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L’AI non si governa con l’etica: i professionisti chiedono più controlli e legalità



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Il sondaggio rivela il pensiero di mille professionisti italiani: per governare l’intelligenza artificiale è necessario rafforzare controlli, applicare le norme esistenti e tutelare anche le piccole imprese. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra diritti fondamentali e innovazione, evitando derive pericolose nel nome del profitto

Pubblicato il 9 giu 2025



AI Act 2 agosto

“Non basta l’etica per governare l’AI”: questa affermazione sintetizza un nodo cruciale nel dibattito contemporaneo sull’intelligenza artificiale. Se da un lato l’approccio etico è imprescindibile, dall’altro rischia di essere troppo vago e inefficace per contrastare realmente i rischi legati all’uso improprio di queste tecnologie. È quanto emerge dal sondaggio promosso da Federprivacy, dal titolo “Innovazione responsabile e compliance per la sostenibilità della trasformazione digitale”, che ha coinvolto circa mille professionisti italiani esperti in protezione dei dati personali.

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