applicazioni

Fincantieri: ecco come l’AI è entrata nei cantieri navali



Indirizzo copiato

Il Gruppo industriale, specializzato in navi militari, da crociera, mega yacht e altre navi ad alta complessità, cavalca l’onda dell’innovazione e segue la rotta tracciata dall’AI: sono già 30 i casi d’uso sviluppati all’interno, in diverse aree di attività, dalla progettazione alla produzione dei giganti del mare, sempre più evoluti e sofisticati

Pubblicato il 29 ago 2025

Stefano Casini

giornalista



Fincantieri AI

Il settore della cantieristica navale, della progettazione e costruzione delle navi, sta cambiando e innovando – come molti altri – con il forte impatto delle tecnologie di artificial intelligence. E Fincantieri, il colosso italiano del settore, cavalca l’onda di questa trasformazione.

È un mondo denso di strumenti e dispositivi sempre più sofisticati, dove la forte concorrenza straniera ha già eroso importanti fette di mercato. Tanto che il 95% della cantieristica globale è finito in Oriente, soprattutto in Cina e in Corea del Sud.

In Europa è rimasto solo il 5%, che corrisponde alla navalmeccanica di altissima complessità, ovvero le navi militari, quelle da crociera, mega yacht e le navi specializzate da lavoro.

E se Fincantieri è riuscita a tenere in Europa la cantieristica qualificata è perché ha intrecciato le competenze navalmeccaniche con quelle ingegneristiche e tecnologiche dell’alta complessità. Come ha fatto e come sta facendo? Procedendo su diverse rotte, e una delle principali riguarda l’intelligenza artificiale.

La trasformazione di Fincantieri con l’AI

L’adozione di tecnologie innovative è alla base dell’evoluzione di Fincantieri da costruttore navale tradizionale a moderna ‘digital design authority’ di navi complesse. Per questo motivo, comprendere le potenzialità e adottare – velocemente ed efficacemente – le tecnologie emergenti è fondamentale per il successo del piano industriale del Gruppo.

Fincantieri AI

Gruppo che ha scelto di adottare l’AI già in una fase molto precoce, senza attendere un’ulteriore maturazione, stabilendo dei principi saldi per guidarne l’utilizzo. Il primo è quello di “mantenere l’uomo al centro, perché la tecnologia comporta rischi e conseguenze inaccettabili senza la supervisione umana”, spiegano gli innovatori del Gruppo navale italiano.

L’obiettivo è infatti quello di “utilizzare questa tecnologia per migliorare il lavoro delle persone, rendendolo meno faticoso, meno ripetitivo e più creativo, piuttosto che sostituirlo completamente”.

Il principio Human-in-the-loop

Un altro aspetto fondamentale dell’approccio incentrato sull’uomo di Fincantieri è il principio ‘Human-in-the-loop’. L’azienda vuole garantire che qualsiasi processo che sfrutti gli strumenti di intelligenza artificiale includa punti di coerenza, decisione e controllo che rimangano interamente sotto il controllo umano.

Fincantieri AI

“Questo assetto ci aiuta a evitare conseguenze indesiderate, mantenendo un solido meccanismo di controllo e conservando il know-how nelle mani delle persone”, fanno notare gli sviluppatori: “per questo motivo, l’uso responsabile delle tecnologie AI è fondamentale per noi. Mantenere un approccio pragmatico e definire una governance chiara per guidare con attenzione i nuovi sviluppi è la nostra risposta alle questioni ESG e ai rischi di perdita della proprietà intellettuale”.

Investimenti sull’impatto potenziale

In questa fase, l’azienda ha raccolto i casi d’uso più promettenti con un approccio dal basso verso l’alto, classificandoli in base a un quadro predefinito e preciso. Sono stati approvati gli investimenti laddove l’impatto potenziale era chiaramente visibile.

In questo contesto, la creazione di un ecosistema coerente per guidare la trasformazione digitale è fondamentale: “sfruttare il know-how interno, ma anche adottare un approccio di innovazione aperta verso nuove idee e sviluppi, mantenendo il più possibile una mentalità agile”, sono alcuni dei principi che guidano la trasformazione tecnologica – ma anche progettuale e produttiva – del Gruppo industriale.

I casi di applicazione dell’AI

In Fincantieri esistono già molti casi d’uso implementati in un arco di tempo relativamente breve, utilizzando un’ampia varietà di tecnologie e partner, per testare al meglio le diverse soluzioni.

Le sperimentazioni hanno cercato di coprire il più possibile tutte le aree di attività, dall’ingegneria ai servizi aziendali, passando per l’approvvigionamento e la produzione, per valutare le complessità più rilevanti. Al momento ci sono circa 30 casi d’uso che vengono analizzati in parallelo.

Fincantieri AI

Tre aree promettenti

Allo stato attuale di sviluppo, analisi e applicazioni, si possono prevedere tre aree particolarmente promettenti.

  1. un agente AI ingegneristico a supporto del lavoro di progettazione umana.
  2. droni autonomi per le attività di controllo della produzione, fondendo robotica e intelligenza artificiale.
  3. la generazione di video tutorial multilingue, applicabili a molte attività dell’azienda e della produzione di navi sempre più sofisticate e complesse.

Questo è al momento il caso d’uso è più ‘orizzontale’, in quanto è iniziato nell’area della progettazione ma si è rapidamente espanso nei cantieri, in quanto riguarda molte aree del Gruppo.

AI per video tutorial multilingue

L’esigenza è di semplificare la comunicazione con tutti i lavoratori di diverse nazionalità che operano nelle varie sedi, “ma che molto spesso hanno una capacità variabile di comprendere, in particolare argomenti tecnici, in una lingua che non è la loro prima”, osservano i tecnici del Gruppo navale.

L’idea è stata quella di sfruttare questi nuovi strumenti “per creare facilmente video tutorial multilingue con le lingue internazionali più comuni. L’assistente AI che è stato creato passa agilmente da una lingua all’altra e ha la sua caratteristica più significativa nell’essere stato ‘educato’ dalle persone che devono utilizzarlo. Ciò dimostra ancora una volta come anche queste tecnologie possano essere adottate da tutti in modo molto agile”.

Robotica e automazione a bordo

Un altro caso d’uso è ad esempio quello che porta il nome di MR4WELD (Mobile Robot for Welding), un robot-veicolo composto da un robot antropomorfo a sei assi e da un veicolo cingolato, guidato da un sistema a controllo remoto, in grado di saldare giunti di acciaio con una capacità produttiva circa tre volte superiore rispetto a quella di un operatore manuale.

“Si tratta di superare il preconcetto che automazione e AI contraggano il lavoro, passando invece all’utilizzo di queste leve per evolvere le attività lavorative a basso valore aggiunto”, sottolineano in Fincantieri: “servirà un cambiamento della qualità dei posti di lavoro per attirare di nuovo gli italiani al lavoro di manifattura nei nostri cantieri. Oltre che per gestire saldatrici robotizzate, l’AI farà la differenza anche più in generale nel mondo dell’ingegneria italiana”.

Il Gruppo ha anche avviato di recente ‘Cantieri aperti, vista sul futuro’, un programma per raccontare il percorso dell’azienda verso il cantiere di domani e quella che il Gruppo definisce “innovazione cantierabile”: una visione che nasce “dalla capacità di unire tecnologie innovative in modo concreto, di incrociare saperi e fare accadere le cose, tenendo come caposaldi sicurezza, legalità e responsabilità sociale”.

Articoli correlati