L’intelligenza artificiale può avere un doppio effetto sul divario di genere: da un lato rischia di peggiorarlo, perché spesso si basa su dati che riflettono pregiudizi già esistenti, con il rischio di perpetuarli. Dall’altro lato, se sviluppata e usata responsabilmente, l’AI può diventare uno strumento potente per identificare e correggere queste disuguaglianze, e per dare alle donne nuove opportunità per percorsi professionali soddisfacenti e remunerativi.
scenari
Gender gap: solo il 37% delle donne usa strumenti di AI generativa contro il 50% degli uomini
L’intelligenza artificiale può ampliare o ridurre il divario di genere: se basata su dati distorti rischia di perpetuare disuguaglianze, ma se sviluppata in modo inclusivo può promuovere pari opportunità. L’adozione squilibrata dell’AI penalizza le donne, riducendo accesso, competenze e ruoli chiave, mentre politiche e governance inclusive restano cruciali per un futuro equo
head of Corporate Communication di Italtel

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