasione per presentare e lanciare le iniziative previste dalla strategia “AI in Science”, tra cui il progetto pilota RAISE e una campagna di impegni del settore privato.


La sfida della dipendenza tecnologica

Le nuove strategie arrivano in un momento di crescente preoccupazione per la dipendenza dell’Europa da aziende tecnologiche straniere, soprattutto statunitensi e cinesi.
Uno dei documenti strategici sottolinea il rischio che “le dipendenze esterne della catena tecnologica dell’AI possano essere utilizzate come arma, aumentando la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento da parte di attori statali e non statali”.

In un contesto globale sempre più protezionista, Bruxelles punta dunque a rafforzare la propria autonomia digitale e a ridurre i rischi geopolitici legati alla tecnologia.


Investimenti e infrastrutture per la sovranità digitale

Per sostenere le due strategie, la Commissione prevede di mobilitare 1,1 miliardi di di euro. Tra le iniziative in programma:

  • la creazione di centri di screening avanzato basati su AI per la sanità;
  • lo sviluppo di modelli di frontiera e sistemi di AI agentica applicabili in settori come la manifattura e la farmaceutica;
  • la realizzazione di un hub virtuale per la ricerca sull’AI, con accesso a risorse computazionali, dataset avanzati e finanziamenti.

Bruxelles promuove inoltre un approccio “AI first”, volto a spingere le imprese europee ad adottare l’AI come strumento per la risoluzione di problemi concreti.


“Soluzioni più intelligenti, rapide e accessibili”

Ursula Von der Leyen

Von der Leyen ha ribadito che l’obiettivo è mettere l’innovazione al servizio dei cittadini europei: “Quando usiamo l’intelligenza artificiale, possiamo trovare soluzioni più intelligenti, più rapide e più accessibili”. E ha aggiunto: “L’adozione dell’AI deve essere diffusa, e con queste strategie accelereremo il processo”.


La Commissione lancia l’AI Act Service Desk e la Piattaforma Unica d’Informazione

Parallelamente, la Commissione ha lanciato un tool interattivo di conformità per aiutare aziende e autorità pubbliche a rispettare l’AI Act, la normativa europea che disciplina lo sviluppo, la commercializzazione e l’uso dei sistemi di AI.

Per garantire un’attuazione fluida ed efficace dell’AI Act e offrire la certezza giuridica necessaria per far crescere un’intelligenza artificiale affidabile e favorire l’innovazione in tutta Europa, la Commissione Europea ha lanciato l’AI Act Service Desk e la Piattaforma Unica d’Informazione sull’AI Act.


Un punto di riferimento centrale per comprendere e applicare l’AI Act

Prevista dallo stesso regolamento, la Piattaforma Unica d’Informazione fungerà da hub centrale in cui le parti interessate potranno trovare tutte le informazioni rilevanti sull’AI Act, esplorarne i contenuti, comprendere come si applica e accedere a linee guida personalizzate per la sua attuazione.

Oltre a contenere informazioni utili, FAQ e risorse – inclusi i materiali forniti dagli Stati membri – la piattaforma offre anche strumenti digitali dedicati, tra cui:

  • Compliance Checker: uno strumento pensato per aiutare i soggetti interessati a capire se sono soggetti a obblighi legali e quali passi devono compiere per conformarsi;
  • AI Act Explorer: un tool online che consente di navigare in modo intuitivo tra i diversi capitoli, allegati e considerando del regolamento;
  • Modulo online per inviare domande all’AI Act Service Desk, un team di professionisti esperti che lavora a stretto contatto con l’AI Office.

Restano le voci critiche delle imprese

Tuttavia, alcune voci del settore restano critiche. Gruppi di pressione e dirigenti di aziende europee come Mistral AI e ASML Holding hanno chiesto di sospendere l’applicazione della legge, sostenendo che la complessità normativa rischia di frenare l’innovazione e impedire all’Europa di diventare leader globale nel campo dell’intelligenza artificiale.


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