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AI e strategie data-driven nel settore dei consumer goods



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Il report fotografa un settore in trasformazione, dove l’adozione dell’AI e l’evoluzione verso modelli data-driven sono le priorità dei leader globali. L’indagine mostra le opportunità e le sfide dell’impresa agentica, tra innovazione, fiducia dei consumatori e qualità dei dati. Il 90% degli intervistati prevede di incrementare gli investimenti nell’AI agent entro due anni

Pubblicato il 15 set 2025



AI consumer goods

Le aziende vedono nell’intelligenza artificiale la leva centrale per mantenere competitività e profitto. L’AI è indicata come la più grande opportunità e allo stesso tempo la principale sfida, poiché richiede un ripensamento dei processi, delle metriche e della gestione dei dati. La transizione verso un’impresa data-driven e agentica è ormai un imperativo strategico. Sono i punti salienti del Salesforce Consumer Goods Industry Insights Report, giunto alla terza edizione, basato su un sondaggio condotto tra il 1° maggio e il 12 giugno 2025 su 2.400 decision maker in 12 Paesi e quattro continenti.

L’obiettivo dello studio è analizzare come i leader del settore beni di consumo stiano affrontando una fase di forti cambiamenti, tra nuove pressioni economiche e l’avvento dell’intelligenza artificiale. La ricerca esplora strategie, investimenti e prospettive future per un comparto che deve innovare rapidamente i propri modelli di crescita.

L’AI come opportunità e sfida per i leader del settore dei consumer goods

Per i leader dei beni di consumo, l’adozione dell’AI non è più opzionale. Il 90% degli intervistati prevede di incrementare gli investimenti in AI agent entro due anni, e quasi nove su dieci considerano questa tecnologia essenziale per restare competitivi. Gli agenti AI sono percepiti come strumenti capaci di ridisegnare processi chiave: dalla creazione di promozioni personalizzate alla gestione delle vendite, dallo sviluppo di nuovi prodotti fino al marketing data-driven.

Tuttavia, la diffusione dell’AI non è priva di ostacoli. Molte aziende si trovano in difficoltà nell’identificare i casi d’uso più rilevanti, nel definire i requisiti tecnici e nel guidare il cambiamento culturale. L’introduzione degli agenti AI implica un ripensamento dei ruoli interni e delle metriche di performance, con un impatto profondo sull’organizzazione.

Adattarsi a questa rivoluzione richiede strategie di change management solide e una governance capace di integrare tecnologia, persone e obiettivi di business.

AI consumer goods

Il ruolo cruciale dei dati nell’impresa agentica

L’efficacia dell’AI dipende dalla qualità dei dati su cui opera. Il report evidenzia come la maggior parte delle aziende utilizzi solo tre delle sette principali fonti disponibili, tra cui dati di prima parte, ERP e audit in-store. Questa frammentazione genera una fiducia limitata: meno della metà dei leader si dichiara pienamente sicura della completezza, accuratezza e tempestività delle proprie informazioni.

In un contesto in cui l’89% dei dirigenti ammette che gli output dell’AI sono validi solo quanto i dati di input, diventa fondamentale integrare sistemi come data lake, CRM e customer data platform. Senza un’infrastruttura coerente, il rischio è che l’AI produca risultati distorti, ostacolando la capacità di prendere decisioni efficaci. La costruzione di un data fabric connesso è la condizione necessaria per sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale.

AI consumer goods

AI e trade promotion: dal dato al valore

Le promozioni commerciali rappresentano una voce di spesa cruciale per il settore, ma meno della metà degli investimenti genera ritorni positivi. Il report dimostra come le promozioni personalizzate basate su AI e dati garantiscano i risultati migliori, con un ROI superiore di quasi 20 punti percentuali rispetto a programmi fedeltà e coupon digitali. Le aziende che adottano approcci data-driven ottengono così un vantaggio competitivo concreto e misurabile.

L’AI consente di ottimizzare le decisioni in tempo reale, bilanciando volumi, margini e inventario. Grazie agli agenti, le imprese possono automatizzare la creazione di campagne, anticipare la domanda e rafforzare le relazioni con i partner commerciali. Questo approccio trasforma le promozioni da spese difficili da giustificare a veri motori di crescita, capaci di sostenere redditività e brand equity anche in contesti incerti.

AI consumer goods

Customer service e personalizzazione potenziati dall’AI

Il customer service è uno degli ambiti in cui l’impatto dell’AI è più evidente. Oggi il 47% delle aziende consumer goods utilizza già AI agent, e la percentuale salirà oltre l’80% nei prossimi due anni. Le organizzazioni che adottano questi strumenti stimano che il 30% delle richieste sia gestito dall’AI, quota destinata a crescere al 50%. Questo spostamento ridisegna il ruolo del customer service, che da funzione reattiva diventa leva proattiva per la fidelizzazione e la crescita dei ricavi.

AI consumer goods

Parallelamente, la personalizzazione diventa un imperativo. Il 70% dei leader afferma di aumentare gli investimenti in questa direzione, ma il rapporto con i consumatori resta fragile. Il 61% dei clienti ritiene che i progressi dell’AI rendano la fiducia ancora più cruciale, mentre solo il 42% si fida delle aziende nell’uso etico dei dati. Per guadagnare consenso, i brand devono puntare su trasparenza, sicurezza e consenso informato, evitando pratiche invasive e privilegiando applicazioni utili e concrete, come l’ottimizzazione dei programmi fedeltà o l’assistenza rapida.

Verso l’impresa data-driven e agentica

Il futuro del settore dei consumer goods sarà determinato dalla capacità delle aziende di diventare imprese data-driven e agentiche. In questo modello, l’AI non è un supporto accessorio ma una componente centrale delle decisioni operative e strategiche. L’integrazione di intelligenza predittiva, generativa e agentica permette di anticipare la domanda, ottimizzare i prezzi, personalizzare le esperienze e trasformare funzioni tradizionali in partner strategici.

La sfida principale rimane la costruzione di un ecosistema di dati solido e interconnesso. Solo con input affidabili e governance trasparenti l’AI potrà esprimere tutto il suo potenziale. Le aziende che riusciranno a compiere questa transizione avranno la possibilità di mantenere la rilevanza del brand, rafforzare la fiducia dei consumatori e garantire crescita sostenibile in mercati sempre più competitivi.

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