Normative

Intelligenza artificiale e privacy: confronto fra gli elementi essenziali



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Il Regolamento Europeo sulla protezione dei dati considera gli algoritmi ambito di applicabilità materiale se hanno a oggetto dati personali. L’art. 4 del GDPR recita “[…] qualsiasi operazione o insieme di operazioni che possono essere effettuate o meno con mezzi automatici e applicate a dati o gruppi di dati personali”. Nel complesso, i dati raccolti attraverso soluzioni di AI devono rispondere a criteri di adeguatezza…

Pubblicato il 11 apr 2025

Massimo Zampetti

Partner – Data Protection Officer



AI gdpr

Le considerazioni circa la massiccia raccolta di dati “personali e non” che le soluzioni di intelligenza artificiale sono solite operare offrono spunti interessanti ma anche preoccupazione. L’AI mira di fatto a costruire macchine e/o sviluppare algoritmi in grado di imitare autonomamente l’intelligenza umana, con il fine di risolvere problemi e casi di natura complessa. I dati diventano benzina pura, fonte di energia che alimenta il complesso meccanismo capace di progredire in modo strettamente correlato alla quantità di informazioni processate. È dunque inevitabile riflettere quanto tale scenario risulti avvincente se si considera l’utilità di impiego in svariati contesti operativi, implicando in qualche caso potenziali rischi di compromissione e di violazione dei dati personali. Una domanda lecita sorge spontanea: con l’intelligenza artificiale, la nostra privacy è davvero a rischio?

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