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Cloud e intelligenza artificiale per scalare l’innovazione: l’Italia accelera con Opening Future



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La trasformazione digitale dell’Italia passa attraverso un nuovo modello di collaborazione tra pubblico e privato. Con il progetto congiunto Opening Future, nato dalla partnership tra Google Cloud, Intesa Sanpaolo e TIM Enterprise, cloud computing e intelligenza artificiale diventano strumenti concreti per la crescita del Paese

Pubblicato il 21 nov 2025



Intesa-TIM-Google

L’Italia continua a muoversi su un terreno digitale ancora diseguale. Secondo il Digital Decade Country Report 2025 della Commissione europea, l’8,2% delle imprese italiane utilizza tecnologie di intelligenza artificiale, un dato in linea con la media europea (8%), mentre solo il 34% adotta servizi di cloud computing, contro una media UE del 45%.

Il divario si riflette anche sulle competenze digitali di base, possedute dal 45,8% della popolazione adulta, rispetto a una media europea del 54%. È un gap che si amplia tra giovani e adulti, e che limita la capacità del Paese di sfruttare appieno le potenzialità delle tecnologie emergenti.

Nonostante questo, l’Italia mostra progressi significativi in alcuni ambiti: la copertura 5G ha superato ormai il 90% del territorio, e i servizi pubblici digitali – in particolare in ambito sanitario e amministrativo – si collocano sopra la media europea per disponibilità e utilizzo. Restano però nodi strutturali difficili da sciogliere: la carenza di professionisti ICT, che in Italia rappresentano solo il 3,8% della forza lavoro contro il 4,9% della media UE, e la lentezza con cui le piccole e medie imprese adottano soluzioni basate su cloud e intelligenza artificiale.

Il risultato è un Paese con un potenziale tecnologico elevato, ma ancora incapace di valorizzarlo pienamente. Il divario tra chi ha accesso alle tecnologie e chi ne resta escluso non è solo tecnico, è anche culturale e formativo.

È in questa prospettiva che nasce Opening Future, il progetto congiunto di Google Cloud, Intesa Sanpaolo e TIM Enterprise, ideato per accelerare la trasformazione digitale italiana promuovendo la diffusione delle competenze e un’adozione consapevole dell’AI e del cloud.

Il progetto fa parte di un disegno più ampio che ha già portato Intesa Sanpaolo a migrare il proprio sistema informativo nelle due Region italiane di Google Cloud a Torino e Milano, ospitate nei data center di TIM Enterprise, costruiti secondo i più alti standard di sicurezza e sostenibilità.

Le nuove infrastrutture Cloud non solo abilitano servizi di AI e data analytics di nuova generazione, ma diventano anche leve per la cloud transformation delle imprese e della pubblica amministrazione.

Il Centro di eccellenza per AI e cloud a Torino

Il centro operativo di Opening Future si trova a Torino, nelle Officine Grandi Riparazioni (OGR), dove sorge il Centro di eccellenza per l’AI e il Cloud. Qui prende vita un laboratorio di ricerca applicata e sperimentazione, una ‘piazza tecnologica’, che riunisce imprese, startup, scuole, università e giovani professionisti per sviluppare prototipi e soluzioni innovative basate su cloud e intelligenza artificiale, in grado di trasformare i processi e offrire servizi sempre più evoluti e flessibili alla clientela.

In questo scenario, Opening Future si propone come un motore di connessione tra tecnologia e territorio, un’infrastruttura non solo digitale ma anche sociale, pensata per trasformare la capacità innovativa in valore concreto. Il Centro di eccellenza di Torino integra formazione, ricerca e sperimentazione, creando le condizioni per una collaborazione stabile tra imprese, istituzioni e mondo accademico.

Per le PMI e le startup, Opening Future rappresenta anche un trampolino di crescita: workshop, percorsi di coaching e formazione, accompagnano le imprese nella migrazione al cloud e nell’adozione delle tecnologie di intelligenza artificiale.

Ad esempio, il ciclo di incontri Funder’s Trial, realizzato con Italian Angels for Growth, sostiene le startup del territorio nelle prime fasi del loro sviluppo, con attività di mentoring, networking e accesso agli strumenti messi a disposizione dai partner. In questa visione, la formazione diventa una leva strategica per la competitività e l’inclusione, e non un elemento accessorio.

La formazione per le nuove generazioni

Parallelamente, il progetto guarda al futuro investendo nella formazione delle nuove generazioni. Con Roll Cloud – Lavorare sulla nuvola, realizzato insieme alla Fondazione Mondo Digitale, oltre duemila studenti piemontesi e lombardi hanno scoperto le nuove professioni legate al cloud e all’intelligenza artificiale, attraverso percorsi di orientamento e laboratori.

L’iniziativa si è estesa quest’anno anche al mondo universitario, con i workshop SkillUp Days, offrendo a studenti e giovani laureati occasioni concrete per sviluppare competenze digitali e comprendere come l’intelligenza artificiale possa essere applicata nei diversi ambiti disciplinari.

Opening Future ha inoltre partecipato alla RomeCup, l’evento annuale della Fondazione dedicato a robotica e AI, contribuendo a diffondere la cultura dell’innovazione e del lavoro del futuro tra scuole, università e imprese.

E per i più piccoli, il progetto Intelligenza illustrata, curato dall’illustratore Fernando Cobelo, affronta con linguaggi creativi i temi etici e sociali dell’Intelligenza Artificiale con gli studenti delle scuole elementari.

Cultura digitale e inclusività

L’innovazione non può essere davvero tale se non è accessibile e inclusiva. In collaborazione con SheTech – ente no profit che vuole contribuire concretamente a portare la parità di genere nel mondo digital e tech -, Opening Future ha coinvolto migliaia di partecipanti in corsi e workshop dedicati alle competenze digitali, alla leadership femminile e allo sviluppo delle soft skills.

Gli incontri, ospitati anche nel Centro di eccellenza di Torino, affrontano temi che vanno dal prompt engineering alla comunicazione autentica al team working, con l’obiettivo di ridurre il gender gap e favorire la presenza delle donne nei settori STEM.

L’impegno inclusivo di Opening Future si estende anche ai territori meno digitalizzati: professionisti di Intesa Sanpaolo, TIM Enterprise e Google Cloud mettono a disposizione la propria competenza ed esperienza nei percorsi formativi realizzati nelle scuole e per le imprese. Una rete di collaborazione che unisce pubblico, privato e terzo settore, rafforzando la coesione sociale attraverso la tecnologia.

Un futuro digitale etico e competitivo per l’Italia

A quattro anni dal suo avvio, Opening Future si è affermato come un modello concreto di cooperazione tra pubblico e privato, capace di generare impatti tangibili. Oltre 21mila persone coinvolte, 3.200 ore di formazione erogate e più di 4.500 startup e PMI supportate. Ma il risultato più importante non si misura solo nei numeri. Il progetto sta contribuendo a ridefinire il significato stesso di innovazione nel Paese: da processo tecnico a fenomeno culturale. L’incontro tra AI e Cloud non è più solo una questione di potenza di calcolo o velocità di servizio, ma di visione collettiva.

E forse è qui che si gioca la partita decisiva: quella di un’Italia che, grazie a iniziative come Opening Future, non si limita a colmare un gap digitale, ma costruisce un ecosistema di innovazione condivisa, dove la tecnologia diventa un linguaggio comune per crescere insieme.

Articolo realizzato in collaborazione con Google Cloud, Intesa Sanpaolo e TIM Enterprise

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