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AI nella telemedicina: mercato verso i 192 miliardi entro il 2033



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Il mercato globale dell’intelligenza artificiale nella telemedicina si avvia verso una crescita significativa: le previsioni indicano un aumento di quasi dieci volte rispetto al 2024. L’Italia punta a un ruolo di primo piano grazie a investimenti pubblici e all’adozione di tecnologie digitali nei servizi sanitari

Pubblicato il 11 lug 2025

Gianmarco Biagi

CEO di Vection Technologies e presidente della Commissione nazionale per la digitalizzazione in sanità della Società Italiana di Telemedicina (SIT)



AI nella telemedicina: mercato verso i 192 miliardi entro il 2033

Lintelligenza artificiale nella telemedicina rappresenta oggi uno degli ambiti più interessanti per lo sviluppo della sanità digitale. Secondo dati pubblicati da openPR, il valore globale del mercato, pari a circa 18 miliardi di euro nel 2024, è destinato a superare i 192 miliardi entro il 2033, con una crescita del +972% e un tasso annuo medio del 27%.

Gli Stati Uniti si confermano al vertice del mercato, con una previsione di crescita da 7 a 49 miliardi di euro nello stesso periodo. Anche il Canada registra un’espansione costante, favorita da una domanda elevata di soluzioni digitali in ambito sanitario. L’attenzione verso queste tecnologie non nasce da mode del momento, ma da una necessità strutturale: rendere l’assistenza sanitaria più accessibile, più rapida e più precisa, in risposta a sfide demografiche e organizzative.

AI e telemedicina: tecnologie già operative

Nel panorama internazionale, l’impiego dell’intelligenza artificiale nella telemedicina è già ben visibile. I virtual twin conversazionali, ossia assistenti intelligenti in grado di interagire vocalmente con i pazienti, coprono attualmente il 26% delle applicazioni più diffuse. Questi strumenti forniscono supporto continuo e personalizzato, anche in assenza del medico in tempo reale.

Si stanno affermando anche algoritmi di tipo “data catcher”, capaci di monitorare in modo costante i parametri vitali dei pazienti e di segnalare automaticamente eventuali anomalie. Questi sistemi aiutano i professionisti a intervenire in fase precoce, aumentando la probabilità di successo delle terapie.

Altri strumenti includono i cosiddetti “virtual doctor”, progettati per offrire un contatto digitale immediato e chiaro, non solo sul piano tecnico ma anche su quello relazionale. Infine, crescono gli investimenti in software per l’accelerazione diagnostica, in particolare in ambito radiologico e patologico. Questi applicativi migliorano la qualità delle diagnosi e riducono i tempi di attesa, un elemento essenziale soprattutto nei contesti di telemedicina.

L’Italia scommette sulla sanità digitale

Il nostro Paese si è avviato verso un processo di trasformazione del sistema sanitario attraverso l’integrazione di strumenti digitali. Entro il 2025 è previsto il debutto della prima piattaforma nazionale di telemedicina, sostenuta da un investimento di 1,5 miliardi di euro tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

In qualità di presidente della Commissione nazionale per la digitalizzazione della Società Italiana di Telemedicina, ritengo che l’intelligenza artificiale offra strumenti concreti per affrontare sfide organizzative e cliniche. Molte strutture ospedaliere italiane hanno già avviato l’adozione di tecnologie innovative.

Tra queste, figurano sistemi di prenotazione automatica basati su assistenti vocali e piattaforme di formazione interattiva per il personale sanitario, che rendono l’apprendimento più efficace e preciso. L’obiettivo non è sostituire l’intervento umano, ma potenziare le capacità del sistema sanitario, aumentando l’efficienza e l’esperienza dei pazienti.

Una prospettiva concreta

Il futuro della telemedicina si fonda sulla capacità di personalizzare l’assistenza, anticipare i problemi di salute e rispondere in tempi brevi ai bisogni clinici. L’intelligenza artificiale permette di costruire modelli predittivi affidabili, con il supporto di dati clinici integrati e dispositivi indossabili.

Come Vection Technologies, stiamo investendo in soluzioni che rendano l’esperienza sanitaria più efficiente e accessibile. E come Società Italiana di Telemedicina, siamo convinti che il nostro convegno annuale debba diventare il punto di riferimento per tutti gli attori del settore, affinché si possa costruire insieme un modello di sanità avanzata, equa e sostenibile. Il potenziale dell’intelligenza artificiale nella telemedicina è straordinario. Tocca a noi, oggi, sfruttarlo con competenza, visione e responsabilità.

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