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Meta punta su “Avocado” per sfidare ChatGPT e Gemini nel 2026



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L’azienda guidata da Zuckerberg sta ripensando la sua strategia nell’intelligenza artificiale con Avocado, un nuovo modello AI proprietario. Dopo il flop di Llama 4 e un’importante riorganizzazione interna, Meta punta sul lancio del nuovo modello nella prima metà del 2026, abbandonando l’open source

Pubblicato il 11 dic 2025



Meta Avocado

Meta ha deciso di archiviare la famiglia di modelli Llama, open source, per concentrare risorse e ambizioni su Avocado, un modello di intelligenza artificiale di nuova generazione pensato per competere con i leader del settore come ChatGPT di OpenAI e Gemini di Google.

Avocado rappresenta una svolta strategica significativa, poiché Meta si allontana dall’approccio aperto che aveva caratterizzato Llama per adottare un modello proprietario e chiuso, accessibile tramite API e servizi, ma non con pesi o codice liberamente scaricabili.


Perché Avocado? Il contesto e le motivazioni

La decisione di cambiare rotta arriva dopo un periodo di difficoltà per Meta nella corsa all’intelligenza artificiale avanzata. La serie Llama, e in particolare Llama 4, non ha soddisfatto le aspettative del mercato e degli sviluppatori, contribuendo a far perdere terreno rispetto alla concorrenza.

La mossa verso un modello proprietario riflette anche una logica commerciale: Meta potrebbe monetizzare Avocado attraverso API, integrazioni nei suoi servizi social e cloud, abbandonando la semplice distribuzione gratuita di modelli.


Avocado: sviluppo interno e leadership rinnovata

Il progetto Avocado è guidato da Meta Superintelligence Labs e da un team ristretto noto come TBD Lab, capitanato da Alexandr Wang, ex fondatore di Scale AI. Questa unità è stata costruita con ingenti investimenti da parte di Meta (si parla di 14 miliardi di dollari) per attirare talenti di alto profilo dalla concorrenza e accelerare lo sviluppo del modello. La creazione di TBD Lab ha comportato la riorganizzazione del resto dell’organizzazione AI di Meta che ha visto l’uscita di Chris Cox, figura storica dell’azienda.

Nel corso del 2025, Meta ha ridefinito la sua struttura interna: alcuni dirigenti storici hanno lasciato l’azienda, altri team sono stati riorganizzati, e ci sono stati tagli di personale non considerato critico per concentrare risorse sul nucleo dell’iniziativa Avocado.


Tempistiche e prospettive di lancio

Avocado era inizialmente atteso entro la fine del 2025, ma il lancio ora è previsto nel primo semestre del 2026, dopo che il progetto ha incontrato difficoltà nei test di addestramento e prestazioni.

Meta mantiene un profilo ufficiale prudente, affermando che i lavori procedono secondo le aspettative, ma l’industria osserva con attenzione: il debutto del nuovo modello potrebbe alterare gli equilibri nel mercato delle AI generative di frontiera.


Implicazioni per sviluppatori e mercato

Il passaggio da open source a modello proprietario non è solo un cambio di strategia tecnica, ma ha anche potenziali impatti su sviluppatori, startup e imprese che avevano adottato Llama come base di progetti AI. I vincoli di accesso e possibili costi legati alle API potrebbero ridefinire l’ecosistema di sviluppo.

Inoltre, l’ecosistema AI globale vede una concorrenza sempre più serrata: OpenAI continua a rafforzare ChatGPT, mentre Google aggiorna Gemini e altri player puntano a nicchie specifiche. In questo contesto, Avocado potrebbe essere un elemento chiave nella competizione futura.


Conclusione: la scommessa di Meta

Con Avocado, Meta ha messo in gioco risorse, reputazione e una svolta strategica importante. Se riuscirà a creare un modello competitivo e ben integrato nei suoi prodotti e servizi, potrebbe riaccendere la sua corsa nell’intelligenza artificiale avanzata. In caso contrario, rischia di confermare le difficoltà che ha incontrato finora nel confrontarsi con leader consolidati della generazione AI.

La mossa di Meta conferma un dato ormai evidente: l’era dell’open source “illuminato” nell’AI è finita, almeno per chi vuole restare nella partita dei colossi. Con Avocado, Zuckerberg abbandona l’ideologia dell’apertura e sceglie la strada più dura – e più redditizia – dei modelli proprietari. È un cambio di rotta drastico, che sa di resa sul fronte della competizione tecnica e di tentativo disperato di recuperare terreno.

Resta però una domanda cruciale: può davvero funzionare? Meta ha investito miliardi, ristrutturato la propria divisione AI, licenziato personale e ingaggiato superstar del settore. Ma inseguire da dietro OpenAI e Google non è mai stato facile per nessuno, e gli scivoloni con Llama pesano.

Se Avocado sarà l’ennesimo “modello rivoluzionario” annunciato con mesi di anticipo e poi ridimensionato dai fatti, la strategia rischia di mostrarsi per ciò che è: un inseguimento affannato più che una visione. Meta punta tutto su una scommessa ad alta intensità. Ora deve dimostrare di avere più di un nome buffo da mettere in campo.


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