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OpenAI e Intuit: l’intesa che porta i dati finanziari personali dentro ChatGPT



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L’intesa, da 100 milioni di dollari, consentirà di creare nuovi agenti AI capaci di gestire attività complesse, mentre entrambe le aziende puntano a espandere servizi e ricavi

Pubblicato il 18 nov 2025



openAI Intuit

OpenAI ha raggiunto un’intesa pluriennale da 100 milioni di dollari con Intuit, la società di software per tasse e contabilità che controlla piattaforme come TurboTax, Credit Karma, QuickBooks e Mailchimp. L’obiettivo è integrare le applicazioni di Intuit all’interno di ChatGPT, ampliando le funzionalità del chatbot e le sue fonti di ricavo.

Accesso ai dati finanziari di oltre 100 milioni di utenti

Con l’accordo, ChatGPT potrà collegarsi – solo su base volontaria degli utenti – ai dati gestiti dalle app di Intuit, che contano circa 100 milioni di utilizzatori. La società precisa che manterrà il controllo su quali informazioni condividere, sottolineando l’impegno alla tutela della privacy dei clienti.

Agenti AI per attività complesse

L’integrazione permetterà a Intuit di usare la tecnologia di OpenAI per creare agenti AI capaci di rispondere a domande complesse, prevedere il flusso di cassa o elaborare bozze di dichiarazioni fiscali. Secondo le due aziende, questa sinergia aprirà la strada a servizi più evoluti e personalizzati.

Le dichiarazioni dei vertici

Fidji Simo, a capo della divisione applicazioni di OpenAI, ha affermato che la collaborazione aiuterà “tutti a prendere decisioni finanziarie più intelligenti e costruire un futuro più sicuro”.
Il CEO di Intuit, Sasan Goodarzi, ha dichiarato che l’accordo “sbloccherà crescita” per entrambe le compagnie combinando i modelli finanziari proprietari di Intuit con le capacità dell’AI di OpenAI.

OpenAI accelera sulle partnership

Dopo il lancio di ChatGPT nel 2022, OpenAI ha concentrato lo sviluppo soprattutto sugli utenti individuali, mantenendo un vantaggio su concorrenti come Claude di Anthropic e Grok di xAI.
Ora però la società sta intensificando la ricerca di partnership commerciali, come già fatto con Expedia, Figma, Zillow e Spotify.

Obiettivi di crescita e investimenti colossali

Il CEO Sam Altman ha recentemente dichiarato che OpenAI prevede di superare i 20 miliardi di dollari di ricavi annualizzati entro fine anno, con l’ambizione di arrivare a “centinaia di miliardi entro il 2030”. L’azienda, ancora fortemente in perdita, ha comunque impegnato 1,4 trilioni di dollari per potenziamenti infrastrutturali nell’arco degli otto anni a venire.

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