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Supply Chain Collaboration: come rendere la filiera più resiliente, trasparente e sostenibile con l’aiuto dell’AI



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In quadro competitivo caratterizzato da mercati instabili e domanda incerta le aziende sono chiamate a reinventare la filiera trasformandola in una rete collaborativa, dinamica e adattiva. Dalla pianificazione condivisa alla visibilità end-to-end, l’evoluzione passa attraverso piattaforme intelligenti come SAP IBP e SAP Business Network. Se ne parlerà a Milano il 15 ottobre durante la tappa italiana del SAP NOW AI Tour

Pubblicato il 29 set 2025



Strategic Procurement

La pressione sulla supply chain non è mai stata così forte. Scenari geopolitici incerti, eventi globali imprevedibili, un quadro normativo internazionale in continua evoluzione e aspettative dei clienti sempre più alte richiedono oggi una trasformazione radicale del modo in cui le aziende gestiscono la catena del valore.

Non basta più ottimizzare i processi interni, è il momento di ripensare la supply chain e il suo ruolo trasformandola in una rete dinamica, collaborativa, aperta e intelligente sostenuta da soluzioni di Supply Chain Collaboration automatizzate e scalabili.

Cos’è la Supply Chain Collaboration e perché è importante oggi

La Supply Chain Collaboration è un concetto che abbraccia la sfera della cooperazione strategica tra aziende, fornitori, partner logistici e altri attori della catena del valore, con l’obiettivo di condividere dati, risorse e processi in tempo reale.

Oggi, collaborare lungo la filiera è sempre più cruciale, perché permette di rispondere in modo più agile e coordinato a sfide importanti come le interruzioni nelle forniture e le pressioni crescenti legate alla sostenibilità.


Definizione e differenze con la gestione tradizionale della supply chain

Una Supply Chain collaborativa è un modello di gestione della catena di fornitura in cui aziende, fornitori, distributori, partner logistici condividono informazioni, processi e obiettivi in modo integrato e trasparente, con lo scopo di migliorare l’efficienza, la resilienza e la capacità di risposta di questo ecosistema dinamico.

Una collaborazione che si basa su fiducia reciproca, tecnologie abilitanti come piattaforme digitali di pianificazione integrata e sistemi evoluti di Supply Chain Management, e una visione condivisa orientata al valore per tutti gli attori coinvolti.

Una supply chain collaborativa, a conti fatti, migliora la resilienza e la sostenibilità, permette di contenere i costi e accelera l’innovazione.

Le sfide attuali: resilienza, sostenibilità, trasparenza

Da una recente indagine condotta da SAP su un campione di oltre 12mila medie e grandi aziende (330 quelle italiane), emerge come oltre 1/3 delle organizzazioni del Belpaese (il 34%) identifichi proprio nelle debolezze delle aree procurement e supply chain le principali barriere alla crescita del business.

“Un segnale forte, che sottolinea come approvvigionamenti, pianificazione e logistica non possano più essere considerati come aree gestibili in compartimenti stagni, ma debbano invece diventare funzioni sinergiche (e sempre più strategiche) utili a garantire continuità operativa, competitività e sostenibilità” spiega Giacomo Coppi, head of Supply chain management and manufacturing di SAP Italia.


Il passaggio da processo interno a rete collaborativa

I responsabili delle funzioni procurement e supply chain hanno da tempo dimostrato di essere professionisti multisfaccettati, ben più che cost controller. Il loro ruolo in azienda è, infatti, sempre più strategico nel garantire la soddisfazione del cliente, la conformità normativa e, più in generale, il conseguimento degli obiettivi aziendali.

“Tuttavia, per rafforzare ulteriormente il proprio impatto sul business e rispondere con agilità e resilienza alle sfide attuali, i Chief Procurement Officer e i Chief Supply Chain Officer devono poter contare su soluzioni digitali integrate, capaci di trasformare la catena della fornitura da semplice sequenza di processi operativi a una vera e propria rete collaborativa aperta, dinamica e adattiva”, aggiunge.

Visibilità, automazione e intelligenza: i pilastri del nuovo modello di Supply Chain

Per rispondere a queste sfide complesse, SAP propone un approccio integrato che combina SAP Integrated Business Planning (IBP) e SAP Business Network. Una sinergia che permette alle aziende di progettare una Supply Chain Collaboration concreta e scalabile, dunque realmente a prova di futuro.

Si passa, così, da un modello di filiera chiuso a un ecosistema interconnesso di partner, fornitori e clienti, che scambiano dati e condividono processi in tempo reale automatizzando buona parte dei processi e dei flussi con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

La pianificazione collaborativa è il fulcro di questo approccio.

SAP IBP consente alle aziende di pianificare domanda, forniture, scorte e capacità produttiva in modo dinamico, anzi “liquido”. Tuttavia, per essere efficace, la pianificazione non può limitarsi ai dati interni. Deve incorporare anche le informazioni provenienti da entità esterne come i fornitori e i partner di filiera. Ed è in questo contesto che SAP Business Network assume un ruolo chiave.

SAP BN è una piattaforma cloud che abilita la collaborazione diretta e in tempo reale tra tutti gli attori della catena della fornitura a contratto, integrando i loro dati (disponibilità, tempi di consegna, capacità) nei modelli di pianificazione di IBP per garantire una visibilità operativa completa e la capacità di tracciare in qualsiasi momento ordini, spedizioni, entità degli stock e livelli di servizio”.

Come spiega Coppi: “Immaginiamo, ad esempio, che un fornitore segnali una variazione nella capacità produttiva o un ritardo nella consegna. Questa informazione, condivisa sulla business network, viene immediatamente recepita da SAP IBP, che può attivare un allarme e ricalcolare i piani di produzione o approvvigionamento riducendo al minimo il rischio di stock-out o, al contrario, di eccessi di scorte a magazzino – con gli immobilizzi di capitale che ne conseguono”.


Reattività e dinamismo

Una visibilità più chiara sulle dinamiche di filiera permette di intercettare più facilmente le nuove esigenze del mercato, elaborare previsioni più accurate, anticipare i cambiamenti, assicurare una gestione efficace ed efficiente delle eccezioni e ridurre il tempo di rilascio dei nuovi prodotti.

Le reti digitali offrono anche strumenti di valutazione dei partner che semplificano i processi di onboarding e migliorano l’affidabilità dei fornitori a vantaggio della fedeltà del consumatore e della stabilità del brand.


Business network: i vantaggi di un approccio “a rete”

Uno studio IDC commissionato da SAP ha misurato l’impatto sulla Supply Chain Collaboration, l’efficienza e, più in generale, i risultati di business, di questo approccio integrato, i cui vantaggi sono evidenti in particolare su due livelli.


Efficienza operativa

L’adozione di SAP Business Network genera benefici evidenti da subito nell’efficienza operativa, con un’accelerazione del 50% nei tempi di approvazione delle fatture, un miglioramento consistente nella gestione degli avvisi di spedizione (+48%) e della puntualità di consegna dei documenti (+21%).

L’automazione diffusa si traduce anche in una riduzione drastica dei costi di gestione dell’ordine, che passano da 30 dollari in media a meno di un dollaro in virtù dell’eliminazione dei controlli manuali.

A beneficiare di una Supply Chain Collaboration più efficiente è anche la capacità di previsione della domanda, che migliora in media del 19% con effetti positivi su disponibilità di materie prime e semilavorati, tempi di produzione e riduzione del capitale immobilizzato in scorte.

La Customer satisfaction

I vantaggi non si fermano alla logistica. L’integrazione del modello Business Network con i sistemi di gestione delle vendite e del customer service si traduce in tempi di risposta più rapidi, grazie all’accesso in tempo reale a dati strutturati e sempre aggiornati. Il risultato, sulla base delle evidenze dello studio IDC, è un deciso aumento della soddisfazione clienti del 36,8%, che si accompagna anche a un miglioramento considerevole (+53,8%) dell’efficienza dei processi di vendita.

In parallelo, le aziende interpellate hanno registrato anche un’accelerazione del 20% nel time-to-market, grazie alla semplificazione dei processi di design del prodotto alla sua immissione sul mercato.


SAP NOW AI Tour: verso un nuovo modello di Supply Chain più agile e sostenibile

I Chief Supply Chain Officer si muovono oggi all’interno di un panorama caratterizzato da volatilità e incertezza crescenti. Ricercano soluzioni efficaci per governare questa instabilità e progettare filiere sempre più resilienti, trasparenti e reattive ai cambiamenti, ma anche più sostenibili.

L’intelligenza artificiale e il machine learning stanno contribuendo in maniera decisiva a ridisegnare il concetto stesso di Supply Chain Collaboration, abilitando una gestione operativa sempre più automatizzata e smart, grazie all’analisi predittiva e all’elaborazione in tempo reale di grandi volumi di dati provenienti dalla filiera.

Proprio del ruolo che l’intelligenza artificiale si sta ritagliando nel ridefinire le logiche che governano i processi operativi e la catena del valore si parlerà il prossimo 15 ottobre a Milano, durante la tappa italiana del SAP NOW AI Tour, un evento itinerante globale ideato dai vertici SAP per far “toccare con mano” i vantaggi dell’integrazione di intelligenza artificiale, dati e applicazioni per governare la complessità degli scenari aziendali odierni.

Per partecipare all’evento è possibile iscriversi qui.

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