La rapida evoluzione dell’AI in generale, e dell’AI generativa (GenAI) in particolare, ha messo a disposizione uno strumento straordinariamente potente, il cui utilizzo è ancora in fase di esplorazione e apprendimento. Le potenzialità della tecnologia sono sorprendenti, ma ora è fondamentale affrontare in modo concreto il suo impatto reale sul business.
Competenze, governance e cultura sono essenziali per rendere l’AI generativa (GenAI) un successo. Un recente studio di IBM ha rilevato che, sebbene i CEO a livello globale riconoscano la necessità di una governance per la GenAI, solo il 39% ha dichiarato di avere una buona governance in atto. Tuttavia, sono spinti a correre rischi e a fare investimenti significativi nell’AI generativa, anche senza comprenderne appieno il valore. Questo perché il timore di rimanere indietro rispetto ai competitor e perdere potenziali opportunità sarebbe ancora più grande.
Mentre le aziende investono in AI generativa, gli hacker continuano a prendere di mira i dipendenti utilizzando l’AI per generare e-mail di phishing, messaggi e persino deepfake sempre più sofisticati. In una delle più grandi frodi aziendali conosciute fino ad oggi, un dipendente del settore finanziario ha trasferito oltre 25 milioni di dollari a truffatori che utilizzavano la tecnologia deepfake per impersonare il Chief Financial Officer (CFO) di un’azienda durante una videochiamata.
La governance dell’AI rappresenta un’opportunità unica. Nell’azienda di cui sono direttore informatico, un team interfunzionale guida l’impegno globale relativo alla governance e all’implementazione della GenAI per quasi 10mila dipendenti. L’obiettivo è coltivare una cultura aziendale in cui i lavoratori apprendano come sfruttare l’AI generativa in modo sicuro, beneficiando al contempo dei suoi vantaggi in termini di efficienza.
Creare linee guida e una governance per utilizzare l’AI generativa in modo più sicuro, protetto ed efficace, coltivando al contempo una cultura aziendale attorno all’intelligenza artificiale, è essenziale per il successo dell’AI generativa nel business.
Ecco tre passi fondamentali per sviluppare una governance e una cultura in un’organizzazione, spianando la strada al successo con l’AI.
Stabilire una struttura di governance per l’AI
Questo primo passo cruciale rappresenta in punto di partenza del percorso con l’AI. Se da un lato è facile immergersi subito nell’adozione in una nuova tecnologia come l’AI generativa, dall’altro è saggio fare un passo indietro e strutturare una strategia su come sfruttarla all’interno dell’organizzazione.
L’integrazione efficace dell’AI inizia con una solida struttura di governance. Per stabilire una governance per l’AI, è necessario definire un insieme di principi chiave che riflettano i valori dell’organizzazione e coprano aspetti come la privacy dei dati, la sicurezza e l’uso etico dell’AI.
Un comitato di governance o di direzione definisce le linee guida su come utilizzare l’AI generativa in modo sicuro e protetto. Questo gruppo dovrebbe essere interfunzionale e includere dirigenti di alto livello provenienti dalle diverse unità aziendali dell’organizzazione, oltre a rappresentanti del settore legale e della sicurezza. Insieme, determinano i migliori strumenti, piattaforme e standard per l’azienda, stabilendo le fondamenta di sicurezza, privacy e legalità per guidare il percorso con l’AI generativa.
Senza un organo di governance adeguato, l’azienda non è in grado di affrontare potenziali problemi legati a privacy, riservatezza o perdita di dati. Supponiamo, ad esempio, che i dipendenti utilizzino l’AI generativa ‘x’, inserendo informazioni aziendali riservate o strategiche nell’ambito del loro lavoro. Se questo rischio non venisse identificato, esaminato e mitigato, tali informazioni aziendali potrebbero essere utilizzate per addestrare ulteriormente l’algoritmo dell’AI generativa ‘x’ e potenzialmente divulgare informazioni private dell’azienda al pubblico.
I rischi legali
I rischi legali sono un’altra preoccupazione in rapida crescita per le aziende. Le cause legali contro le aziende di AI stanno aumentando, specialmente quando i loro modelli includono informazioni riservate, protette da copyright o proprietarie. Inoltre, le aziende che utilizzano servizi che violano i diritti di terze parti potrebbero essere anch’esse ritenute responsabili o citate in giudizio. Un modello di governance efficace serve a garantire che siano in atto protezioni legali. Ad esempio, assicurarsi che l’accordo con un fornitore di servizi di AI includa una forte clausola di indennità a favore dell’azienda aiuterà a ridurre l’esposizione ai rischi nel caso si venisse citati in giudizio per l’uso della soluzione di AI fornita.
Prima di intraprendere un percorso di AI per un’organizzazione, è fondamentale creare un team di governance o un comitato di direzione per supervisionare il processo. I rischi – e i benefici – sono troppo grandi per lasciare l’uso dell’AI generativa al caso. Tuttavia, la governance non deve essere percepita come un freno all’innovazione.
Si tratta di creare un ambiente in cui i dipendenti possano sfruttare l’AI generativa per una maggiore efficienza e innovazione, ma in modo sicuro. L’attenzione dovrebbe essere rivolta all’allineamento con i valori aziendali e alla creazione di un ambiente sicuro per un percorso con l’AI.

Rendere operativa l’eccellenza dell’AI
Una volta stabilite le regole fondamentali, il passo successivo è implementare le politiche di governance di base, gli strumenti, le piattaforme e gli standard dell’AI generativa. Per garantire una transizione fluida e il miglioramento continuo, è essenziale creare un comitato operativo o un centro di eccellenza che renda l’AI generativa una parte integrante dell’organizzazione.
Il comitato operativo sviluppa un’architettura comune, un framework e casi d’uso che l’intera azienda può sfruttare rispettando le linee guida stabilite dal comitato di governance. Idealmente, la piattaforma di AI dovrebbe allinearsi con le altre piattaforme tecnologiche standardizzate nell’azienda. Adottando questo approccio, è possibile sviluppare strumenti di AI generativa proprietari in modo che tutti all’interno dell’organizzazione possano utilizzare l’AI in modo sicuro, mantenendo le informazioni all’interno dei confini aziendali: le informazioni non verranno quindi utilizzate da entità esterne per addestrare modelli di AI.
Questo approccio democratizza l’uso dell’AI generativa. La natura della tecnologia consente a chiunque, sia un utente aziendale che un membro del team IT, di diventare molto competente nell’utilizzo dell’AI grazie agli strumenti messi a disposizione in tutta l’organizzazione.
Trasformare i principi dell’AI in politiche attuabili che le organizzazioni possano seguire in modo efficace e responsabile è una sfida significativa. Mentre la governance sviluppa la roadmap guida e il comitato operativo si occupa di fornire piattaforme, strumenti e casi d’uso per l’AI, il successo reale dipende dalla capacità di far sì che i dipendenti adottino gli strumenti di AI generativa. Ed è qui che entra in gioco la cultura aziendale.
Costruire una cultura dell’AI
È il tocco umano che dà vita alla cultura dell’AI. Nell’azienda di cui sono il direttore informatico esiste una cultura dell’AI a 360 gradi: funziona sia dal basso verso l’alto che dall’alto verso il basso. Questo approccio permette alle persone di tutti i livelli dell’organizzazione di condividere la loro passione e conoscenza sull’AI.
Questo approccio multiplo include un programma di formazione per trainer, formazione per la leadership esecutiva, programmi di eventi e altro ancora. Nel programma di formazione per trainer, ad esempio, circa 90 dipendenti si sono offerti volontari per un’intensa formazione sull’AI generativa volta a formare altri team all’interno dell’organizzazione.
Formare i responsabili sull’uso dell’AI
È prevista anche la formazione dei responsabili sull’uso dell’AI specificamente per le loro aree, come finanza, marketing e vendite. I leader poi condividono ciò che hanno appreso con i loro team. Anche i leader senior partecipano e guidano con l’esempio, imparando a conoscere gli strumenti di AI generativa e sfruttandoli, incoraggiando i loro team a fare lo stesso. Inoltre, ogni dipendente riceverà una formazione sulla GenAI. Questo li aiuterà a migliorare le proprie competenze, costruire una base di comprensione, ridurre la paura dell’AI e adottare più ampiamente gli strumenti interni di AI.
È importante promuovere una cultura che supporti l’apprendimento e l’innovazione quando si tratta di AI generativa. Incoraggiare chi utilizza la GenAI a condividere le loro esperienze legate al lavoro e all’apprendimento con questa nuova tecnologia, fornendo così opportunità di conoscenza e formazione ai sostenitori dell’AI.
La cultura dell’AI si costruisce in questo modo, man mano che un numero sempre maggiore di dipendenti utilizza l’AI generativa e impara a sfruttarne al massimo le potenzialità.
Conclusioni
La GenAI in azienda non è solo per i data scientist. Le sue capacità possono essere sfruttate in tutta l’organizzazione da ogni dipendente.