“Ho sviluppato il concetto di ‘autore ibrido’ per descrivere chi sa integrare le proprie competenze con le possibilità offerte dall’AI. Non si tratta solo di utilizzare nuovi strumenti, ma di sviluppare un approccio creativo che unisce sensibilità umana e potenzialità tecnologiche”. Così Paolo Dalprato, fotografo professionista che da alcuni anni si dedica alle possibilità visuali concesse dall’Ai generativa, presenta il suo volume.
“Come fotografo professionista ho osservato i cambiamenti introdotti dalle intelligenze artificiali generative nel nostro settore, mentre come appassionato e studioso di AI ho cercato di capirne le potenzialità. In questo libro condivido le mie riflessioni e analisi su come si sta trasformando il ruolo dell’autore quando si utilizzano questi strumenti. Mi rivolgo a chi crea e utilizza immagini professionalmente: fotografi, grafici, illustratori, ma anche professionisti della comunicazione e del marketing che necessitano di comprendere questo nuovo contesto”, spiega Dalprato.
Durante la fase di revisione, Dalprato ha sviluppato un assistente basato su Claude, configurato specificatamente per il lavoro sui testi. L’assistente è stato “coinvolto” nella fase di revisione della bozza, questo ha permesso di ottimizzare il processo mantenendo il pieno controllo sul risultato finale.
Questa esperienza ha fatto diventare il libro stesso un esempio concreto di come la collaborazione tra autore umano e AI possa migliorare il processo creativo senza compromettere il ruolo dell’autore.
Ecco l’introduzione estratta dal volume “Creatività ibrida, autore e opera nell’era delle macchine intelligenti”.
“Creatività ibrida. Autore e opera nell’era delle macchine intelligenti”
Introduzione
L’arrivo, o meglio l’esplosione, del fenomeno delle intelligenze artificiali generative di immagini ha portato con sé una vera e propria rivoluzione nel mondo creativo. Questa innovazione tecnologica solleva diverse domande, alcune delle quali completamente nuove nel panorama artistico e tecnologico. Qui provo a dare una risposta a due di queste: la prima chi è l’autore di un’opera generata con l’aiuto di una AI, la seconda cosa è un’opera.
Nella prima parte di questo testo, propongo una riflessione personale su cosa significhi essere autore nell’era delle intelligenze artificiali generative di immagini. Parto dalla mia esperienza di autore, maturata ben prima dell’arrivo di queste tecnologie, e cerco di integrare ciò che ho compreso sui meccanismi di questi nuovi strumenti. L’obiettivo è offrire un’analisi il più generale possibile, non legata a nessuna AI specifica, ma che possa fornire una panoramica completa delle sfide e delle opportunità che queste tecnologie presentano per il concetto di autorialità.
Un elemento comune a tutte le AI generative, che è importante sottolineare, è che nessuna genera immagini senza un input umano. Questo conferma la necessità della presenza della persona nel processo creativo, un aspetto fondamentale quando si discute di autorialità in questo nuovo contesto tecnologico. La relazione tra l’input umano e l’output dell’AI diventa quindi un punto centrale della nostra analisi.
Nella seconda parte del testo provo a raccontare cosa dicono oggi sentenze e testi normativi, senza nessuna presunzione di voler fare il lavoro di legislatori, avvocati e giudici, provo a raccontare alcuni casi giudiziali raccolti letteralmente in ogni parte del mondo per capire se si può trovare un filo comune. Spoiler: sembra che questo filo comune esista.
Questa discussione si concentra inevitabilmente sui concetti di copyright e diritto d’autore, nozioni ben consolidate che tuttavia credo debbano essere reinterpretate alla luce delle nuove tecnologie. E questo porta a nuove sfide con implicazioni future per artisti, creativi e professionisti del settore.
Chi sia l’autore è LA domanda fondamentale in questo dibattito. Essa nasce dal fatto che, per la prima volta nella storia, siamo di fronte a uno strumento creativo che non esegue fedelmente la richiesta dell’artista umano. Questo rappresenta un cambiamento paradigmatico nel processo creativo, cambiamento che merita un’attenta considerazione, anche per capire come l’arrivo di queste macchine stia cambiando il processo creativo.