Comet si candida a ridefinire il modo in cui navighiamo e interagiamo con il web. Mercoledì 10 luglio, Perplexity ne ha annunciato ufficialmente il lancio: il suo primo browser potenziato dall’intelligenza artificiale. Si tratta dell’ultima mossa della startup per contendere a Google Search il ruolo di principale punto di accesso alle informazioni online. Comet sarà inizialmente disponibile solo per gli utenti del piano Max da 200 dollari al mese e per un numero ristretto di invitati che si sono iscritti alla lista d’attesa.
Presentata come un’estensione delle capacità di Perplexity AI, Comet integra funzioni di ricerca avanzata, automazione e gestione intelligente delle attività personali, portando l’assistenza digitale su un nuovo livello.

Indice degli argomenti:
Un browser che agisce come un assistente personale
Comet non è solo un browser tradizionale: si distingue per la sua capacità di interagire attivamente con i contenuti web, eseguendo azioni su richiesta dell’utente. Tra le sue funzioni più innovative spiccano:
- Personal Search: Comet sfrutta la cronologia di navigazione e l’intelligenza artificiale per recuperare e analizzare rapidamente informazioni da siti già visitati, email, social network e piattaforme che richiedono autenticazione, riducendo drasticamente il tempo necessario per ritrovare dati o documenti importanti.
- Agent Actions: il browser può compiere attività complesse come programmare riunioni, rispondere a email, compilare moduli, riempire carrelli per acquisti online e persino pubblicare sui social network, tutto su richiesta dell’utente.
- Assistant Button: un pannello laterale intelligente interpreta il contesto della pagina aperta, offrendo risposte, riassunti, traduzioni e verifiche, e può anche agire direttamente sulla pagina, ad esempio inviando messaggi o cliccando pulsanti.
- Gestione avanzata delle schede: Comet permette di organizzare le schede con comandi in linguaggio naturale, chiudendo quelle inattive o raggruppandole automaticamente per una navigazione più ordinata.
- AdBlock integrato: per un’esperienza di navigazione più pulita, senza pubblicità invasive.
Comet, privacy e sicurezza al centro
Comet pone grande attenzione alla protezione dei dati personali: tutte le informazioni utilizzate per svolgere i compiti richiesti vengono eliminate automaticamente dopo 30 giorni, e l’utente può disattivare la raccolta di dati personali in qualsiasi momento o limitarla a specifici siti.
Un salto di qualità per la produttività digitale
Questa nuova funzione trasforma la navigazione web in un’esperienza assistita e proattiva, in cui l’utente può delegare attività ripetitive o complesse all’AI, concentrandosi su compiti a maggior valore aggiunto. Dalla gestione della posta elettronica alla pianificazione di viaggi, dalla ricerca di informazioni alla compilazione di documenti, Comet promette di essere un alleato prezioso sia per i professionisti che per gli utenti privati.
Verso il futuro dell’assistenza digitale
Con Comet, Perplexity AI conferma la sua vocazione all’innovazione, offrendo uno strumento che non solo risponde alle domande, ma anticipa le esigenze, agisce in autonomia e si adatta alle abitudini dell’utente. Un passo avanti verso un futuro in cui l’intelligenza artificiale non è più solo un motore di ricerca, ma un vero e proprio assistente personale digitale.

Il cuore di Comet: il motore AI di Perplexity
La funzionalità principale di Comet è il motore di ricerca AI sviluppato da Perplexity, preinstallato e impostato come predefinito, che punta tutto su riepiloghi generati automaticamente dai risultati di ricerca. In questo modo, l’interfaccia guida l’utente verso una fruizione immediata e sintetica delle informazioni, spingendo il core product dell’azienda al centro dell’esperienza di navigazione.
Comet Assistant: l’agente AI nel browser
All’interno del browser vive anche Comet Assistant, un agente AI progettato per automatizzare compiti di routine. L’assistente può riassumere email e impegni del calendario, gestire le schede aperte e navigare autonomamente le pagine web. È accessibile attraverso una sidebar laterale che si può aprire in qualsiasi pagina, permettendo all’AI di “vedere” il contenuto visualizzato e fornire risposte contestuali.
Una scommessa strategica: oltre Google Chrome
Comet è il progetto più ambizioso lanciato da Perplexity finora, e il CEO Aravind Srinivas non ne ha nascosto l’importanza. L’obiettivo è raggiungere direttamente gli utenti, evitando di passare da Chrome, oggi il browser più utilizzato al mondo. Anche Google, però, ha percepito il cambiamento: ha già integrato diverse funzioni AI in Chrome e sta lavorando a Google AI Mode, un prodotto che per molti aspetti ricorda proprio Perplexity.
Srinivas ha dichiarato a marzo che l’intento di Comet è quello di diventare una sorta di sistema operativo per l’uso del web, mentre a giugno ha parlato della possibilità di ottenere una “retention infinita” se Comet diventasse il browser predefinito degli utenti.
Un mercato affollato, ma in rapido movimento
Comet arriva in un contesto altamente competitivo. Oltre a Google Chrome e Safari, che dominano il mercato, anche altre realtà si stanno muovendo: The Browser Company ha lanciato a giugno Dia, un browser AI con funzioni simili, e OpenAI starebbe valutando il lancio del proprio browser, dopo aver assunto alcuni ex membri del team originario di Chrome.
Nonostante questo, Perplexity parte da una base solida: a maggio 2025 ha registrato 780 milioni di query, con una crescita mensile del 20%. Se una quota significativa di questi utenti adotterà Comet, la startup potrebbe conquistare rapidamente uno spazio rilevante nel mercato.
Test sul campo: Comet Assistant tra utilità e limiti
Il tratto distintivo di Comet rispetto ai concorrenti è proprio Comet Assistant. Nei test condotti da giornalisti e utenti, l’agente AI si è dimostrato utile per compiti semplici come rispondere a domande su contenuti social, video YouTube o testi nei documenti Google, offrendo un’esperienza fluida grazie alla sua presenza costante nella sidebar.
Per esempio, l’assistente ha saputo leggere e commentare post sui social media o riassumere email da mittenti importanti. Tuttavia, le funzioni avanzate richiedono un accesso molto invasivo ai dati personali, come la possibilità di visualizzare lo schermo, accedere ai contatti, inviare email o modificare eventi del calendario. Questo livello di accesso ha sollevato comprensibili perplessità in tema di privacy.
Quando l’AI sbaglia: il problema delle allucinazioni
Nonostante le buone premesse, Comet Assistant mostra i suoi limiti nei compiti complessi. In un caso, l’assistente ha tentato di prenotare un parcheggio a lungo termine presso l’aeroporto di San Francisco, ma ha inserito date errate e ha comunque chiesto di completare la prenotazione. Anche dopo aver ricevuto indicazioni precise, l’agente ha commesso lo stesso errore, dimostrando che il problema delle cosiddette “allucinazioni” AI è tutt’altro che risolto.
Un comportamento simile è stato osservato anche con altri agenti AI, come Operator di OpenAI o il precedente agente di Perplexity dedicato allo shopping. Finché questi strumenti non saranno in grado di gestire i dettagli con precisione, rimarranno dei gadget utili solo in casi molto limitati.
Il valore aggiunto di Comet nella guerra dei browser
Nonostante le criticità, Comet rappresenta una svolta nel modo in cui pensiamo all’esperienza di navigazione. Un browser che integra un assistente AI contestuale e sempre attivo potrebbe davvero cambiare le abitudini di milioni di utenti, soprattutto in ambito lavorativo. Se Perplexity riuscirà a risolvere i problemi legati all’affidabilità e alla privacy, potrebbe guadagnarsi un ruolo da protagonista nella nuova era dei browser AI.






